Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, Giovanni Lullo
Intervista al presidente del Forum Città dei Giovani di Andria
giovedì 9 luglio 2015
18.07
Non mi occupo di politica è come dire che non mi interesso della vita sosteneva lo scrittore francese Jules Renard negli ultimi anni dell'Ottocento. Oggi risulta complicato riaffermare la stessa tesi, ai tempi dello scetticismo dilagante dei giovani nei confronti delle istituzioni, mentre anche le più fiere democrazie traballano e le ombre di pericolose ideologie fanatiche si affacciano sul Mediterraneo. Tuttavia non mancano coloro che coltivano la speranza di poter vivere in un mondo migliore.
Giovanni Lullo è il presidente del Forum Città dei Giovani di Andria, un organismo comunale non lucrativo nato nel 2009 e finalizzato alla partecipazione attiva dei giovani nella risoluzione delle problematiche cittadine. «Sono presidente – ha spiegato Giovanni – dal febbraio del 2014, quando i soci dell'organizzazione hanno accolto la mia candidatura e mi hanno votato. E' stato anche eletto un direttivo composto da 7 consiglieri, ciascuno con una delega tematica. In questo anno e mezzo ci siamo impegnati innanzitutto nel far conoscere il Forum a più ragazzi possibili, cercando di creare un senso di appartenenza al progetto. Concretamente abbiamo offerto il nostro supporto nella realizzazione di eventi quali la Fiera d'Aprile, il Festival Castel dei Mondi, la Giornata Europea della Mobilità e la Giornata Internazionale della Disabilità. Inoltre siamo stati impegnati in progetti vicini al mondo dei ragazzi, come Prendi Aria, un'iniziativa finalizzata alla diffusione dell'utilizzo delle biciclette nel centro urbano».
Nonostante il Forum Città dei Giovani si occupi in maniera eminente di politiche giovanili, è un organismo apartitico, infatti la normativa contenuta nel proprio Statuto prevede che chiunque sia chiamato a ricoprire ruoli istituzionali, politici o amministrativi, decade automaticamente dalla eventuale carica ottenuta all'interno dell'associazione giovanile. «Il Forum – ha continuato il presidente – è una possibilità per tutti coloro che vogliono dare e darsi delle opportunità di crescita, in modo tale da poter stare di giorno in giorno un po' meglio. Noi giovani abbiamo sete di speranza. Qualche tempo fa ritenevamo che la laurea potesse garantirci un futuro roseo, invece ci scontriamo contro una Storia diversa, che spesso ci conduce ad uno sterile pessimismo. Mi sto impegnando fortemente affinché il Forum sia sempre più un luogo di costruttiva discussione. A tale scopo ci organizziamo in commissioni di lavoro, tavoli attorno ai quali ricerchiamo, attraverso il dialogo e lo studio, delle concrete soluzioni ai problemi che di volta in volta possono presentarsi nella nostra realtà cittadina».
Giovanni Lullo, laureando in Filosofia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, è un attento osservatore del mondo sociale ed istituzionale, perciò gli abbiamo chiesto un'opinione sulla crisi moderna della "casta" politica, non solo italiana. «Purtroppo oggi la politica – ha sostenuto Lullo - fa paura poiché in troppi casi è diventata una professione, invece di consistere in un servizio. Io non sono contrario alla retribuzione delle cariche elettive, ma se la poltrona diventa uno strumento per realizzare i propri obiettivi personali, lì si increspa il Sistema, in quel momento la situazione degenera e presto diventa inaccettabile. E' un concetto banale, così limpido, eppure eternamente disatteso». Infine abbiamo chiesto a Giovanni quali siano le sue aspettative di vita. «Spero – ha concluso lo studente andriese – di riuscire a realizzarmi professionalmente e di risultare utile al miglioramento della nostra comunità. Inoltre, mi auguro si possa dire di me che sarò stato una persona perbene».
Giovanni Lullo è il presidente del Forum Città dei Giovani di Andria, un organismo comunale non lucrativo nato nel 2009 e finalizzato alla partecipazione attiva dei giovani nella risoluzione delle problematiche cittadine. «Sono presidente – ha spiegato Giovanni – dal febbraio del 2014, quando i soci dell'organizzazione hanno accolto la mia candidatura e mi hanno votato. E' stato anche eletto un direttivo composto da 7 consiglieri, ciascuno con una delega tematica. In questo anno e mezzo ci siamo impegnati innanzitutto nel far conoscere il Forum a più ragazzi possibili, cercando di creare un senso di appartenenza al progetto. Concretamente abbiamo offerto il nostro supporto nella realizzazione di eventi quali la Fiera d'Aprile, il Festival Castel dei Mondi, la Giornata Europea della Mobilità e la Giornata Internazionale della Disabilità. Inoltre siamo stati impegnati in progetti vicini al mondo dei ragazzi, come Prendi Aria, un'iniziativa finalizzata alla diffusione dell'utilizzo delle biciclette nel centro urbano».
Nonostante il Forum Città dei Giovani si occupi in maniera eminente di politiche giovanili, è un organismo apartitico, infatti la normativa contenuta nel proprio Statuto prevede che chiunque sia chiamato a ricoprire ruoli istituzionali, politici o amministrativi, decade automaticamente dalla eventuale carica ottenuta all'interno dell'associazione giovanile. «Il Forum – ha continuato il presidente – è una possibilità per tutti coloro che vogliono dare e darsi delle opportunità di crescita, in modo tale da poter stare di giorno in giorno un po' meglio. Noi giovani abbiamo sete di speranza. Qualche tempo fa ritenevamo che la laurea potesse garantirci un futuro roseo, invece ci scontriamo contro una Storia diversa, che spesso ci conduce ad uno sterile pessimismo. Mi sto impegnando fortemente affinché il Forum sia sempre più un luogo di costruttiva discussione. A tale scopo ci organizziamo in commissioni di lavoro, tavoli attorno ai quali ricerchiamo, attraverso il dialogo e lo studio, delle concrete soluzioni ai problemi che di volta in volta possono presentarsi nella nostra realtà cittadina».
Giovanni Lullo, laureando in Filosofia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, è un attento osservatore del mondo sociale ed istituzionale, perciò gli abbiamo chiesto un'opinione sulla crisi moderna della "casta" politica, non solo italiana. «Purtroppo oggi la politica – ha sostenuto Lullo - fa paura poiché in troppi casi è diventata una professione, invece di consistere in un servizio. Io non sono contrario alla retribuzione delle cariche elettive, ma se la poltrona diventa uno strumento per realizzare i propri obiettivi personali, lì si increspa il Sistema, in quel momento la situazione degenera e presto diventa inaccettabile. E' un concetto banale, così limpido, eppure eternamente disatteso». Infine abbiamo chiesto a Giovanni quali siano le sue aspettative di vita. «Spero – ha concluso lo studente andriese – di riuscire a realizzarmi professionalmente e di risultare utile al miglioramento della nostra comunità. Inoltre, mi auguro si possa dire di me che sarò stato una persona perbene».