IAT (Ufficio Informazioni Turistiche): una “perla” andriese
Il dottor Antonio Di Gioia, medico di famiglia e storico locale: «al Sindaco che verrà la risoluzione di questa anomalia»
giovedì 27 agosto 2020
«Nella ricorrenza del 60° (sessantesimo) anniversario della PRO LOCO di Andria ho sentito quasi il dovere di scrivere una breve nota sul funzionamento di questo Ufficio pubblico comunale. Naturalmente parlo per quella che è l'impressione esterna di un comune cittadino andriese».
Una amara riflessione quella che il dottor Antonio Di Gioia, medico di famiglia e storico locale consegna alla nostra redazione, affinché la prossima classe politica cittadina intervenga in maniera risolutiva.
«La "lochescion" dell'Ufficio IAT è molto suggestiva: una piccola bomboniera in stile eclettico, nata come primo Ufficio Postale nel 1886, posizionata nella centralissima piazza Catuma, in un punto vocato per la funzione a cui è stato destinato. L'immobile è di proprietà comunale e rappresenta la sede operativa, mentre al Municipio vi è la sede centrale del settore, sotto la direzione dell'Ufficio Cultura.
Mi sono sempre interessato del Centro Storico di Andria, inoltre, abito e lavoro esattamente di fronte a questa struttura per cui con altrettanta naturalezza ne ho verificato, orientativamente e sempre dall'esterno, il funzionamento.
Durante la maggior parte dell'anno la sede di piazza Catuma è aperta secondo i classici orari dei dipendenti comunali, ore 8,00 – 14,00, oltre i canonici rientri pomeridiani, ma è raro vedere qualcuno entrarvi, qualche volta si vede qualche addetto alle pulizie. Alloggia stabilmente, da circa dieci anni, in questa sede una dipendente comunale, sempre la stessa, che ho visto varie volte, ripeto semplicemente perché abito e lavoro di fronte, che presumo sia la titolare dell'Ufficio.
Non conoscendola personalmente, mi è stato detto che si tratta della dott.ssa Maria Pagnotta, nata e residente a Trani, nota al grande pubblico avendo già da vari anni raggiunto una discreta notorietà locale e nazionale come scrittrice di romanzi, pittrice, sceneggiatrice, compositrice di testi poetici e da ultimo ambasciatrice di pace. Una splendida carriera.
Dato che anch'io scrivo un po' di storia locale, da tanti anni assillato dai pazienti, ho sempre pensato che la tranquillità di quell'Ufficio era una vera fortuna per chi vi lavorasse, perché al mattino la mente è fresca ed è il momento giusto per scrivere o almeno per pensare cosa scrivere, dopo aver espletato la routine lavorativa.
Ma veniamo alla situazione turistica andriese: dicevamo che per quasi tutto l'anno non si vede un turista, neanche a pagarlo, salvo un po' di movimentazione dai dintorni durante alcune manifestazioni (Fiera d'Aprile, Festival dei Mondi, ecc…).
Solo nel mese di Agosto è possibile vedere in giro, un po' di turisti "veri", parecchi del Nord Italia, un po' di tedeschi e di inglesi, qualche francese.
Tutti " spaesati" perché l'Ufficio Informazioni Turistiche comunale IAT è chiuso per quasi tutto il mese di Agosto, anche le chiese dopo una certa ora sono tutte chiuse. L'unico riferimento è il museo del confetto Mucci, dove i turisti fanno la fila per acquistare queste note delizie, mentre i coloriti motteggi popolari urlati a gran voce tra pescivendoli e fruttivendoli del Mercato Nuovo danno ancora il fremito di una vitalità indomata, a questa città. Da quest'anno abbiamo il Museo Diocesano S. Riccardo.
Nell'ultimo biennio 2018-2019 la PRO LOCO per sanare almeno in parte questa incresciosa situazione -prosegue il dottor Di Gioia- ha sottoscritto una Convenzione con l'Amministrazione comunale, per mantenere aperta la sede IAT anche e nel mese di Agosto nelle ore pomeridiane, a titolo completamente gratuito e di ciò va dato merito all'azione infaticabile di Cesare Cristiani e di Michele Guida, oltre che dei soci tutti.
L'ultima "chicca" è quella di quest'anno: sulle porte chiuse dello IAT è affisso un avviso, privo di data e di firma di chi lo ha emesso: "Per informazioni turistiche rivolgersi al Palazzo di città … E' prevista la rilevazione della temperatura corporea. Si prega di recarsi muniti di mascherina, oppure telefonare ai numeri …".
In conclusione, trattandosi di un Servizio Pubblico, sono lecite alcune domande:
-A chi può essere venuto in mente di mettere un dipendente comunale nato e residente a Trani per dare informazione sulla città e il territorio di Andria? Nulla questio? A me non risulta che a Trani, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Corato, ecc… vi sia un andriese ad occupare quell'Ufficio. Se non erro fu l'ultimo sindaco andriese, tranese di adozione ad avere questa idea geniale.
- Per quale motivo da molti anni l'Ufficio è chiuso durante tutto il mese di Agosto ed il responsabile del settore non ha mai provveduto a programmare le ferie, non per le esigenze del singolo dipendente ma per quelle della città, o comunque a far sì che il Servizio pubblico non sia penalizzato?
