Il Castel del Monte alla mercé dei posteggiatori abusivi
Malgrado il divieto, le transenne vengono illegalmente spostate, nel tratto della provinciale n. 8, per far transitare automobilisti
venerdì 11 settembre 2020
La nostra corona della Puglia, quel monumento divenuto patrimonio dell'Unesco deve, spesso, far i conti con attività illecite messe in campo da persone per nulla rispettose delle normative che regolano la circolazione per tutti i veicoli nel tratto della strada provinciale n. 8 di "Castel del Monte". Infatti, come si evince dalle foto inviateci da un nostro solerte cittadino, malgrado l'apposizione del divieto di transito h24, posteggiatori abusivi spostano illegalmente le transenne per far transitare automobilisti e chiedere loro soldi per "sorvegliare" la propria macchina.
"Dove sono i controlli? Che immagine del nostro territorio trasmettiamo ai turisti? Possibile che non si veda mai qualche divisa a presidiare questa zona dove giungono turisti da ogni parte del mondo?" Queste e tante altre domande si pongono, non solo molti dei nostri concittadini che trascorrano i mesi della bella stagione nelle loro villette situate ai piedi del maniero federiciano, ma anche coloro che del settore turistico hanno fatto uno dei punti cardini della propria professione: si pensi ai gestori delle attività ristorative i quali accolgono e allietano i tanti turisti italiani e non, desiderosi di scoprire le bellezze monumentali e paesaggistiche del nostro territorio.
Il risultato è davvero compromettente per l'immagine del nostro "Ottagono" di pietra: parcheggio selvaggio lungo la strada conseguente all'assoluta mancanza di controllo da parte delle istituzioni, pregiudicano seriamente lo stato dell'arredo urbano il quale definisce, tra altri tanti aspetti, la qualità di vita della collettività oltre che rappresentare il biglietto da visita con cui una comunità si presenta all'esterno e si autorappresenta.
Quello che più preoccupa è proprio la facilità e la frequenza con cui queste persone mettono in atto i loro piani senza essere "smascherati" dalle istituzioni preposte ai controllo, ovvero le Forze di polizia. Del resto come si deduce dall'ordinanza di regolamentazione del traffico datata il 1° novembre 2019 e resa nota al pubblico mediante opportuna segnaletica, "chiunque viola la presente ordinanza sarà perseguito per i danni provocati a cose e persone nel rispetto delle norme in materia".
A questo si aggiunge l'esercizio dell'attività del parcheggio abusivo riconosciuta dalla legge del 1° agosto 2003 n.214 (comma 15-bis dell'articolo 7) del Codice della strada, la quale stabilisce che: "salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l'attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 726 ad euro 2.918. Se nell'attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI".
Pertanto sulla base di quanto detto rivolgiamo un accorato appello alle Istituzioni -in particolare alle Forze di polizia- di intervenire celermente per stoppare – e ci si augura una volta per tutte – questi deplorevoli episodi che, ormai da tanto tempo, continuano a deturpare il paesaggio murgiano quale valore identitario della nostra comunità. Senza dimenticare che non si può ambire, al di là del richiamo di Castel del Monte, ad un incremento del turismo se manca senso civico e l'osservanza delle normative nei confronti dei luoghi interessanti e belli da visitare.
"Dove sono i controlli? Che immagine del nostro territorio trasmettiamo ai turisti? Possibile che non si veda mai qualche divisa a presidiare questa zona dove giungono turisti da ogni parte del mondo?" Queste e tante altre domande si pongono, non solo molti dei nostri concittadini che trascorrano i mesi della bella stagione nelle loro villette situate ai piedi del maniero federiciano, ma anche coloro che del settore turistico hanno fatto uno dei punti cardini della propria professione: si pensi ai gestori delle attività ristorative i quali accolgono e allietano i tanti turisti italiani e non, desiderosi di scoprire le bellezze monumentali e paesaggistiche del nostro territorio.
Il risultato è davvero compromettente per l'immagine del nostro "Ottagono" di pietra: parcheggio selvaggio lungo la strada conseguente all'assoluta mancanza di controllo da parte delle istituzioni, pregiudicano seriamente lo stato dell'arredo urbano il quale definisce, tra altri tanti aspetti, la qualità di vita della collettività oltre che rappresentare il biglietto da visita con cui una comunità si presenta all'esterno e si autorappresenta.
Quello che più preoccupa è proprio la facilità e la frequenza con cui queste persone mettono in atto i loro piani senza essere "smascherati" dalle istituzioni preposte ai controllo, ovvero le Forze di polizia. Del resto come si deduce dall'ordinanza di regolamentazione del traffico datata il 1° novembre 2019 e resa nota al pubblico mediante opportuna segnaletica, "chiunque viola la presente ordinanza sarà perseguito per i danni provocati a cose e persone nel rispetto delle norme in materia".
A questo si aggiunge l'esercizio dell'attività del parcheggio abusivo riconosciuta dalla legge del 1° agosto 2003 n.214 (comma 15-bis dell'articolo 7) del Codice della strada, la quale stabilisce che: "salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano abusivamente, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri ad esercitare abusivamente l'attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 726 ad euro 2.918. Se nell'attività sono impiegati minori la somma è raddoppiata. Si applica, in ogni caso, la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite, secondo le norme del capo I, sezione II, del titolo VI".
Pertanto sulla base di quanto detto rivolgiamo un accorato appello alle Istituzioni -in particolare alle Forze di polizia- di intervenire celermente per stoppare – e ci si augura una volta per tutte – questi deplorevoli episodi che, ormai da tanto tempo, continuano a deturpare il paesaggio murgiano quale valore identitario della nostra comunità. Senza dimenticare che non si può ambire, al di là del richiamo di Castel del Monte, ad un incremento del turismo se manca senso civico e l'osservanza delle normative nei confronti dei luoghi interessanti e belli da visitare.