Il 1° maggio ad Andria nella piazza "dei braccianti" ricordando Di Vittorio
Presentata ricerca degli studenti e poi musica nel "concertone"
mercoledì 2 maggio 2018
12.43
Il 1° maggio della Cgil torna ad Andria dopo 20 anni di assenza con una intera giornata dedicata al lavoro con un corteo che è partito in mattinata dalla camera del lavoro, al ricordo ed alla storia con un momento dedicato a Giuseppe Di Vittorio a cura degli studenti andriesi, senza tralasciare anche l'aspetto dello svago grazie alla buona musica sul palco di piazza Catuma. La Festa del lavoro quest'anno è dedicata ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro fortemente messi in discussione da una serie di violazioni che si evincono negli ultimi dati pubblicati dall'Inail, dicono dalla Cgil. Nel 2017 gli infortuni sul lavoro in Puglia sono stati oltre 30mila, più di 80 ogni giorno e con un trend in aumento nel 2018.
"Un altro tema importante, oltre a quello della precarietà della sicurezza, è la forte presenza del lavoro nero e grigio. Dalle ispezioni effettuate nella BAT in tutto il 2017, siamo in presenza di oltre il 62% di violazioni e inadempienze in tutti i settori produttivi con punte alte di circa il 70% nell'edilizia e con un lavoro nero attestato sui dati richiamati di circa l' 80%. Una situazione che fotografa una condizione di lavoro fatta di precarietà ed evasioni che richiede uno scatto di iniziative per il contrasto non solo del mondo del lavoro ma anche delle amministrazioni pubbliche dei partiti e dei movimenti, agendo sugli appalti e sulle clausole contrattuali per porre al centro il tema della qualità del lavoro e la qualità dei diritti. Certo, cresce l'occupazione nella Bat ma la situazione resta pesante perché il tasso degli occupati pari al 32.3% è comunque uno dei più bassi d'Italia con 56mila disoccupati e 16mila inoccupati. Su questi temi che riteniamo siano propedeutici a una cultura della legalità nel territorio e di una qualità dello sviluppo, riteniamo che tutti i soggetti pubblici, parti sociali, partiti e associazioni siano impegnati per invertire il corso negativo della storia", ha spiegato dal corteo del 1° maggio Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
Il 1° maggio è il giorno del lavoro, purtroppo oggi sempre più spesso precario, calpestato e sfruttato anche in condizioni di annunciata ripresa. Altissimo resta il tasso degli incidenti, il segretario della Cgil nazionale, Giuseppe Massafra, ha parlato di numeri che rappresentano quelli di "una strage, nel nostro Paese. Solo dall'inizio dell'anno sono 212 coloro che hanno subito un infortunio sul posto di lavoro. Cifre inaccettabili per un Paese che vuole traguardare un'idea di sviluppo. Per questo il 1° maggio 2018 è dedicato a questo tema che è centrale per dare il vero valore al lavoro".
Ma il Primo Maggio della Cgil Bat è andato avanti fino a sera con altri due momenti vissuti sempre in piazza Catuma dove nel pomeriggio i protagonisti sono stati i giovani che hanno spiegato ai grandi la storia di Peppino grazie alla ricerca svolta dagli studenti del liceo scientifico "Nuzzi" e dall'istituto "Lotti – Umberto I" di Andria su "Di Vittorio e Andria", curata dalla Fondazione "Di Vittorio" in collaborazione con l'Ipsaic. Lo studio, in particolare, verte sul contributo dato per la costruzione della carta costituzionale del nostro Paese e la lotta contro l'analfabetismo e sul piano per il lavoro fatta dal padre del sindacato. Questo anche al fine di ricostruire una verità storica su quello che è stato il ruolo svolto dal movimento operaio e bracciantile nella nostra provincia, e ad Andria in particolare, in una fase delicata di ricostruzione del Paese e di scontro politico e sociale subito dopo la costruzione della Repubblica. Alla presentazione ha preso parte Elisa Castellano della fondazione "Di Vittorio", il professor Vitantonio Liuzzi dell'Istituto IPSAIC ed il compagno Vitonicola Di Bari. Agli studenti ed ai docenti sono stati consegnati degli attestati di partecipazione all'iniziativa mentre agli istituti sono già stati donati dei libri sulla storia di Giuseppe Di Vittorio e della Cgil.
Infine, a scaldare l'aria della piazza in una fresca sera di primavera ci hanno pensato band del territorio che con la loro musica hanno animato il "concertone". Sul palco si sono esibiti la Billi Band, i Sottosuono, Papaceccio, i Tammurria e Gerardo Tango e tra una performance l'altra non sono mancati gli interventi di giovani lavoratori, a volte precari, che hanno raccontato le condizioni di occupazione di un'intera generazione e la lotta per i diritti più che mai attuale.
"Siamo soddisfatti del nostro 1° maggio ad Andria perché abbiamo riportato dopo 20 anni in questa città la manifestazione della festa dei lavoratori in una piazza storicamente teatro di lotte bracciantili e di rivendicazioni ma ancor di più siamo contenti per i tanti giovani con cui siamo entrati in contatto e del legame che abbiamo stretto con le scuole a partire dal quale metteremo insieme una collaborazione con alcuni istituti per formare insieme i cittadini e lavoratori del futuro. Ringraziamo per la riuscita dell'evento la direzione artistica a cura di Papaceccio, l'organizzazione del concerto di Stefano Geniale, le scuole che hanno aderito, tutte le aziende che hanno sponsorizzato l'iniziativa e quelle che hanno messo a disposizione i premi per la classica lotteria del 1° maggio. Infine, un ringraziamento alle forze dell'ordine ed agli istituti privati di vigilanza, a tutte le associazioni di volontariato ed ai tecnici della Multiservice di Andria per l'indispensabile supposto logistico", conclude Giuseppe Deleonardis.
