Il Consigliere Gaetano Bisceglie passa al Gruppo Misto
«Scelta di SEL unilaterale. Impossibile proseguire nel partito in cui sono stato eletto»
sabato 12 aprile 2014
8.22
Durante l'assise comunale di giovedì, prima della lunga discussione sul tributo Tares (Articolo 11 aprile 2014), vi è stato l'ufficiale passaggio al Gruppo Misto del consigliere di SEL Gaetano Bisceglie. Il neo entrato consigliere al posto del dimissionario Emanuele Sgarra (Articolo 5 marzo 2014), è stato il terzo posizionato nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà: «Alcuni esponenti locali di Sel nel lontano marzo 2010 mi hanno chiesto di presentare la mia candidatura al consiglio comunale di Andria pur non avendo mai aderito formalmente al partito fino a quel momento - ha detto il Consigliere Bisceglie - Mi sono posizionato terzo della lista nelle consultazioni cittadine dando il mio contributo al risultato ottenuto da Sel, che ha portato all'elezione dell'unico consigliere».
Le dimissioni di Sgarra sono arrivate dopo la decisione di consigliere e segretari cittadini di ritirare il simbolo del partito dal Consiglio Comunale per un'azione di «igiene politica», come ribadito nel corso di una conferenza stampa di fine febbraio. Ma formalmente il simbolo non può essere ritirato finché un consigliere siede tra gli scranni di palazzo di città: «Ho appreso dagli organi di stampa delle dimissioni del consigliere Sgarra e della contestuale decisione unilaterale di ritiro del simbolo dal consiglio comunale - ha detto Bisceglie - Come appare ovvio mi sono trovato a subire una situazione a dir poco paradossale sia in termini politici che personali sia per l'inconsuetudine di un gesto così eclatante deciso tra pochissime persone che ha lasciato fuori dalla discussione coloro che hanno profuso il proprio impegno nelle consultazioni elettorali e sia per l'imposizione fatta di non poter di fatto aderire al gruppo politico in cui sono stato eletto».
La vicenda ha assunto toni molto elevati quando vi è stata la prima conferenza dei capigruppo (Articolo 1 aprile 2014): «Sono rimasto allibito dai comunicati stampa dei coordinatori di Sel che pur non avendo mai avuto il piacere di incontrare de visu hanno dichiarato di voler "porre in essere tutte quelle azioni necessarie per la tutela dell'immagine e della dignità del nostro circolo" - ha proseguito Bisceglie - Se avessi voluto fare polemica avrei ricordato che tale modo di far politica appartiene ad una visione puramente proprietaria e che nel momento in cui si chiede a qualcuno di partecipare ad una tornata elettorale nelle proprie fila non si può arbitrariamente far venir meno quel patto per motivi tutt'altro che condivisibili». E dunque la scelta di Bisceglie di aderire al gruppo misto: «Sono quindi a dichiarare l'impossibilità di poter proseguire il mio impegno nel partito in cui sono stato eletto per mancanza delle condizioni politiche - ha concluso Bisceglie - non imputabili alla mia persona e sono a dichiararmi indipendente con l'adesione al gruppo misto. Sperando di porre fine alla surrealtà di queste vicende voglio da ultimo scusarmi con i miei elettori per non poter onorare il mandato conferitomi nel partito in cui sono stato candidato».
Le dimissioni di Sgarra sono arrivate dopo la decisione di consigliere e segretari cittadini di ritirare il simbolo del partito dal Consiglio Comunale per un'azione di «igiene politica», come ribadito nel corso di una conferenza stampa di fine febbraio. Ma formalmente il simbolo non può essere ritirato finché un consigliere siede tra gli scranni di palazzo di città: «Ho appreso dagli organi di stampa delle dimissioni del consigliere Sgarra e della contestuale decisione unilaterale di ritiro del simbolo dal consiglio comunale - ha detto Bisceglie - Come appare ovvio mi sono trovato a subire una situazione a dir poco paradossale sia in termini politici che personali sia per l'inconsuetudine di un gesto così eclatante deciso tra pochissime persone che ha lasciato fuori dalla discussione coloro che hanno profuso il proprio impegno nelle consultazioni elettorali e sia per l'imposizione fatta di non poter di fatto aderire al gruppo politico in cui sono stato eletto».
La vicenda ha assunto toni molto elevati quando vi è stata la prima conferenza dei capigruppo (Articolo 1 aprile 2014): «Sono rimasto allibito dai comunicati stampa dei coordinatori di Sel che pur non avendo mai avuto il piacere di incontrare de visu hanno dichiarato di voler "porre in essere tutte quelle azioni necessarie per la tutela dell'immagine e della dignità del nostro circolo" - ha proseguito Bisceglie - Se avessi voluto fare polemica avrei ricordato che tale modo di far politica appartiene ad una visione puramente proprietaria e che nel momento in cui si chiede a qualcuno di partecipare ad una tornata elettorale nelle proprie fila non si può arbitrariamente far venir meno quel patto per motivi tutt'altro che condivisibili». E dunque la scelta di Bisceglie di aderire al gruppo misto: «Sono quindi a dichiarare l'impossibilità di poter proseguire il mio impegno nel partito in cui sono stato eletto per mancanza delle condizioni politiche - ha concluso Bisceglie - non imputabili alla mia persona e sono a dichiararmi indipendente con l'adesione al gruppo misto. Sperando di porre fine alla surrealtà di queste vicende voglio da ultimo scusarmi con i miei elettori per non poter onorare il mandato conferitomi nel partito in cui sono stato candidato».