"I cittadini disturbano gli amministratori? Riempiamo il campo di umiltà e buon senso"

Il medico oncologo Dino Leonetti, replica agli amministratori comunali circa l'ultima giunta di quartiere

venerdì 21 giugno 2024 9.38
Leggo sul sito istituzionale telematico del Comune di Andria un comunicato circa una meritoria iniziativa dell'amministrazione cittadina: "Sono invitati tutti i residenti del quartiere e non solo: la "Giunta in Quartiere" infatti è un appuntamento periodico di incontro che punta a fare partecipare i cittadini ai temi cruciali per l'Amministrazione, oltre a raccogliere spunti di riflessione, segnalazioni e suggerimenti operativi, in un dialogo democratico e aperto con il territorio."
È un invito esteso a tutta la cittadinanza e allora, mi dico, posso esserci anche io che non abito in quel quartiere. Con me ci sono tanti altri cittadini di altri quartieri, in particolare di quello in cui c'è via Scipione l'Africano, una strada in cui sta per essere installata una potente fonte di radiazioni non ionizzanti, un aggregato di ripetitori per la telefonia mobile vicinissimi ai balconi dei residenti e vicino ad una scuola materna.
Sappiamo bene che i gestori della telefonia hanno scaricato su noi cittadini l'onere della prova circa la nocività delle radiazioni, laddove, secondo una logica elementare, dovrebbe essere obbligo degli stessi gestori a dimostrarne l'innocuità. Ma pare che questo concetto non sia ben chiaro a tutti.
Dicevo della "Giunta in Quartiere". Ebbene i cittadini di Via Scipione ascoltano in maniera composta. Un assessore cita anche il rischio per la salute legato alla presenza dei ripetitori in città. A questo punto, poiché viene data la parola all'uditorio, intervengono ponendo domande agli amministratori. Non arrivano risposte ma solo parole irrispettose e provocatorie. Ad una signora che chiedeva una disperata attenzione al futuro della salute dei propri bambini è stata riferita addirittura una allusione alla "cattiveria" di cui questa mamma era, a detta di una donna della Giunta in Quartiere, evidentemente impregnata.
Ero in sala e sono rimasto sconcertato.
Da quando una figura istituzionale insulta un cittadino che chiede semplicemente, direi disperatamente, una cautela verso le creature che ha messo al mondo? Non è forse la salute il bene primario per eccellenza? Non sono forse i bambini il centro dell'interesse per ogni sforzo di una buona madre di famiglia?
Si parla di Andria come di una città a misura di bambini. Ma sono proprio loro a soffrire le conseguenze della gestione dei fattori di rischio per la salute. Si vogliono raccontare favole, far giocare, donare trastulli ai più piccoli dei nostri concittadini e nel frattempo li si espone a cause di sofferenza e di malattie?
Ho letto sul vostro giornale on-line di una dichiarazione dell'assessore al Futuro: "Sgomberiamo il campo dagli equivoci e dai luoghi comuni".
Io direi, più sommessamente, di riempire il campo delle relazioni umane di umiltà e del beneficio del dubbio.
Ho chiesto ed ottenuto, insieme ad altre persone e professionisti di buona volontà, che fossero aperti tavoli tecnici presso il Palazzo di Città. Desideravo metter gratuitamente al servizio dei decisori governativi il frutto della mia esperienza professionale e di cittadinanza attiva. Ci sono stati incontri, è vero, ci sono stati molti incontri. Ma inconcludenti. Ho preso atto che la via del confronto e della collaborazione è stata frustrante e deludente. Dovevo trovare altre strade.
E' stato allora che mi sono fatto promotore, insieme al dottor Inchingolo e al dottor Di Renzo, di una petizione di medici con oltre cento firme, una petizione in cui si chiede alla Prima autorità sanitaria civica, la Sindaca, di bloccare il cantiere in via Scipione in via precauzionale, di adottare un piano di localizzazione per le installazioni di ripetitori, evitando che siano fatte vicino a luoghi sensibili. Si chiede di eseguire un monitoraggio dei campi elettromagnetici in città prima di dare altri permessi di installazioni. Si chiede semplicemente di disciplinare un fenomeno che è incontrollato e totalmente succube dei gestori della telefonia. Si è chiesto infine di stralciare un surreale protocollo firmato dall'amministrazione nientemeno che con un gestore della telefonia, che per esso implementerà gli impianti 5G nel nostro territorio.
Risultato?
Non solo non c'è stata alcuna risposta concreta, operativa, pragmatica ma abbiamo ricevuto insulti e diffamazione, con allusioni alla modalità impropria di raccolta delle firme e al nostro livello di conoscenza e di affidabilità scientifica, giudicati ignoranti, additati a strumentalizzatori della paura dei cittadini e terroristi psicologici.
Accidenti! "Tutto questo poco?", diceva la buonanima di mio papà in dialetto.
Ed ora ad essere criticati è toccato agli inermi cittadini di Via Scipione, colpevoli di essere intervenuti in una "Giunta in Quartiere" e di aver "rovinato" una iniziativa dedicata ai cittadini di un altro quartiere.
Invito gli amministratori a darsi una calmata e a ragionare seriamente sulle loro scelte, monocratiche e non condivise con la cittadinanza, considerando gli effetti che si produrranno sulle generazioni future di concittadini.
Si chiede competenza ed umiltà, prudenza e ascolto profondo, accoglienza e astuzia nell'evitare di farsi servi sciocchi di chi ha come unico interesse lo sterco del diavolo.
Siamo qui, oggi, in questo momento a condividere il tempo e le opportunità che la vita ci dona, non sprechiamole, aiutiamoci e difendiamoci insieme. I bambini e i futuri adulti ci ringrazieranno, ora e sempre.