"Un altro tema importante, oltre a quello della precarietà della sicurezza, è la forte presenza del lavoro nero e grigio. Dalle ispezioni effettuate nella BAT in tutto il 2017, siamo in presenza di oltre il 62% di violazioni e inadempienze in tutti i settori produttivi con punte alte di circa il 70% nell'edilizia e con un lavoro nero attestato sui dati richiamati di circa l' 80%. Una situazione che fotografa una condizione di lavoro fatta di precarietà ed evasioni che richiede uno scatto di iniziative per il contrasto non solo del mondo del lavoro ma anche delle amministrazioni pubbliche dei partiti e dei movimenti, agendo sugli appalti e sulle clausole contrattuali per porre al centro il tema della qualità del lavoro e la qualità dei diritti. Certo, cresce l'occupazione nella Bat ma la situazione resta pesante perché il tasso degli occupati pari al 32.3% è comunque uno dei più bassi d'Italia con 56mila disoccupati e 16mila inoccupati. Su questi temi che riteniamo siano propedeutici a una cultura della legalità nel territorio e di una qualità dello sviluppo, riteniamo che tutti i soggetti pubblici, parti sociali, partiti e associazioni siano impegnati per invertire il corso negativo della storia", ha spiegato dal corteo del 1° maggio Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
Il 1° maggio è il giorno del lavoro, purtroppo oggi sempre più spesso precario, calpestato e sfruttato anche in condizioni di annunciata ripresa. Altissimo resta il tasso degli incidenti, il segretario della Cgil nazionale, Giuseppe Massafra, ha parlato di numeri che rappresentano quelli di "una strage, nel nostro Paese. Solo dall'inizio dell'anno sono 212 coloro che hanno subito un infortunio sul posto di lavoro. Cifre inaccettabili per un Paese che vuole traguardare un'idea di sviluppo. Per questo il 1° maggio 2018 è dedicato a questo tema che è centrale per dare il vero valore al lavoro".
Ma il Primo Maggio della Cgil Bat è andato avanti fino a sera con altri due momenti vissuti sempre in piazza Catuma dove nel pomeriggio i protagonisti sono stati i giovani che hanno spiegato ai grandi la storia di Peppino grazie alla ricerca svolta dagli studenti del liceo scientifico "Nuzzi" e dall'istituto "Lotti – Umberto I" di Andria su "Di Vittorio e Andria", curata dalla Fondazione "Di Vittorio" in collaborazione con l'Ipsaic. Lo studio, in particolare, verte sul contributo dato per la costruzione della carta costituzionale del nostro Paese e la lotta contro l'analfabetismo e sul piano per il lavoro fatta dal padre del sindacato. Questo anche al fine di ricostruire una verità storica su quello che è stato il ruolo svolto dal movimento operaio e bracciantile nella nostra provincia, e ad Andria in particolare, in una fase delicata di ricostruzione del Paese e di scontro politico e sociale subito dopo la costruzione della Repubblica. Alla presentazione ha preso parte Elisa Castellano della fondazione "Di Vittorio", il professor Vitantonio Liuzzi dell'Istituto IPSAIC ed il compagno Vitonicola Di Bari. Agli studenti ed ai docenti sono stati consegnati degli attestati di partecipazione all'iniziativa mentre agli istituti sono già stati donati dei libri sulla storia di Giuseppe Di Vittorio e della Cgil.
Infine, a scaldare l'aria della piazza in una fresca sera di primavera ci hanno pensato band del territorio che con la loro musica hanno animato il "concertone". Sul palco si sono esibiti la Billi Band, i Sottosuono, Papaceccio, i Tammurria e Gerardo Tango e tra una performance l'altra non sono mancati gli interventi di giovani lavoratori, a volte precari, che hanno raccontato le condizioni di occupazione di un'intera generazione e la lotta per i diritti più che mai attuale.
"Siamo soddisfatti del nostro 1° maggio ad Andria perché abbiamo riportato dopo 20 anni in questa città la manifestazione della festa dei lavoratori in una piazza storicamente teatro di lotte bracciantili e di rivendicazioni ma ancor di più siamo contenti per i tanti giovani con cui siamo entrati in contatto e del legame che abbiamo stretto con le scuole a partire dal quale metteremo insieme una collaborazione con alcuni istituti per formare insieme i cittadini e lavoratori del futuro. Ringraziamo per la riuscita dell'evento la direzione artistica a cura di Papaceccio, l'organizzazione del concerto di Stefano Geniale, le scuole che hanno aderito, tutte le aziende che hanno sponsorizzato l'iniziativa e quelle che hanno messo a disposizione i premi per la classica lotteria del 1° maggio. Infine, un ringraziamento alle forze dell'ordine ed agli istituti privati di vigilanza, a tutte le associazioni di volontariato ed ai tecnici della Multiservice di Andria per l'indispensabile supposto logistico", conclude Giuseppe Deleonardis.