I Carabinieri dei Nas sequestrano ad Andria giocattoli e articoli natalizi
L'intervento è avvenuto nel corso di attività ispettive eseguite anche presso alcune aziende commerciali di Bari e Monopoli
giovedì 22 dicembre 2022
14.10
Nell'ambito dei servizi di controllo mirati alla tutela della salute dei consumatori e alla contraffazione ed il commercio illecito di articoli vari, eseguiti in campo nazionale, i Carabinieri del NAS di Bari hanno scoperto e sequestrati migliaia di articoli natalizi, oltre a giocattoli, risultati tutti irregolari.
Nel corso delle attività ispettive eseguite presso alcune aziende commerciali di Andria, Bari e Monopoli, i militari hanno accertato la vendita di più di 7000, tra portachiavi, palloni, palline in gomma, pupazzi, braccialetti, fischietti colorati, accessori in plastica colorati ed altri giocattoli, costumi di Babbo Natale, tutti privi di marcatura CE e di qualunque etichettatura riportante le indicazioni previste dalla legge relative, tra l'altro, ai materiali utilizzati per produrli ed alle precauzioni d'uso, risultando, pertanto, potenzialmente pericolosi per la salute del consumatore.
Tutto il materiale, del valore complessivo di circa 11.500 Euro, è stato sottoposto a sequestro, mentre ai titolari delle due attività sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi 9.000 Euro
Nel corso delle attività ispettive eseguite presso alcune aziende commerciali di Andria, Bari e Monopoli, i militari hanno accertato la vendita di più di 7000, tra portachiavi, palloni, palline in gomma, pupazzi, braccialetti, fischietti colorati, accessori in plastica colorati ed altri giocattoli, costumi di Babbo Natale, tutti privi di marcatura CE e di qualunque etichettatura riportante le indicazioni previste dalla legge relative, tra l'altro, ai materiali utilizzati per produrli ed alle precauzioni d'uso, risultando, pertanto, potenzialmente pericolosi per la salute del consumatore.
Tutto il materiale, del valore complessivo di circa 11.500 Euro, è stato sottoposto a sequestro, mentre ai titolari delle due attività sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi 9.000 Euro