I ripetitori della telefonia e la battaglia civica di un quartiere di Andria

Ninni Inchingolo, Tommaso Di Renzo e Dino Leonetti: "I medici sono al fianco dei cittadini"

lunedì 29 luglio 2024 15.43
Sono passati due mesi dalla data di presentazione di una petizione di cento medici che si sono rivolti alla Sindaca per porre un argine all'invasione di ripetitori per la telefonia mobile in città.
Hanno chiesto l'applicazione di un piano per le localizzazioni, il monitoraggio ambientale e una campagna di educazione per il corretto uso delle tecnologie che emettono radiazioni.
"Nel frattempo proseguivano le iniziative dei residenti in via Scipione l'Africano con sit-in, cortei, manifestazioni pubbliche, articoli di giornale per impedire una installazione vicino ai balconi delle loro case e ad una scuola materna", sottolineano i medici Ninni Inchingolo, Tommaso Di Renzo e Dino Leonetti.
"Purtroppo gli interlocutori istituzionali -prosegue la nota di Ninni Inchingolo, Tommaso Di Renzo e Dino Leonetti- fin da subito hanno sostenuto di non poter fare nulla, aggiungendo che enti scientifici non attestavano la nocività dei campi elettromagnetici. In un incontro con i residenti è stato detto anche che ci sono medici che ritengono innocue le radiazioni non ionizzanti. Neanche tanto velatamente noi medici siamo stati tacciati di terrorismo psicologico, di disinformazione, di strumentalizzazione di un tema delicatissimo quale è la salute.
Siamo rimasti amareggiati, delusi e rattristati per questa reazione scomposta. Ci ha confortato sapere che il mondo sanitario della nostra città è seriamente preoccupato oltre che per tanti altri fattori di rischio di cattiva salute, come gli inquinanti aerodispersi, anche per la presenza massiccia di fonti elettroinquinanti, destinata a peggiorare di giorno in giorno.
Per questo ci ha fatto molto piacere un messaggio ricevuto dal dottor Agostino Di Ciaula, presidente del comitato scientifico di ISDE, Medici per l'ambiente, un ente di ricerca internazionale, che conferma in maniera autorevole quello che noi medici andriesi abbiamo sostenuto ai nostri interlocutori istituzionali. Non solo, il dottor Di Ciaula manifesta vicinanza ai residenti e a tutti i cittadini che vogliono prendere consapevolezza di una minaccia alla loro salute indebitamente subìta per decisioni che sono imposte da chi ha altri interessi.
Ecco il messaggio: «Il lavoro che vedete nella parte destra dell'immagine è stato pubblicato pochi giorni fa su un'autorevole rivista internazionale. Gli autori hanno documentato con una metodologia scientifica impeccabile la presenza di danno citogenetico (aberrazioni cromosomiche) nei residenti maggiormente esposti alle emissioni da antenne di radiotelefonia. Il danno diminuiva con l'aumentare della distanza dalle stazioni radio-base e aumentava con l'intensità dei segnali LTE e GSM. La parte sinistra dell'immagine mostra cittadini di un quartiere di Andria, di via Scipione l'Africano, che protestano contro lo strapotere degli operatori di radiotelefonia, che hanno ormai praticamente carta bianca per installare antenne ovunque. Il risultato è una proliferazione senza controllo e l'ennesimo esproprio di dignità dei residenti. Io sono dalla loro parte. Indipendentemente dalle evidenze scientifiche, sono con loro perché ritengo il rispetto della civiltà, della democrazia e dei bisogni reali della gente più importante del rispetto delle voglie degli operatori telefonici»,
I ripetitori della telefonia e la battaglia civica di un quartiere di Andria
dottor Agostino Di Ciaula