Il crack dell'impero dei Ferri: arriva l'udienza preliminare

Stabilita la data: il 23 settembre prossimo si approda al G.U.P. Nove gli imputati a processo dopo le indagini della Guardia di Finanza

lunedì 27 maggio 2013 13.31
A cura di Stefano Massaro
Un'inchiesta partita da lontano e che sta cercando di far luce sull'impero costruito nel "no food" dalla Famiglia Ferri di Corato e che ha coinvolto anche tutte le città del circondario. Le società nate sulle ceneri della "principale" già fallita diversi anni fa, infatti, sono pian piano fallite a loro volta ed in breve tempo. In breve la Guardia di Finanza, ha ricostruito il castello accusatorio con diverse difficoltà ma giungendo alla conclusione che vi possano esser gli estremi per la bancarotta fraudolenta ed in alcuni casi anche della truffa e della ricettazione.

Sono ben nove, infatti, gli iscritti nel registro degli indagati e che il prossimo 23 settembre saranno chiamati a rispondere davanti al G.U.P. (Giudice per l'Udienza Preliminare) del Tribunale di Trani, Rossella Volpe. Tra i nove vi sono a vario titolo tre componenti della famiglia Ferri, ed altre sei persone con differenti mansioni di direzione e gestione delle società direttamente correlate al patrimonio economico ed imprenditoriale.

I fatti contestati risalgono al biennio 2008-2009: ultima in ordine di tempo è stata la società che aveva la titolarità del marchio "Faville", che è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Trani. La tecnica, secondo l'accusa, era sempre la stessa con la possibilità di erogare prodotti a basso costo ed a prezzi concorrenziali poichè non vi era poi tutto il pagamento della stessa merce ai fornitori (dai quali sono partite alcune denunce). Le società, quindi, venivano svuotate del loro valore e costrette all'insolvenza.