I custodi del camposanto: la famiglia Coratella e le sue tre generazioni
Altra puntata della raccolta di scritti curata dal'architetto Vincenzo Zito
mercoledì 22 novembre 2017
8.19
Grazie ai preziosi appunti di storia del nostro recente passato, curati dall'architetto Vincenzo Zito, prosegue il racconto sul nostro camposanto.
"Con l'entrata in funzione del cimitero, avvenuta il 1° gennaio 1842, si rendeva necessario provvedere alla sua custodia con la nomina di un custode.
Giocando d'anticipo, già nel novembre 1841 erano giunte al comune delle candidature all'ufficio di custode da parte di Riccardo Stasi fu Giuseppe, Nicola Virgilio fu Domenico e Antonio Cristiani fu Riccardo.
Secondo le procedure dell'epoca queste istanze furono subito trasmesse al Sottintendete di Barletta per la scelta del candidato più idoneo. Questi però fece presente che per occupare il posto di custode i candidati avrebbero dovuto dimostrare di saper scrivere al fine di tenere aggiornati i registri delle sepolture. Nello stretto giro di pochi giorni il comune fece pervenire al Sottintendente le prove di scritturazione fatte eseguire ai candidati e, dall'esame di queste, pochi giorni prima dell'apertura del cimitero l'Intendente approvò la nomina di custode nella persona di Nicola Virgilio.
Nel frattempo era giunta anche l'istanza di un altro pretendente, tale Vito Alicino, al quale fu comunicato che il posto era già occupato. Tuttavia qualcosa dovette accadere, forse il custode Virgilio non si era comportato secondo i suoi doveri, tanto che il 28 marzo di due anni dopo la giunta proponeva al Sottintendete la destituzione del Virgilio e la sua sostituzione con tale Don Antonio Margiotta. Ma questi si limitò ad ammonire il custode richiamandolo ai suoi doveri, non ritenendo che fosse il caso di destituirlo.
Ma le cose non dovettero mettersi per il meglio perché nel 1853 la giunta inviò al Sottintendente un rapporto circa il poco soddisfacente servizio prestato dal Virgilio, senza ottenere alcun risultato.
La situazione si sbloccò dopo altri cinque anni con la morte del Virgilio avvenuta il 14/8/1858, all'età di 77 anni. In sua sostituzione fu approvata la nomina a custode di Giovanni Liso fu Vincenzo che, dopo aver prestato giuramento il 10 marzo 1859, divenne il secondo custode del cimitero, carica che mantenne a lungo.
Il terzo custode del cimitero è stato Agostino Coratella, che ha assunto la carica verso il 1881. Quest'ultimo è stato il capostipite di tre generazioni di custodi. Infatti dopo di lui la carica sarà assunta dal figlio Michele e, successivamente, dal nipote omonimo, che è stato anche l'ultimo custode del cimitero. Sicuramente sono ancora in vita molti che li hanno conosciuti.
Dopo il secondo Agostino è cessata la gestione diretta comunale del cimitero attraverso un proprio dipendente e la custodia è stata affidata ad una cooperativa, come tutt'ora avviene".
"Con l'entrata in funzione del cimitero, avvenuta il 1° gennaio 1842, si rendeva necessario provvedere alla sua custodia con la nomina di un custode.
Giocando d'anticipo, già nel novembre 1841 erano giunte al comune delle candidature all'ufficio di custode da parte di Riccardo Stasi fu Giuseppe, Nicola Virgilio fu Domenico e Antonio Cristiani fu Riccardo.
Secondo le procedure dell'epoca queste istanze furono subito trasmesse al Sottintendete di Barletta per la scelta del candidato più idoneo. Questi però fece presente che per occupare il posto di custode i candidati avrebbero dovuto dimostrare di saper scrivere al fine di tenere aggiornati i registri delle sepolture. Nello stretto giro di pochi giorni il comune fece pervenire al Sottintendente le prove di scritturazione fatte eseguire ai candidati e, dall'esame di queste, pochi giorni prima dell'apertura del cimitero l'Intendente approvò la nomina di custode nella persona di Nicola Virgilio.
Nel frattempo era giunta anche l'istanza di un altro pretendente, tale Vito Alicino, al quale fu comunicato che il posto era già occupato. Tuttavia qualcosa dovette accadere, forse il custode Virgilio non si era comportato secondo i suoi doveri, tanto che il 28 marzo di due anni dopo la giunta proponeva al Sottintendete la destituzione del Virgilio e la sua sostituzione con tale Don Antonio Margiotta. Ma questi si limitò ad ammonire il custode richiamandolo ai suoi doveri, non ritenendo che fosse il caso di destituirlo.
Ma le cose non dovettero mettersi per il meglio perché nel 1853 la giunta inviò al Sottintendente un rapporto circa il poco soddisfacente servizio prestato dal Virgilio, senza ottenere alcun risultato.
La situazione si sbloccò dopo altri cinque anni con la morte del Virgilio avvenuta il 14/8/1858, all'età di 77 anni. In sua sostituzione fu approvata la nomina a custode di Giovanni Liso fu Vincenzo che, dopo aver prestato giuramento il 10 marzo 1859, divenne il secondo custode del cimitero, carica che mantenne a lungo.
Il terzo custode del cimitero è stato Agostino Coratella, che ha assunto la carica verso il 1881. Quest'ultimo è stato il capostipite di tre generazioni di custodi. Infatti dopo di lui la carica sarà assunta dal figlio Michele e, successivamente, dal nipote omonimo, che è stato anche l'ultimo custode del cimitero. Sicuramente sono ancora in vita molti che li hanno conosciuti.
Dopo il secondo Agostino è cessata la gestione diretta comunale del cimitero attraverso un proprio dipendente e la custodia è stata affidata ad una cooperativa, come tutt'ora avviene".