Il Comune di Andria si è costituito Parte Civile nel processo "Sangalli"
Botta e risposta tra Opposizioni a Palazzo di Città e Primo Cittadino
mercoledì 11 giugno 2014
15.49
L'opposizione attacca, il Primo Cittadino di Andria risponde: alla sollecitazione dei giorni scorsi dei partiti di minoranza quali L'Alternativa, La Risposta, Italia dei Valori, SEL, Andria3, Mov. Cambiamenti e Partito Democratico, sulla questione costituzione di parte civile nel processo "Sangalli", arriva oggi la secca replica del Sindaco Giorgino nella quale si ricorda come il conferimento dell'azione legale è già stato affidato all'Avvocato Patrizia Carobello del Foro di Trani.
In particolare le opposizioni sostenevano «pur essendo la costituzione di parte civile consentita fino all'apertura del dibattimento, sarebbe opportuno formalizzare la stessa molto prima, sia perché numerosi imputati hanno scelto riti alternativi, quali il patteggiamento ed il rito abbreviato, sicché la fase dibattimentale del processo sarà solo eventuale, sia perché attraverso la costituzione di parte civile, essendosi ormai definita l'istruttoria, è possibile acquisire conoscenza di atti che consentano di poter valutare il contratto ancora in corso con la stessa "Sangalli"». Ma la nota stampa dell'Amministrazione, di quest'oggi, chiarisce che nel corso della prima udienza dibattimentale presso il Tribunale di Monza, lo scorso 4 giugno, il Comune di Andria si è costituito parte civile anche perchè la Giunta Comunale aveva già adottato in tal senso un provvedimento assunto con delibera n. 32 del 28/02/2014.
L'opposizione rincarò, nella stessa nota stampa «noi riteniamo che tale valutazione debba essere operata non nelle segrete stanze, ma alla luce del sole, in Consiglio Comunale, sicché tutte le forze politiche siano messe in condizioni di poter dare il loro contributo alla soluzione di una problematica che, oltre ad aver fatto riapparire il nostro Comune nella peggiore cronaca giudiziaria legata a fenomeni di corruttela, ha provocato un autentico salasso fiscale dei cittadini, attraverso il pagamento di una tassa per lo smaltimento dei rifiuti ormai fuori controllo. Laddove, nelle more che questo nostro intervento venga pubblicato, l'Amministrazione abbia provveduto a ciò che viene chiesto a gran voce da noi, ma riteniamo anche dalla cittadinanza, gliene daremo atto e merito».
Ma con altrettanta decisione lo stesso Primo Cittadino oggi ribadisce che le «forze politiche di opposizione, ancora una volta - dichiara il Sindaco, Nicola Giorgino - dimostrano di essere sciatte e male informate, avendo preferito, come di consueto, la diffusione di comunicati stampa alla semplice consultazione degli atti. Il fatto, inoltre, che nessuno dei consiglieri comunali di opposizione o dei responsabili di partito del centro-sinistra abbia contezza degli atti amministrativi, prodotti alla luce del sole, discussi ed approvati in modo trasparente dalla Giunta Comunale in diretta streaming, è sintomatico di quanto siano strumentali, demagogiche ed inopportune tali polemiche. Ricordo che il Comune si è anche costituito parte civile in altri casi, riguardanti ad esempio vicende legate alla criminalità organizzata ed in ultimo, nella scorsa settimana, la Giunta ha deliberato la costituzione di parte civile in un procedimento relativo ad un ex dirigente comunale. Legalità e trasparenza non si declamano solo a parole ma si applicano nei fatti».
In particolare le opposizioni sostenevano «pur essendo la costituzione di parte civile consentita fino all'apertura del dibattimento, sarebbe opportuno formalizzare la stessa molto prima, sia perché numerosi imputati hanno scelto riti alternativi, quali il patteggiamento ed il rito abbreviato, sicché la fase dibattimentale del processo sarà solo eventuale, sia perché attraverso la costituzione di parte civile, essendosi ormai definita l'istruttoria, è possibile acquisire conoscenza di atti che consentano di poter valutare il contratto ancora in corso con la stessa "Sangalli"». Ma la nota stampa dell'Amministrazione, di quest'oggi, chiarisce che nel corso della prima udienza dibattimentale presso il Tribunale di Monza, lo scorso 4 giugno, il Comune di Andria si è costituito parte civile anche perchè la Giunta Comunale aveva già adottato in tal senso un provvedimento assunto con delibera n. 32 del 28/02/2014.
L'opposizione rincarò, nella stessa nota stampa «noi riteniamo che tale valutazione debba essere operata non nelle segrete stanze, ma alla luce del sole, in Consiglio Comunale, sicché tutte le forze politiche siano messe in condizioni di poter dare il loro contributo alla soluzione di una problematica che, oltre ad aver fatto riapparire il nostro Comune nella peggiore cronaca giudiziaria legata a fenomeni di corruttela, ha provocato un autentico salasso fiscale dei cittadini, attraverso il pagamento di una tassa per lo smaltimento dei rifiuti ormai fuori controllo. Laddove, nelle more che questo nostro intervento venga pubblicato, l'Amministrazione abbia provveduto a ciò che viene chiesto a gran voce da noi, ma riteniamo anche dalla cittadinanza, gliene daremo atto e merito».
Ma con altrettanta decisione lo stesso Primo Cittadino oggi ribadisce che le «forze politiche di opposizione, ancora una volta - dichiara il Sindaco, Nicola Giorgino - dimostrano di essere sciatte e male informate, avendo preferito, come di consueto, la diffusione di comunicati stampa alla semplice consultazione degli atti. Il fatto, inoltre, che nessuno dei consiglieri comunali di opposizione o dei responsabili di partito del centro-sinistra abbia contezza degli atti amministrativi, prodotti alla luce del sole, discussi ed approvati in modo trasparente dalla Giunta Comunale in diretta streaming, è sintomatico di quanto siano strumentali, demagogiche ed inopportune tali polemiche. Ricordo che il Comune si è anche costituito parte civile in altri casi, riguardanti ad esempio vicende legate alla criminalità organizzata ed in ultimo, nella scorsa settimana, la Giunta ha deliberato la costituzione di parte civile in un procedimento relativo ad un ex dirigente comunale. Legalità e trasparenza non si declamano solo a parole ma si applicano nei fatti».