Il mestiere più difficile del mondo: fare i genitori
Oggi, 18 aprile, il terzo incontro rivolto alle famiglie. L'incontro sarà tenuto dalla dottoressa Celestina Martinelli, alle ore 17:30
giovedì 18 aprile 2013
10.07
Oggi,giovedì 18 aprile alle ore 17:30 presso l'edificio Falcone in Via Barletta si terrà il terzo incontro del Corso Essere genitori oggi rivolto alle famiglie degli alunni del Circolo Rosmini e della Scuola Media Dante Alighieri ed aperto alla partecipazione di chiunque vi abbia interesse. L'incontro sarà tenuto dal Dirigente Scolastico la dottoressa Celestina Martinelli.
I rapporti tra genitori e figli rappresentano da sempre una questione delicata e difficile, talvolta un vero e proprio problema, che si accentua durante l'adolescenza.
E' difficile comunicare e comprendersi per via della differenza di età: i figli sostengono che i genitori appartengono a una generazione precedente e hanno una mentalità e una concezione della vita arretrata di 25-35 anni rispetto alla loro. I genitori considerano invece tale differenza di età come positiva, come esperienza in più che ai figli manca.
E' difficile comprendersi anche per la differenza di ruolo: i genitori si sentono responsabili dei figli e vorrebbero, spesso in buona fede, indirizzarli per il meglio nella vita, ma talvolta ciò si traduce in imposizione, in autoritarismo, e produce solo conflitti. I figli dal canto loro, man mano che crescono, desiderano (e meritano) più autonomia ma talvolta esagerano e sono inconsapevoli dei rischi ai quali vanno incontro.
Il punto oggi è di conciliare in modo costruttivo e democratico le esigenze e le capacità di entrambi. I genitori devono imparare a rispettare le crescenti esigenze di libertà dei figli fin dall'infanzia, senza aspettare la ribellione adolescenziale, dando loro fiducia e insegnando loro a scegliere da soli con libertà (libertà di scegliere la propria strada e anche la libertà di sbagliare, almeno entro certi limiti). I figli dal canto loro devono rispettare il senso di responsabilità dei genitori, le loro ansie e preoccupazioni e anche apprezzarne la loro maggiore esperienza.
I rapporti tra genitori e figli rappresentano da sempre una questione delicata e difficile, talvolta un vero e proprio problema, che si accentua durante l'adolescenza.
E' difficile comunicare e comprendersi per via della differenza di età: i figli sostengono che i genitori appartengono a una generazione precedente e hanno una mentalità e una concezione della vita arretrata di 25-35 anni rispetto alla loro. I genitori considerano invece tale differenza di età come positiva, come esperienza in più che ai figli manca.
E' difficile comprendersi anche per la differenza di ruolo: i genitori si sentono responsabili dei figli e vorrebbero, spesso in buona fede, indirizzarli per il meglio nella vita, ma talvolta ciò si traduce in imposizione, in autoritarismo, e produce solo conflitti. I figli dal canto loro, man mano che crescono, desiderano (e meritano) più autonomia ma talvolta esagerano e sono inconsapevoli dei rischi ai quali vanno incontro.
Il punto oggi è di conciliare in modo costruttivo e democratico le esigenze e le capacità di entrambi. I genitori devono imparare a rispettare le crescenti esigenze di libertà dei figli fin dall'infanzia, senza aspettare la ribellione adolescenziale, dando loro fiducia e insegnando loro a scegliere da soli con libertà (libertà di scegliere la propria strada e anche la libertà di sbagliare, almeno entro certi limiti). I figli dal canto loro devono rispettare il senso di responsabilità dei genitori, le loro ansie e preoccupazioni e anche apprezzarne la loro maggiore esperienza.