I-Happy, nel giorno della felicità il Mezzogiorno vince

Secondo la speciale classifica la BAT sale al 21° posto e Lecce al 2°

sabato 21 marzo 2015 00.01
A cura di Stefano Massaro
Il 20 marzo è universalmente riconosciuta come la giornata mondiale della felicità. L'analisi degli oltre 40milioni di "cinguettii" su Twitter permette, da oltre tre anni, a "Voices from the Blogs" di stilare in tempo reale una classifica per valutare la felicità dell'intera nazione. Il Mezzogiorno la fa da padrona e vince la speciale classifica con particolari novità. Innanzitutto la BAT sale sino al 21° posto dopo che nel 2013, primo anno dell'esperimento, la provincia era relegata in 90^ piazza. Lo scorso anno la risalita sino al 31esimo posto sino all'ulteriore balzo in avanti di quest'anno. Ma sorpresa anche dal Salento e dalla Puglia in generale che piazza nei primi sette posti ben tre province tra cui la medaglia d'argento assegnata a Lecce per poi passare al quinto posto di Brindisi ed alla settima piazza, confermata rispetto allo scorso anno, di Bari.

"I-Happy" misura l'andamento della felicità in Italia nel corso dell'anno, dal primo gennaio (il giorno più felice del 2014), fino al 31 dicembre, mostrando la classifica delle città più felici e più infelici e cercando di spiegare quali fattori abbiano contribuito a generare buonumore o tristezza. Nel 2014 la palma di capitale della felicità è stata assegnata a Cagliari. In fatto di felicità la Sardegna si conferma dunque sugli scudi e dopo Oristano (prima in classifica nel 2012), stavolta è il capoluogo sardo ad aggiudicarsi il primato (con un indice di iHappy pari al 67,4%). Al secondo posto, come detto si posiziona Lecce (67,1%), seguita da Genova (già vincitrice un anno fa). Bene anche Parma (65,9%), che da tre anni di seguito si colloca nella top ten delle più felici.

Con poche eccezioni, le grandi metropoli finiscono invece in fondo alla classifica a conferma di un trend già emerso lo scorso anno e che porta complessivamente il valore medio di felicità italiano nel 2014 a scendere rispetto al 2013 di -1.8 punti: dal 60,4% del 2013 al 58,6% del 2014. Tra stress, traffico (e delusioni calcistiche) la più triste del 2014 è stata infatti Milano, ultima con un non invidiabile 44,3% di punti felicità. Male anche Napoli (penultima col 45,2%) e Roma (49,2%). Situazione complicata anche a Palermo (53,9%) e Torino (53,2%), così come per Venezia (49,4%), che rimane nella top-ten delle dieci provincie meno felici.