Il Centro Subacqueo di Andria a Taranto per ripulire il fondale da un “mare” di plastica
Domenica 11 ottobre hanno preso parte all’iniziativa il ragazzo "specialmente" abile, Mauro Terrone e alcuni volontari di “One World”
martedì 13 ottobre 2020
Quando la solidarietà sociale incontra quella ambientale, un giorno qualsiasi si trasforma, inevitabilmente, in una giornata davvero speciale. Nella mattinata di domenica 11 ottobre, il Presidente del Centro Subacqueo di Andria, Giuseppe Bartolomucci in sinergia con i volontari di "One World" sono scesi nella litoranea tarantina, esattamente a Ponte Punta Penna nel mar Piccolo, per rimuovere cumuli di rifiuti sia dalla superficie che dal fondale marino.
A questa operazione di ripulitura si è aggiunto anche Mauro Terrone, un ragazzo "specialmente" abile, molto attivo a questo genere di iniziative, spesso, organizzate dalle varie associazioni di tutela ambientale e dal suddetto centro subacqueo che, con indosso la tuta subacquea e armato di retini, si è immerso nelle ormai fredde acque tarantine.
Ancora una volta le delegazioni mediante foto e video ci mostrano la sporcizia, prevalentemente plastica e vetro, recuperata dal fondale. "La giornata si è conclusa bene. Abbiamo dato il nostro prezioso contributo all'ambiente" – commenta Giuseppe Bartolucci – "Invitiamo i cittadini a partecipare più numerosi a queste iniziative per recuperare più rifiuti possibili. Ricordandoci che piccoli gesti fanno grande l'uomo".
Ringraziando, dapprima, il Centro Subacqueo di Andria, prosegue il discorso una volontaria dell'Associazione "One World" che così commenta: "la nostra iniziativa rientra nel progetto di One World Clean Up, ed è un'azione di sensibilizzazione affinché tutti capiscano che ognuno di noi ha delle responsabilità: ogni nostro gesto ha un impatto ambientale importante".
Nel VIDEO le immagini di recupero dei rifiuti dal fondale marino di Taranto.
A questa operazione di ripulitura si è aggiunto anche Mauro Terrone, un ragazzo "specialmente" abile, molto attivo a questo genere di iniziative, spesso, organizzate dalle varie associazioni di tutela ambientale e dal suddetto centro subacqueo che, con indosso la tuta subacquea e armato di retini, si è immerso nelle ormai fredde acque tarantine.
Ancora una volta le delegazioni mediante foto e video ci mostrano la sporcizia, prevalentemente plastica e vetro, recuperata dal fondale. "La giornata si è conclusa bene. Abbiamo dato il nostro prezioso contributo all'ambiente" – commenta Giuseppe Bartolucci – "Invitiamo i cittadini a partecipare più numerosi a queste iniziative per recuperare più rifiuti possibili. Ricordandoci che piccoli gesti fanno grande l'uomo".
Ringraziando, dapprima, il Centro Subacqueo di Andria, prosegue il discorso una volontaria dell'Associazione "One World" che così commenta: "la nostra iniziativa rientra nel progetto di One World Clean Up, ed è un'azione di sensibilizzazione affinché tutti capiscano che ognuno di noi ha delle responsabilità: ogni nostro gesto ha un impatto ambientale importante".
Nel VIDEO le immagini di recupero dei rifiuti dal fondale marino di Taranto.