Il centro storico perde un pezzo di storia: chiude l'Artificio
Sgaramella: «Non abbiamo più le forze per andare avanti»
lunedì 6 luglio 2015
11.44
Dopo quattro anni, quasi 200 eventi e più di 5mila tesserati, chiude i battenti l'associazione Artificio, il primo punto di riferimento per i giovani nel centro storico di Andria. I proprietari, di una delle associazioni più amate di sempre, hanno deciso di non continuare un progetto volto a valorizzare i tanti talenti andriesi attraverso concerti live, rappresentazioni teatrali ed eventi culturali.
«Quattro anni fa abbiamo recuperato uno spazio storico, l'abbiamo ristrutturato e consegnato alla città – afferma Walter Sgaramella, uno dei fondatori dell'associazione – l'Artificio è stato per anni punto di riferimento per i giovani andriesi e di tutta la provincia». Una decisione sofferta che ha lasciato l'amaro in bocca ai tanti fruitori: «Non abbiamo più le forze per continuare – spiega Sgaramella – ci stiamo concentrando sull'attività commerciale, ma lasciamo questa storica associazione nelle mani della città per chiunque volesse dare nuova linfa al progetto».
Ma le scarse energie non sono state l'unica causa della chiusura: «Siamo stati i primi ad aprire nel centro storico e abbiamo dovuto affrontare problematiche abbastanza rilevanti – continua Sgaramella – soprattutto con i residenti della zona che si sono ritrovati da un giorno all'altro con le strade invase dai giovani e conseguenti disagi. Il centro storico in cinque anni si è sviluppato in maniera evidente, ma bisogna recuperare gli equilibri tra i commercianti e residenti della zona e soprattutto progettare un regolamento serio con delle direttive da rispettare sia per i residenti che per i fruitori».
«Quattro anni fa abbiamo recuperato uno spazio storico, l'abbiamo ristrutturato e consegnato alla città – afferma Walter Sgaramella, uno dei fondatori dell'associazione – l'Artificio è stato per anni punto di riferimento per i giovani andriesi e di tutta la provincia». Una decisione sofferta che ha lasciato l'amaro in bocca ai tanti fruitori: «Non abbiamo più le forze per continuare – spiega Sgaramella – ci stiamo concentrando sull'attività commerciale, ma lasciamo questa storica associazione nelle mani della città per chiunque volesse dare nuova linfa al progetto».
Ma le scarse energie non sono state l'unica causa della chiusura: «Siamo stati i primi ad aprire nel centro storico e abbiamo dovuto affrontare problematiche abbastanza rilevanti – continua Sgaramella – soprattutto con i residenti della zona che si sono ritrovati da un giorno all'altro con le strade invase dai giovani e conseguenti disagi. Il centro storico in cinque anni si è sviluppato in maniera evidente, ma bisogna recuperare gli equilibri tra i commercianti e residenti della zona e soprattutto progettare un regolamento serio con delle direttive da rispettare sia per i residenti che per i fruitori».