Il Forum delle associazioni familiari scrive al Presidente Napolitano
Famiglie, crisi occupazionale ed economica: questi i temi presenti nella lettera. Una roadmap per il governo futuro
venerdì 5 aprile 2013
11.50
Il Forum delle associazioni familiari ha inviato una lettera ai dieci saggi incaricati dal Presidente Napolitano di preparare per il governo che verrà una road map sui temi economici e istituzionali.
«Le famiglie non sono un semplice settore della società, ma sono la società stessa, ne costituiscono il tessuto, ne hanno assicurato e ne assicurano la tenuta anche nelle situazioni più difficili. Per questo è interesse dell'intera società che le Istituzioni assicurino alle famiglie il giusto riconoscimento e sostegno» spiega la lettera.
«La situazione economica e la crisi occupazionale - prosegue il documento - hanno messo all'angolo l'intera società, ma c'è chi soffre più degli altri e viene sospinto oltre la soglia della povertà. A queste famiglie è dovuta una cura tutta speciale affidata ad un sistema di welfare che invece è stato annichilito. Ad esempio mettendo gli enti locali nelle condizioni di poter finalmente pagare le rette per i servizi delle strutture di solidarietà sociale.
Ci sono poi famiglie che se pure non hanno ancora raggiunto la povertà, annaspano soprattutto se devono sopportare il carico di figli, anziani o disabili. A queste famiglie è ora di restituire un'equità fiscale che riconosca questi carichi. Nessuna riforma fiscale sarà mai equa se non sarà a misura di famiglia.
Nell'ambito istituzionale le famiglie chiedono essenzialmente di riconquistare una soggettività politica attraverso un sistema elettorale che garantisca da un lato la vera rappresentatività e dall'altro l'efficacia amministrativa e decisionale alle Istituzioni. La libertà per i cittadini di scegliere tra i candidati indicati dalle forze politiche» conclude la lettera «sarebbe in questo senso preziosa».
L'augurio è quello di un lavoro che vada nella giusta direzione e che accomuni tutte le famiglie del nostro Paese.
«Le famiglie non sono un semplice settore della società, ma sono la società stessa, ne costituiscono il tessuto, ne hanno assicurato e ne assicurano la tenuta anche nelle situazioni più difficili. Per questo è interesse dell'intera società che le Istituzioni assicurino alle famiglie il giusto riconoscimento e sostegno» spiega la lettera.
«La situazione economica e la crisi occupazionale - prosegue il documento - hanno messo all'angolo l'intera società, ma c'è chi soffre più degli altri e viene sospinto oltre la soglia della povertà. A queste famiglie è dovuta una cura tutta speciale affidata ad un sistema di welfare che invece è stato annichilito. Ad esempio mettendo gli enti locali nelle condizioni di poter finalmente pagare le rette per i servizi delle strutture di solidarietà sociale.
Ci sono poi famiglie che se pure non hanno ancora raggiunto la povertà, annaspano soprattutto se devono sopportare il carico di figli, anziani o disabili. A queste famiglie è ora di restituire un'equità fiscale che riconosca questi carichi. Nessuna riforma fiscale sarà mai equa se non sarà a misura di famiglia.
Nell'ambito istituzionale le famiglie chiedono essenzialmente di riconquistare una soggettività politica attraverso un sistema elettorale che garantisca da un lato la vera rappresentatività e dall'altro l'efficacia amministrativa e decisionale alle Istituzioni. La libertà per i cittadini di scegliere tra i candidati indicati dalle forze politiche» conclude la lettera «sarebbe in questo senso preziosa».
L'augurio è quello di un lavoro che vada nella giusta direzione e che accomuni tutte le famiglie del nostro Paese.