Il ministero dell'Istruzione riconosce l'istituto "Cotugno" scuola virtuosa
Si tratta di una metodologia che permette agli studenti di portare a scuola i propri dispositivi informatici
martedì 30 novembre 2021
5.42
Ci si lamenta spesso di dotare i bambini di smartphone in età sempre più precoce. Problema irresolubile della nostra società moderna al quale non si può andare in controtendenza. Allora perché non sfruttare questa dotazione e la dimestichezza di utilizzo per scopi nobili? Magari a scuola?
Per questo ci viene incontro il BYOD (Bring Your Own Device – "porta il tuo dispositivo"), una metodologia che permette agli studenti di portare a scuola i propri dispositivi.
Il 3° Circolo "Riccardo Cotugno", ottenuto il riconoscimento dal MIUR di "scuola virtuosa" sui temi relativi all'uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali per essersi dotata di un proprio documento di ePolicy, recante le norme comportamentali e le procedure per l'utilizzo delle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) in ambiente scolastico, ha subito sperimentato le potenzialità e i benefici che le tecnologie informatiche possono apportare alla didattica quotidiana.
Gli alunni della classe 5a E, con il consenso autorizzato dei genitori, opportunamente informati, hanno potuto portare a scuola i propri device personali (smartphone, tablet, notebook) per svolgere con estremo entusiasmo un'attività di musica. L'insegnante, condividendo anzitempo le note della 9^ sinfonia di Beethoven e il link del sito di riferimento, ha dapprima messo i ragazzi nelle condizioni di potersi allenare a suonare uno strumento, il pianoforte. Poi nella lezione stabilita si sono esibiti prima singolarmente, poi in gruppo, con sicurezza, dal momento che erano diventati padroni del mezzo utilizzato.
Questo è uno dei vantaggi del BYOD, già utilizzato nelle scuole secondarie di primo e secondo grado: gli studenti usano strumenti a loro familiari e collegano l'ambiente educativo con quello dello svago personale; gli insegnanti rafforzano i loro metodi didattici, sfruttando risorse e app disponibili in rete.
Alla luce di tutto questo si potrebbe parlare di e-didattica, una didattica elettronica e informatizzata che ai tradizionali quaderni e astucci, accosta i dispositivi informatici, siti, tool e piattaforme. Dunque una didattica, moderna e inclusiva, stimolante e divertente. Pronta a catturare ogni canale attentivo degli alunni, senza lasciarne indietro nessuno!
Allora che ben vengano le nuove tecnologie se, applicate alla didattica, riescono ad interessare ed a coinvolgere tutti con brillanti risultati finali!
Per questo ci viene incontro il BYOD (Bring Your Own Device – "porta il tuo dispositivo"), una metodologia che permette agli studenti di portare a scuola i propri dispositivi.
Il 3° Circolo "Riccardo Cotugno", ottenuto il riconoscimento dal MIUR di "scuola virtuosa" sui temi relativi all'uso sicuro e positivo delle tecnologie digitali per essersi dotata di un proprio documento di ePolicy, recante le norme comportamentali e le procedure per l'utilizzo delle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) in ambiente scolastico, ha subito sperimentato le potenzialità e i benefici che le tecnologie informatiche possono apportare alla didattica quotidiana.
Gli alunni della classe 5a E, con il consenso autorizzato dei genitori, opportunamente informati, hanno potuto portare a scuola i propri device personali (smartphone, tablet, notebook) per svolgere con estremo entusiasmo un'attività di musica. L'insegnante, condividendo anzitempo le note della 9^ sinfonia di Beethoven e il link del sito di riferimento, ha dapprima messo i ragazzi nelle condizioni di potersi allenare a suonare uno strumento, il pianoforte. Poi nella lezione stabilita si sono esibiti prima singolarmente, poi in gruppo, con sicurezza, dal momento che erano diventati padroni del mezzo utilizzato.
Questo è uno dei vantaggi del BYOD, già utilizzato nelle scuole secondarie di primo e secondo grado: gli studenti usano strumenti a loro familiari e collegano l'ambiente educativo con quello dello svago personale; gli insegnanti rafforzano i loro metodi didattici, sfruttando risorse e app disponibili in rete.
Alla luce di tutto questo si potrebbe parlare di e-didattica, una didattica elettronica e informatizzata che ai tradizionali quaderni e astucci, accosta i dispositivi informatici, siti, tool e piattaforme. Dunque una didattica, moderna e inclusiva, stimolante e divertente. Pronta a catturare ogni canale attentivo degli alunni, senza lasciarne indietro nessuno!
Allora che ben vengano le nuove tecnologie se, applicate alla didattica, riescono ad interessare ed a coinvolgere tutti con brillanti risultati finali!