I Carabinieri arrestano i fratelli Pietro e Valerio Capogna per detenzione illegale di armi da fuoco in concorso
Per loro scatta anche l’aggravante del metodo mafioso. il VIDEO
mercoledì 19 febbraio 2020
9.31
Brillante operazione compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Andria, che hanno eseguito due misure cautelari emesse dal G.i.p. del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per detenzione illegale di armi da fuoco in concorso, con l'aggravante del metodo mafioso, nei confronti dei fratelli Pietro Capogna 43enne, già detenuto presso il carcere di Teramo per altra causa, e Valerio Capogna 27enne, figli di Vito Capogna, assassinato il 25 luglio dello scorso anno.
Le indagini hanno accertato che i due fratelli erano in procinto di vendicare la morte del proprio genitore, con l'uso di armi anche da guerra, tra i quali un kalashnikov, indirizzando le proprie intenzioni verso alcuni esponenti storici della criminalità organizzata andriese, in un contesto territoriale segnato anche dall'omicidio di Vito Griner avvenuto nel mese di giugno 2019.
Secondo gli inquirenti l'attuazione del disegno criminoso avrebbe dovuto avere anche l'effetto di consolidare il sodalizio criminale di appartenenza.
Le indagini hanno accertato che i due fratelli erano in procinto di vendicare la morte del proprio genitore, con l'uso di armi anche da guerra, tra i quali un kalashnikov, indirizzando le proprie intenzioni verso alcuni esponenti storici della criminalità organizzata andriese, in un contesto territoriale segnato anche dall'omicidio di Vito Griner avvenuto nel mese di giugno 2019.
Secondo gli inquirenti l'attuazione del disegno criminoso avrebbe dovuto avere anche l'effetto di consolidare il sodalizio criminale di appartenenza.