- Che c'entra il Covid 19. Sono state per caso emanate direttive regionali o nazionali che prevedono la chiusura al pubblico degli Uffici IAT.
Al Sindaco che verrà la responsabilità di risolvere questa piccola – grande anomalia andriese», conclude il dottor Antonio DI Gioia.
Una amara riflessione quella che il dottor Antonio Di Gioia, medico di famiglia e storico locale consegna alla nostra redazione, affinché la prossima classe politica cittadina intervenga in maniera risolutiva.
«La "lochescion" dell'Ufficio IAT è molto suggestiva: una piccola bomboniera in stile eclettico, nata come primo Ufficio Postale nel 1886, posizionata nella centralissima piazza Catuma, in un punto vocato per la funzione a cui è stato destinato. L'immobile è di proprietà comunale e rappresenta la sede operativa, mentre al Municipio vi è la sede centrale del settore, sotto la direzione dell'Ufficio Cultura.
Mi sono sempre interessato del Centro Storico di Andria, inoltre, abito e lavoro esattamente di fronte a questa struttura per cui con altrettanta naturalezza ne ho verificato, orientativamente e sempre dall'esterno, il funzionamento.
Durante la maggior parte dell'anno la sede di piazza Catuma è aperta secondo i classici orari dei dipendenti comunali, ore 8,00 – 14,00, oltre i canonici rientri pomeridiani, ma è raro vedere qualcuno entrarvi, qualche volta si vede qualche addetto alle pulizie. Alloggia stabilmente, da circa dieci anni, in questa sede una dipendente comunale, sempre la stessa, che ho visto varie volte, ripeto semplicemente perché abito e lavoro di fronte, che presumo sia la titolare dell'Ufficio.
Non conoscendola personalmente, mi è stato detto che si tratta della dott.ssa Maria Pagnotta, nata e residente a Trani, nota al grande pubblico avendo già da vari anni raggiunto una discreta notorietà locale e nazionale come scrittrice di romanzi, pittrice, sceneggiatrice, compositrice di testi poetici e da ultimo ambasciatrice di pace. Una splendida carriera.
Dato che anch'io scrivo un po' di storia locale, da tanti anni assillato dai pazienti, ho sempre pensato che la tranquillità di quell'Ufficio era una vera fortuna per chi vi lavorasse, perché al mattino la mente è fresca ed è il momento giusto per scrivere o almeno per pensare cosa scrivere, dopo aver espletato la routine lavorativa.
Ma veniamo alla situazione turistica andriese: dicevamo che per quasi tutto l'anno non si vede un turista, neanche a pagarlo, salvo un po' di movimentazione dai dintorni durante alcune manifestazioni (Fiera d'Aprile, Festival dei Mondi, ecc…).
Solo nel mese di Agosto è possibile vedere in giro, un po' di turisti "veri", parecchi del Nord Italia, un po' di tedeschi e di inglesi, qualche francese.
Tutti " spaesati" perché l'Ufficio Informazioni Turistiche comunale IAT è chiuso per quasi tutto il mese di Agosto, anche le chiese dopo una certa ora sono tutte chiuse. L'unico riferimento è il museo del confetto Mucci, dove i turisti fanno la fila per acquistare queste note delizie, mentre i coloriti motteggi popolari urlati a gran voce tra pescivendoli e fruttivendoli del Mercato Nuovo danno ancora il fremito di una vitalità indomata, a questa città. Da quest'anno abbiamo il Museo Diocesano S. Riccardo.
Nell'ultimo biennio 2018-2019 la PRO LOCO per sanare almeno in parte questa incresciosa situazione -prosegue il dottor Di Gioia- ha sottoscritto una Convenzione con l'Amministrazione comunale, per mantenere aperta la sede IAT anche e nel mese di Agosto nelle ore pomeridiane, a titolo completamente gratuito e di ciò va dato merito all'azione infaticabile di Cesare Cristiani e di Michele Guida, oltre che dei soci tutti.
L'ultima "chicca" è quella di quest'anno: sulle porte chiuse dello IAT è affisso un avviso, privo di data e di firma di chi lo ha emesso: "Per informazioni turistiche rivolgersi al Palazzo di città … E' prevista la rilevazione della temperatura corporea. Si prega di recarsi muniti di mascherina, oppure telefonare ai numeri …".
In conclusione, trattandosi di un Servizio Pubblico, sono lecite alcune domande:
-A chi può essere venuto in mente di mettere un dipendente comunale nato e residente a Trani per dare informazione sulla città e il territorio di Andria? Nulla questio? A me non risulta che a Trani, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Corato, ecc… vi sia un andriese ad occupare quell'Ufficio. Se non erro fu l'ultimo sindaco andriese, tranese di adozione ad avere questa idea geniale.
- Per quale motivo da molti anni l'Ufficio è chiuso durante tutto il mese di Agosto ed il responsabile del settore non ha mai provveduto a programmare le ferie, non per le esigenze del singolo dipendente ma per quelle della città, o comunque a far sì che il Servizio pubblico non sia penalizzato?
- Che c'entra il Covid 19. Sono state per caso emanate direttive regionali o nazionali che prevedono la chiusura al pubblico degli Uffici IAT.
Al Sindaco che verrà la responsabilità di risolvere questa piccola – grande anomalia andriese», conclude il dottor Antonio DI Gioia.