Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, Giovanni Lullo
Portiere andriese classe '97 aggregato alla prima squadra della Fidelis
sabato 9 maggio 2015
Domenica 3 maggio la Fidelis Andria, al termine del derby disputato contro il Bisceglie, ha potuto festeggiare la promozione in Lega Pro davanti al caloroso pubblico del "Degli Ulivi". Ad alzare al cielo la coppa di campioni del girone H della serie D è stato il presidente del sodalizio sportivo, Francesco Fiore, abbracciato da tutti i protagonisti dell'impresa, tra i quali il portiere andriese classe '97 Giovanni Lullo. «E' stata un'emozione incredibile festeggiare davanti a migliaia di persone, soprattutto per me, che sono tifoso dell'Andria da quando ero un bambino - ci dice Giovanni - Salire sul bus con a seguito un sostenuto gruppo di tifosi che hanno gioito con noi per le strade principali della città, mi ha fatto venire la pelle d'oca».
Il giovane Lullo è approdato alla corte di mister Favarin lo scorso gennaio, dopo essersi liberato dal Barletta, ma ha potuto aggregarsi alla prima squadra soltanto a marzo, poiché costretto ai box da un lungo infortunio. «Stare lontano dai campi – ha dichiarato il giovane estremo difensore, guardando la caviglia ormai guarita – e vedere i miei compagni sudare per la maglia, mentre io ero costretto a non poter essere nella mischia, è stato molto difficile. Gioco a calcio da sempre, sette mesi senza pallone e guanti sono stati infiniti. Grazie alla mia famiglia e agli amici ho potuto superare questa difficoltà anche prima del previsto, e posso dire che ritengo di uscire da questa storia fortificato». Oltre ai problemi fisici, non risulta sempre facile conciliare gli allenamenti quotidiani del primo pomeriggio con lo studio presso il Liceo delle Scienze Umane, ma il portiere è convinto che sia necessario fare questo sforzo per adempiere ai suoi doveri scolastici, nonostante abbia aggiunto che fino a qualche tempo fa non era dello stesso avviso.
Ad oggi il calciatore non ha ancora esordito in una partita ufficiale con la casacca andriese, seppur si riveli entusiasta della scelta fatta a metà stagione: «Sapevo che qui non avrei potuto giocare assiduamente, come invece facevo con la Berretti del Barletta ed ancor prima nel settore giovanile dell'Andria Bat, ma sono convinto della mia decisione. Gli allenatori, lo staff ed i miei compagni di reparto Cilli e Simone, mi stanno aiutando molto nel mio percorso di crescita. Per me è un onore lavorare con loro, spero di essere pronto per scendere in campo, dal primo minuto, il prima possibile». Infine, Giovanni ci svela i suoi modelli e i suoi obiettivi calcistici: «Iker Casillas rimane un idolo, nonostante non risulti più impeccabile, però in Italia Gigi Buffon è un punto di riferimento per tutti i giovani portieri. L'obiettivo resta il prossimo allenamento, c'è ancora da giocare l'ultima giornata di campionato a Vallo della Lucania (contro il Gelbison, ndr) e voglio farmi trovare pronto, non si sa mai...».
Il giovane Lullo è approdato alla corte di mister Favarin lo scorso gennaio, dopo essersi liberato dal Barletta, ma ha potuto aggregarsi alla prima squadra soltanto a marzo, poiché costretto ai box da un lungo infortunio. «Stare lontano dai campi – ha dichiarato il giovane estremo difensore, guardando la caviglia ormai guarita – e vedere i miei compagni sudare per la maglia, mentre io ero costretto a non poter essere nella mischia, è stato molto difficile. Gioco a calcio da sempre, sette mesi senza pallone e guanti sono stati infiniti. Grazie alla mia famiglia e agli amici ho potuto superare questa difficoltà anche prima del previsto, e posso dire che ritengo di uscire da questa storia fortificato». Oltre ai problemi fisici, non risulta sempre facile conciliare gli allenamenti quotidiani del primo pomeriggio con lo studio presso il Liceo delle Scienze Umane, ma il portiere è convinto che sia necessario fare questo sforzo per adempiere ai suoi doveri scolastici, nonostante abbia aggiunto che fino a qualche tempo fa non era dello stesso avviso.
Ad oggi il calciatore non ha ancora esordito in una partita ufficiale con la casacca andriese, seppur si riveli entusiasta della scelta fatta a metà stagione: «Sapevo che qui non avrei potuto giocare assiduamente, come invece facevo con la Berretti del Barletta ed ancor prima nel settore giovanile dell'Andria Bat, ma sono convinto della mia decisione. Gli allenatori, lo staff ed i miei compagni di reparto Cilli e Simone, mi stanno aiutando molto nel mio percorso di crescita. Per me è un onore lavorare con loro, spero di essere pronto per scendere in campo, dal primo minuto, il prima possibile». Infine, Giovanni ci svela i suoi modelli e i suoi obiettivi calcistici: «Iker Casillas rimane un idolo, nonostante non risulti più impeccabile, però in Italia Gigi Buffon è un punto di riferimento per tutti i giovani portieri. L'obiettivo resta il prossimo allenamento, c'è ancora da giocare l'ultima giornata di campionato a Vallo della Lucania (contro il Gelbison, ndr) e voglio farmi trovare pronto, non si sa mai...».