Il cortometraggio “Pappo e Bucco” dell’andriese Antonio Losito vince il Premio Città del Cortometraggio

Nell'ambito della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

mercoledì 22 settembre 2021 15.07
Il cortometraggio "Pappo e Bucco" scritto e diretto da Antonio Losito ed interpretato da Massimo Dapporto e Augusto Zucchi, vince il Premio "Città del Cortometraggio" durante la 78^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Il prestigioso premio è stato conferito dal Social World Film Festival, il giorno 8 settembre a presso lo spazio Hollywood Celebrities Lounge.
Il regista Antonio Losito ha sfilato sul red carpet del Festival di Venezia dopo aver ritirato il premio. "E' stata una bellissima esperienza" dice il regista andriese, "porterò con me nel cuore questo bellissimo risultato."

Il cortometraggio "Pappo e Bucco" sta vincendo numerosi premi in Italia e all'estero. Ultimo grandioso risultato è il premio ricevuto negli Stati Uniti dal celebre festival Fargo-Moorhead LGBT Film Festival in cui il film vince il premio "BEST NARRATIVE SHORT". La pellicola prodotta da Gemini Movie e distribuita da Siberia Distribution, racconta la storia di Elia ed Aldo, due ex clown. I due vivono insieme da anni, isolati da tutto e da tutti. Aldo chiede da tempo ad Elia di aiutarlo a smettere di soffrire a causa della sua malattia. Elia cerca in tutti i modi di dissuaderlo, fino a quando si rende conto che la situazione è più grave di quel che pensa...

Un'iperbole dolce-amara sull'amore e sulla vita e che pone importanti interrogativi su una tematica al centro del dibattitto socio-culturale come l'eutanasia.

Il regista Antonio Losito tiene a sottolineare: "Il cortometraggio Pappo e Bucco nasce un po' per caso. Il mondo del circo e, in particolare, quello della figura del clown, mi ha sempre affascinato. Ho sempre trovato malinconica questa figura e quando ho pensato di scrivere qualcosa sui clowns, la storia ha inevitabilmente preso la strada del dramma... La sceneggiatura si è praticamente scritta da sola, i personaggi hanno preso immediatamente vita nel mio immaginario. Elia ed Aldo sono due facce di una stessa medaglia. Dopo aver passato una vita assieme sulla scena, circondati dal frastuono dello spettacolo, si ritrovano a vivere isolati e nel silenzio più assoluto. Mi piace definire questo film come una storia d'amore. Amore per la vita. I due si troveranno a dover portare in scena il loro ultimo spettacolo: la fine".