Il centro Zenith approda a Chieti con il musical “Notre dame de Paris”
Lo spettacolo andrà in scena sabato 12 settembre a partire dalle ore 19.00
mercoledì 9 settembre 2020
10.52
Si intitola "Come posso io non celebrarti. Dico sempre sì alla vita" l'evento che si terrà sabato 12 settembre alla villa comunale di Chieti. Dopo un momento di animazione per i bambini, alle ore 19.00, i ragazzi "specialmente abili" del centro Zenith assieme al loro responsabile, il professor Antonello Fortunato, andranno in scena con il musical "Notre dame de Paris".
"Vuole essere una testimonianza concreta, viva e vitale dell'amore che nutriamo per la vita". – spiega Fortunato – "Coinvolti da Luca Fortunato instancabile amante degli ultimi nonché responsabile della locale casa famiglia Giovanni XIII, rappresenteremo la storia di Quasimodo e della bella Esmeralda simboli dell'umanità reietta e abbandonata.
Un musical "Notre dame de Paris" che abbiamo portato in giro per l'Italia e che continua a commuoverci e a commuovere. Vogliamo affermare che le persone con disabilità sono portatori sani di "umanità" dei veri e propri umanizzatori, senza di loro il mondo è un posto più triste, più egoista, più superficiale, con meno stupore e meraviglia. Vogliamo affermare che a queste persone bisogna garantire una vita bella prima di tutto e non una dolce e amara rassegnazione".
L'organizzazione invita il pubblico a munirsi di mascherina e a rispettare il distanziamento sociale.
"Vuole essere una testimonianza concreta, viva e vitale dell'amore che nutriamo per la vita". – spiega Fortunato – "Coinvolti da Luca Fortunato instancabile amante degli ultimi nonché responsabile della locale casa famiglia Giovanni XIII, rappresenteremo la storia di Quasimodo e della bella Esmeralda simboli dell'umanità reietta e abbandonata.
Un musical "Notre dame de Paris" che abbiamo portato in giro per l'Italia e che continua a commuoverci e a commuovere. Vogliamo affermare che le persone con disabilità sono portatori sani di "umanità" dei veri e propri umanizzatori, senza di loro il mondo è un posto più triste, più egoista, più superficiale, con meno stupore e meraviglia. Vogliamo affermare che a queste persone bisogna garantire una vita bella prima di tutto e non una dolce e amara rassegnazione".
L'organizzazione invita il pubblico a munirsi di mascherina e a rispettare il distanziamento sociale.