I produttori agricoli chiedono maggiori controlli contro le truffe sull'olio d'oliva
Spagnoletti Zeuli: "È una battaglia vera di legalità e giustizia a difesa di un prodotto simbolo del Made in Italy"
sabato 10 ottobre 2020
9.55
Un gioco di squadra tra chi lotta quotidianamente in campagna per un Paese e una Puglia migliore e lo Stato che deve intensificare i controlli e stanare i furbi che continuano ad arricchirsi con truffe e speculazioni.
È quanto hanno proposto i rappresentanti degli olivicoltori ieri mattina al Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, durante un incontro tenutosi presso la prefettura del capoluogo.
Cia Puglia, Assoproli, Associazione Restart e Consorzio Oliveti d'Italia hanno consegnato nelle mani del Prefetto un documento destinato ai Ministri Gualtieri e Bellanova e ai massimi rappresentanti delle forze dell'ordine.
"Questa sarà una stagione difficile dal punto di vista produttivo, per questa ragione c'è bisogno di intensificare i controlli per impedire ai truffatori di alterare il mercato dell'olio. È una battaglia vera di legalità e giustizia a difesa di un prodotto simbolo del Made in Italy che vede, da una parte, lo Stato e le imprese agricole sane del Paese, dall'altra invece pochi soggetti facilmente identificabili che cercano di arricchirsi a scapito dei produttori", ha tenuto a sottolineare il Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, quale portavoce dell'Associazione Restart.
"Alla vigilia della nuova campagna olearia poniamo alla vostra attenzione un fenomeno che pregiudica il reddito di migliaia di aziende, crea concorrenza sleale, altera le regole di mercato ed è fonte di enorme elusione fiscale: l'olio di carta - denunciano i rappresentanti degli olivicoltori nel documento -. Gli interessi e la molteplicità degli operatori impegnati in questo lucroso affare sono così numerosi da rendere poco incisivi i tantissimi sforzi fatti dallo Stato".
Diverse e molto ben circostanziate le situazioni portate all'attenzione del Prefetto: dalle aziende agricole cartiere, a frantoi e finte cooperative che dichiarano rese molto superiori alla media fuori stagione, fino ai centri di commercio all'ingrosso di olive e ai trasporti delle stesse.
"Vorremmo intraprendere un percorso di collaborazione per difendere le aziende oneste", concludono gli olivicoltori.
Il Prefetto Bellomo ha assicurato che inoltrerà immediatamente il documento alle autorità nazionali e che affronterà questa problematica nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, in programma la prossima settimana, per cercare di bloccare sul nascere questi fenomeni denunciati oggi.
È quanto hanno proposto i rappresentanti degli olivicoltori ieri mattina al Prefetto di Bari, Antonella Bellomo, durante un incontro tenutosi presso la prefettura del capoluogo.
Cia Puglia, Assoproli, Associazione Restart e Consorzio Oliveti d'Italia hanno consegnato nelle mani del Prefetto un documento destinato ai Ministri Gualtieri e Bellanova e ai massimi rappresentanti delle forze dell'ordine.
"Questa sarà una stagione difficile dal punto di vista produttivo, per questa ragione c'è bisogno di intensificare i controlli per impedire ai truffatori di alterare il mercato dell'olio. È una battaglia vera di legalità e giustizia a difesa di un prodotto simbolo del Made in Italy che vede, da una parte, lo Stato e le imprese agricole sane del Paese, dall'altra invece pochi soggetti facilmente identificabili che cercano di arricchirsi a scapito dei produttori", ha tenuto a sottolineare il Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, quale portavoce dell'Associazione Restart.
"Alla vigilia della nuova campagna olearia poniamo alla vostra attenzione un fenomeno che pregiudica il reddito di migliaia di aziende, crea concorrenza sleale, altera le regole di mercato ed è fonte di enorme elusione fiscale: l'olio di carta - denunciano i rappresentanti degli olivicoltori nel documento -. Gli interessi e la molteplicità degli operatori impegnati in questo lucroso affare sono così numerosi da rendere poco incisivi i tantissimi sforzi fatti dallo Stato".
Diverse e molto ben circostanziate le situazioni portate all'attenzione del Prefetto: dalle aziende agricole cartiere, a frantoi e finte cooperative che dichiarano rese molto superiori alla media fuori stagione, fino ai centri di commercio all'ingrosso di olive e ai trasporti delle stesse.
"Vorremmo intraprendere un percorso di collaborazione per difendere le aziende oneste", concludono gli olivicoltori.
Il Prefetto Bellomo ha assicurato che inoltrerà immediatamente il documento alle autorità nazionali e che affronterà questa problematica nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, in programma la prossima settimana, per cercare di bloccare sul nascere questi fenomeni denunciati oggi.