Il centrodestra ritrova Giorgino, il centrosinistra le Primarie

Amministrative 2015, in campo anche Movimento 5 Stelle e Sel

giovedì 19 febbraio 2015 7.53
A cura di Stefano Massaro
Domenica 22 febbraio è lo spartiacque per il vero inizio della campagna elettorale in vista delle amministrative di maggio del 2015. Nella Città di Andria sarà la volta della scelta del nuovo Sindaco e dopo tanti tentennamenti finalmente il quadro politico sembra aver trovato una sua chiara connotazione. Ad ora in campo saranno sicuramente quattro gli aspiranti Primi Cittadini con due nominativi già in campagna elettorale mentre gli altri due sono ormai in dirittura d'arrivo.

Michele Coratella del Movimento 5 Stelle e Savino Losappio per Sinistra Ecologia e Libertà sono coloro i quali viaggiano spediti e solitari verso il 17 maggio. Dalle urne delle primarie di domenica 22, invece, ci sarà l'indicazione del candidato Sindaco per il centrosinistra. In corsa sono in tre e si tratta di Mirko Malcangi per l'associazione Libertà è Partecipazione, Vincenzo Liso per il Movimento Cambiamenti e Sabino Fortunato per Partito Democratico e Progetto Andria. Probabilmente, vista la forza dei numeri e dopo tanti ripensamenti, sarà proprio quest'ultimo a giocarsi le possibilità di sfidare gli altri contendenti alla carica di Primo Cittadino.

Per il centrodestra, infine, sarà quasi sicuramente Nicola Giorgino nuovamente il candidato alla ricerca della conferma da Sindaco di Andria dopo 5 anni di governo della città. Sciolto il nodo regionali, infatti, è lui il naturale candidato per l'unione della coalizione. Manca solo l'ufficialità che dovrebbe arrivare nel giro di poche ore. Risolto il quadro politico i partiti e le liste civiche sono già in moto affinchè si riescano a completare le diverse liste: il prossimo Consiglio Comunale di Andria, infatti, avrà una riduzione dei consiglieri dagli attuali 40 a 32 dopo le ulteriori modifiche introdotte dalla Legge Delrio del 7 aprile 2014. Le liste dovranno esser composte da non meno di 21 candidati ed è previsto che nelle liste venga assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi e nessuno di essi può essere rappresentato in misura superiore ai 2/3.