Il Liceo "Carlo Troya" di Andria incontra il Prefetto di Macerata, Isabella Fusiello
“Comunicazione e suoi rischi” e “violenza di genere” sono le tematiche affrontate nell'incontro con gli studenti
sabato 25 maggio 2024
4.13
Importante giornata, nella Settimana della Legalità, al Liceo "Carlo Troya" di Andria che il 21 maggio 2024 ha ospitato il Prefetto di Macerata, dott.ssa Isabella Fusiello, insieme con l'avvocata Graziana Vurchio, in rappresentanza dell'Associazione "Amiche per le Amiche", per dialogare con loro sulla "comunicazione e suoi rischi" e sulla "violenza di genere", tematiche affrontate quotidianamente nei rispettivi percorsi professionali, che destano oggi particolare interesse anche in considerazione dei, purtroppo, frequentissimi fatti di cronaca. Alla conferenza hanno partecipato tutti gli studenti della scuola, in virtù dell'urgenza degli argomenti prescelti.
Dopo la presentazione della Dirigente, dott.ssa Dora Guarino, che nell'accogliere le ospiti ha ricordato, tra l'altro, che la dott.ssa Fusiello sarà insignita della cittadinanza onoraria da parte della Sindaca, avv. Giovanna Bruno, ed il prestigio di avere nell´istituto una donna di spicco che ha sempre mantenuto i suoi contatti con la città d'origine a cui è affettivamente e professionalmente legata, la giornata si è aperta con la memoria da parte del Prefetto dei giorni trascorsi come studentessa proprio al Liceo "Carlo Troya" ed delle emozioni provate nel rivedere ambienti e ritrovare amici di classe. I suoi ricordi (e poi il racconto del suo percorso professionale) sono stati certamente occasione di riflessione per gli studenti in merito all'esigenza di focalizzare i propri obiettivi futuri per perseguirli con consapevolezza e tenacia, ma hanno costituito anche un sensibile aggancio emotivo con i ragazzi per avviare il delicato dialogo sulle tematiche della giornata.
La dott.ssa Fusiello ha, quindi, subito centrato l'argomento della vita virtuale che oggi coinvolge tutti e conduce, soprattutto i più giovani, a condividere online con leggerezza contenuti che, una volta pubblicati, non possono più essere rimossi. Il pericolo, ha ricordato, risiede soprattutto nella natura di alcuni dati che riguardano la sfera più intima della vita delle persone e che possono portare alla degenerazione di questi atti inconsapevoli in reati penali come il revenge porn, cioè, la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet, senza il consenso dei protagonisti stessi.
Il discorso si è inevitabilmente spostato sull'analisi di tutte quelle situazioni di cui sono vittime in particolare le donne, che subiscono forme di violenza di diverso tipo (da quella fisica, a quella economica fino a quella psicologica e reputazionale, legata proprio ai casi di revenge porn). Molto incisivi in questo senso sono stati i chiarimenti giuridici offerti sia dalla dott.ssa Fusiello sia dalla avvocata Vurchio che hanno precisato l'adeguamento normativo rispetto a questi reati, affinché i ragazzi siano consapevoli dei loro gesti e di quelli degli altri, per comportarsi responsabilmente e imparare a difendersi in situazioni difficili.
Grande e attenta la partecipazione degli studenti che hanno posto alle ospiti molte domande: da come si possono velocizzare gli interventi delle istituzioni in difesa delle donne a curiosità circa l'affermazione delle donne in importanti ruoli apicali della società. Le risposte delle ospiti hanno senza dubbio rilevato la necessità, ancora urgente, di scardinare una consolidata cultura patriarcale che porta a non riconoscere i meriti professionali femminili nella società e che, nei casi più gravi come quelli analizzati, conduce le donne ad avere timore di parlare e denunciare situazioni di violenza. Alla conclusione della giornata è stato posto l'accento sull'importanza della rete, intesa come la sinergia di istituzioni, associazioni, figure legali e, naturalmente della scuola che con la sua azione pedagogica incide negli animi e nelle menti delle generazioni future, nelle quali si ripone sempre la speranza di un cambiamento di pace e giustizia.
Dopo la presentazione della Dirigente, dott.ssa Dora Guarino, che nell'accogliere le ospiti ha ricordato, tra l'altro, che la dott.ssa Fusiello sarà insignita della cittadinanza onoraria da parte della Sindaca, avv. Giovanna Bruno, ed il prestigio di avere nell´istituto una donna di spicco che ha sempre mantenuto i suoi contatti con la città d'origine a cui è affettivamente e professionalmente legata, la giornata si è aperta con la memoria da parte del Prefetto dei giorni trascorsi come studentessa proprio al Liceo "Carlo Troya" ed delle emozioni provate nel rivedere ambienti e ritrovare amici di classe. I suoi ricordi (e poi il racconto del suo percorso professionale) sono stati certamente occasione di riflessione per gli studenti in merito all'esigenza di focalizzare i propri obiettivi futuri per perseguirli con consapevolezza e tenacia, ma hanno costituito anche un sensibile aggancio emotivo con i ragazzi per avviare il delicato dialogo sulle tematiche della giornata.
La dott.ssa Fusiello ha, quindi, subito centrato l'argomento della vita virtuale che oggi coinvolge tutti e conduce, soprattutto i più giovani, a condividere online con leggerezza contenuti che, una volta pubblicati, non possono più essere rimossi. Il pericolo, ha ricordato, risiede soprattutto nella natura di alcuni dati che riguardano la sfera più intima della vita delle persone e che possono portare alla degenerazione di questi atti inconsapevoli in reati penali come il revenge porn, cioè, la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet, senza il consenso dei protagonisti stessi.
Il discorso si è inevitabilmente spostato sull'analisi di tutte quelle situazioni di cui sono vittime in particolare le donne, che subiscono forme di violenza di diverso tipo (da quella fisica, a quella economica fino a quella psicologica e reputazionale, legata proprio ai casi di revenge porn). Molto incisivi in questo senso sono stati i chiarimenti giuridici offerti sia dalla dott.ssa Fusiello sia dalla avvocata Vurchio che hanno precisato l'adeguamento normativo rispetto a questi reati, affinché i ragazzi siano consapevoli dei loro gesti e di quelli degli altri, per comportarsi responsabilmente e imparare a difendersi in situazioni difficili.
Grande e attenta la partecipazione degli studenti che hanno posto alle ospiti molte domande: da come si possono velocizzare gli interventi delle istituzioni in difesa delle donne a curiosità circa l'affermazione delle donne in importanti ruoli apicali della società. Le risposte delle ospiti hanno senza dubbio rilevato la necessità, ancora urgente, di scardinare una consolidata cultura patriarcale che porta a non riconoscere i meriti professionali femminili nella società e che, nei casi più gravi come quelli analizzati, conduce le donne ad avere timore di parlare e denunciare situazioni di violenza. Alla conclusione della giornata è stato posto l'accento sull'importanza della rete, intesa come la sinergia di istituzioni, associazioni, figure legali e, naturalmente della scuola che con la sua azione pedagogica incide negli animi e nelle menti delle generazioni future, nelle quali si ripone sempre la speranza di un cambiamento di pace e giustizia.