I 70 rilevatori ISTAT in attesa di pagamento delle spettanze
Da contratto il saldo doveva esser erogato entro il mese di ottobre. «Tempi tecnici» non rispettati ed è allo studio una class action dei censitori
mercoledì 5 dicembre 2012
17.13
Crisi o non crisi, c'è chi un lavoro lo ha svolto ed attende, come spesso accade, il pagamento delle proprie prestazioni professionali. E' quanto accade ad Andria ai 70 rilevatori ISTAT per il 15° censimento della popolazione in attesa del saldo del loro lavoro svolto nel periodo ottobre 2011 - febbraio 2012. Circa quattro mesi per censire, a testa, una media di 460 nuclei familiari e 100 abitazioni inabitate. Al termine del lavoro, nel mese di marzo 2012, un piccolo acconto sul totale che, mediamente, si attesta attorno ai 2.400 euro a rilevatore.
Nel contratto sottoscritto vi è la norma che avrebbe dovuto tutelare il pagamento del corrispettivo entro e non oltre il mese di ottobre 2012. L'articolo 5 comma 9 recita: «Il saldo finale sarà corrisposto a seguito del trasferimento delle somme che l'ISTAT erogherà a titolo di saldo sul totale del contributo variabile spettante all'U.C.C. in ragione dell'effettivo numero di unità validate entro il mese di ottobre 2012». Le spettanze dovrebbero esser corrisposte per tramite dell'ISTAT dal Comune di Andria, che deve attendere l'avvenuto pagamento da parte dell'Istituto di Statistica, poichè impossibilitato ad attingere da altri capitoli di spesa. Allarmati dal silenzio piombato dal mese di marzo, tuttavia, alcuni rilevatori hanno pensato bene di inviare una mail al responsabile del procedimento del Comune di Andria, che nella risposta via mail del 22 ottobre chiede pazienza per i tempi tecnici della burocrazia. Entro fine mese di ottobre l'ISTAT avrebbe dovuto procedere al saldo del contributo variabile, cosicchè dopo che il Comune avrebbe introitato la somma, si indica in circa una mese il tempo per effettuare i bonifici in favore degli aventi diritto (tempi tecnici per predisporre gli atti di liquidazione ed effettuare i bonifici).
Alla fine di novembre un nuovo contatto tra i rilevatori e l'ente comunale, ma ad oggi i «tempi tecnici», continuano a battere il pagamento delle spettanze. E' allo studio, di conseguenza, una class action che coinvolge la maggior parte dei rilevatori sul piede di guerra per l'accumulato ritardo nel pagamento delle spettanze. AndriaViva continuerà a seguire la vicenda fino alla sua reale risoluzione.
Nel contratto sottoscritto vi è la norma che avrebbe dovuto tutelare il pagamento del corrispettivo entro e non oltre il mese di ottobre 2012. L'articolo 5 comma 9 recita: «Il saldo finale sarà corrisposto a seguito del trasferimento delle somme che l'ISTAT erogherà a titolo di saldo sul totale del contributo variabile spettante all'U.C.C. in ragione dell'effettivo numero di unità validate entro il mese di ottobre 2012». Le spettanze dovrebbero esser corrisposte per tramite dell'ISTAT dal Comune di Andria, che deve attendere l'avvenuto pagamento da parte dell'Istituto di Statistica, poichè impossibilitato ad attingere da altri capitoli di spesa. Allarmati dal silenzio piombato dal mese di marzo, tuttavia, alcuni rilevatori hanno pensato bene di inviare una mail al responsabile del procedimento del Comune di Andria, che nella risposta via mail del 22 ottobre chiede pazienza per i tempi tecnici della burocrazia. Entro fine mese di ottobre l'ISTAT avrebbe dovuto procedere al saldo del contributo variabile, cosicchè dopo che il Comune avrebbe introitato la somma, si indica in circa una mese il tempo per effettuare i bonifici in favore degli aventi diritto (tempi tecnici per predisporre gli atti di liquidazione ed effettuare i bonifici).
Alla fine di novembre un nuovo contatto tra i rilevatori e l'ente comunale, ma ad oggi i «tempi tecnici», continuano a battere il pagamento delle spettanze. E' allo studio, di conseguenza, una class action che coinvolge la maggior parte dei rilevatori sul piede di guerra per l'accumulato ritardo nel pagamento delle spettanze. AndriaViva continuerà a seguire la vicenda fino alla sua reale risoluzione.