Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, Michele Catapano
Intervista al cantante andriese, reduce dall'esperienza al talent Let's Sing!
sabato 13 giugno 2015
8.15
Al talent canoro Let's Sing!, andato in onda nelle scorse settimane sui canali TV Telesveva e VivaSveva24, ha preso parte anche il giovane cantante andriese Michele Catapano che, pur non essendo uscito vincitore dalla rassegna musicale, si è distinto per l'originale talento ed ha presentato, durante una puntata del programma, il suo brano inedito intitolato Affinità Elettive. «Let's Sing! – ci racconta Michele - è stata una bellissima esperienza, sia perché la prima nel curioso e complesso contesto televisivo, ma soprattutto per la possibilità che ho avuto di confrontarmi con altri artisti emergenti del territorio. Presentare al pubblico Affinità Elettive è stata una grande emozione, mi piace immaginare questo testo come un grande quadro di riflessioni, senz'altro ispirato alla canzone Alice, tra i capolavori di Francesco De Gregori».
Un interesse per le note che nasce da lontano e che oggi ha portato Michele Catapano ad essere la voce dei Bohemiens, una attiva band locale. «Quando ero più piccolo – ha continuato il giovane cantante - ho frequentato una scuola di musica, ma mi annoiavo. L'impostazione delle lezioni era troppo accademica per piacere ad un bambino che si voleva divertire, quindi decisi di continuare a coltivare questa passione in privato. Sono cresciuto ascoltando Lucio Dalla, De Gregori, Fabrizio De Andrè e Paolo Conte». Invitato ad esprimersi sul concetto di musica, Michele ha spiegato che «può essere inizio, mezzo e scopo. E' una compagna nei momenti di solitudine, il motore per ripartire nelle situazioni di sconforto, la felicità nei periodi di ispirazione. E' l'arte più completa e comunicativa, consiste nello spogliare l'anima, metterla in vetrina e dare a tutti la possibilità di interpretarla».
Il diciottenne andriese frequenta il liceo scientifico "R. Nuzzi" di Andria, dove è ormai prossimo alla maturità. Contemporaneamente coltiva la grande passione per la musica, ma emergere artisticamente non risulta facile in un contesto provinciale come quello della città federiciana. «Ho la grande fortuna – ha proseguito Catapano – di vivere in campagna e di poter apprezzare tutte le suggestioni che questa sa donare. Il prato bagnato, le nuvole nere all'orizzonte e le stelle, sono grandi fonti di ispirazione. Quindi ritengo che il contesto provinciale possa essere anche un punto di forza, nonostante manchi quel confronto socio-culturale tipico delle grandi città. La più evidente piaga della provincia è la fastidiosa tendenza dei giovani ad un vuoto conformismo».
I progetti sui quali Michele sta lavorando sono molteplici, tra appuntamenti musicali con il suo gruppo, l'incisione di nuovi brani, lo studio della chitarra e del pianoforte, ed un grande sogno. «Più che un grande palco su cui esibirmi, pur non disprezzando l'idea di salirci coi Bohemiens, spero di riuscire a diventare un punto di riferimento invisibile. Mi piacerebbe che qualcuno si riconoscesse nelle mie canzoni senza vedermi, apprezzando i miei risultati artistici, a discapito della mia faccia».
Un interesse per le note che nasce da lontano e che oggi ha portato Michele Catapano ad essere la voce dei Bohemiens, una attiva band locale. «Quando ero più piccolo – ha continuato il giovane cantante - ho frequentato una scuola di musica, ma mi annoiavo. L'impostazione delle lezioni era troppo accademica per piacere ad un bambino che si voleva divertire, quindi decisi di continuare a coltivare questa passione in privato. Sono cresciuto ascoltando Lucio Dalla, De Gregori, Fabrizio De Andrè e Paolo Conte». Invitato ad esprimersi sul concetto di musica, Michele ha spiegato che «può essere inizio, mezzo e scopo. E' una compagna nei momenti di solitudine, il motore per ripartire nelle situazioni di sconforto, la felicità nei periodi di ispirazione. E' l'arte più completa e comunicativa, consiste nello spogliare l'anima, metterla in vetrina e dare a tutti la possibilità di interpretarla».
Il diciottenne andriese frequenta il liceo scientifico "R. Nuzzi" di Andria, dove è ormai prossimo alla maturità. Contemporaneamente coltiva la grande passione per la musica, ma emergere artisticamente non risulta facile in un contesto provinciale come quello della città federiciana. «Ho la grande fortuna – ha proseguito Catapano – di vivere in campagna e di poter apprezzare tutte le suggestioni che questa sa donare. Il prato bagnato, le nuvole nere all'orizzonte e le stelle, sono grandi fonti di ispirazione. Quindi ritengo che il contesto provinciale possa essere anche un punto di forza, nonostante manchi quel confronto socio-culturale tipico delle grandi città. La più evidente piaga della provincia è la fastidiosa tendenza dei giovani ad un vuoto conformismo».
I progetti sui quali Michele sta lavorando sono molteplici, tra appuntamenti musicali con il suo gruppo, l'incisione di nuovi brani, lo studio della chitarra e del pianoforte, ed un grande sogno. «Più che un grande palco su cui esibirmi, pur non disprezzando l'idea di salirci coi Bohemiens, spero di riuscire a diventare un punto di riferimento invisibile. Mi piacerebbe che qualcuno si riconoscesse nelle mie canzoni senza vedermi, apprezzando i miei risultati artistici, a discapito della mia faccia».