Ha preso il via il programma “Paesaggi Umani e Culturali 2021”
Riflessioni del Vescovo di Andria e di Michele Mirabella sull’Enciclica “Fratelli Tutti”
mercoledì 14 luglio 2021
9.46
Lunedì 12 luglio, presso la parrocchia San Luigi a Castel del Monte ha preso il via il programma estivo "Paesaggi Umani e Culturali 2021".
Il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi e l'autore e regista televisivo Michele Mirabella, hanno guidato il dibattito con una riflessione sull' enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco. a far da moderatore il dottor Giannicola Sinisi.
Il parroco Don Riccardo Agresti, ha salutato i presenti ed ha ringraziato in particolar modo la Sindaca Giovanna Bruno per la sua presenza e per essere stata attenta a provvedere con l'intervento di operatori ecologici alla pulizia giornaliera degli ambienti comuni della zona di Castel del Monte.
La sindaca Bruno, nel portare il saluto della Civica Amministrazione, ha sottolineato il senso del servizio pubblico "di una comunità che deve crescere anche attraverso incontri culturali ed appuntamenti che elevino il livello sociale". La Sindaca ha quindi auspicato che ci siano altri incontri come questi, perché si ha la necessità "di interrogarci, di approfondire, di confrontarci grazie allo sforzo comune".
Come dicevamo ha introdotto e moderato il dibattito il dottor Giannicola Sinisi, Procuratore generale presso l Corte d'Appello di Bari, presentando la 3^ edizione di "Paesaggi Umani e Culturali". Gli incontri culturali, che si terranno ad opera della comunità del progetto "Senza Sbarre" e la comunità della parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, vertono sul tema dell'enciclica di Papa Francesco "Fratelli Tutti".
Il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi ha guidato la riflessione sotto il profilo squisitamente religioso e dogmatico, alla lettura di questa enciclica mentre il prof. Michele Mirabella, da rinomato uomo di cultura, ha fornito degli spunti di riflessione dal punto di vista laico "su come essere bravi cittadini oggi, nella nostra odierna società".
Il passo del Vangelo di San Matteo, commentato nell'omelia dal Vescovo nella celebrazione Eucaristica che ha preceduto l'incontro, non a caso è citato nell'enciclica, riferendosi alle parole di Gesù: "Non sono venuto a portare la pace ma spade". Difatti, alcuni profeti nella sacra scrittura, quando usano la parola di Dio, dicono che la parola di Gesù è come una spada perché se detta con fede e con forza ti arriva nel cuore, ti lacera l'anima e ti porta a farti domande forti. Gesù voleva dire che è venuto a portare la verità che inevitabilmente non è da tutti accolta con gli applausi ma spesso è rifiutata, contrastata e rigettata. Un messaggio che non assicura il successo, ma invita ad essere forti e coraggiosi e a lottare non certo con la spada ma con l'arma della parola per annunciare la verità.
Il prof. Mirabella si è chiesto se la dura lezione della pandemia sia stata uguale per tutti, aggiungendo che c'è un gap culturale che trascuriamo troppo spesso: le grandi università, i grandi livelli dell'espressione culturale statunitense ed europea hanno un grosso problema rispetto, per esempio, alla Cina che non ha niente in comune con la nostra formazione culturale. "Questo non è da considerarsi un primato bensì un gap. Dobbiamo essere d'accordo che la globalizzazione debba riguardare tutti gli aspetti della convivenza sociale, oppure non si tratta di globalizzazione vera e propria ma solo di globalizzazione commerciale", ha sottolineato il professore Mirabella.
Mons. Mansi ha ricordato le parole di Papa Francesco: "Il Santo Padre nell'enciclica ripete che bisogna salvare il pianeta che è la casa di tutti: se non sarà di tutti non la potremo salvare. In alcuni passaggi dell'enciclica evidenzia come il peggio che ci può capitare dopo questa crisi è quello di sprecarla: parole di una saggezza incredibile. Se fossimo saggi faremmo tesoro di questa crisi per imparare qualcosa nei nostri comportamenti, nei nostri stili di vita. Siamo tutti appartenenti all'unica razza umana, gli uomini sono tutti uguali nei diritti e nei doveri: ogni uomo ha la sua dignità uguale a quella di un altro uomo. Dobbiamo far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità, un segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato, ma è necessario riscoprire la gioia di essere tutti fratelli e figli della stessa terra".
Michele Mirabella è rimasto affascinato dalla maniera accorata e gentile con cui il Vescovo di Andria ha parlato ed ha esortato le persone onestamente impegnate politicamente, nel costruire un mondo migliore sul piano ecologico culturale ambientale e della giustizia, approfittando di questo momento cruciale a cui ci ha portato l'epidemia.
Don Riccardo ringraziando i presenti per la partecipazione, ha sottolineato che il Paesaggio di questa terza stagione è un richiamo alla nostra appartenenza alla famiglia umana, per uscire dall'abitudine all'isolamento sociale con la guida del Santo Padre. Ha rinnovato l'invito a non perdere il secondo appuntamento che si terrà sabato 17 luglio alle ore 20.00, presso la parrocchia San Luigi a Castel del Monte, mediante il commento e la recitazione del canto XI del Paradiso, dove San Tommaso d'Aquino racconta la vita e le opere di San Francesco d'Assisi, con la interpretazione offerta da Giuseppe Fanfani (avvocato, politico, garante dei detenuti per la Toscana).
Per info: 331-2491530
Il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi e l'autore e regista televisivo Michele Mirabella, hanno guidato il dibattito con una riflessione sull' enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco. a far da moderatore il dottor Giannicola Sinisi.
Il parroco Don Riccardo Agresti, ha salutato i presenti ed ha ringraziato in particolar modo la Sindaca Giovanna Bruno per la sua presenza e per essere stata attenta a provvedere con l'intervento di operatori ecologici alla pulizia giornaliera degli ambienti comuni della zona di Castel del Monte.
La sindaca Bruno, nel portare il saluto della Civica Amministrazione, ha sottolineato il senso del servizio pubblico "di una comunità che deve crescere anche attraverso incontri culturali ed appuntamenti che elevino il livello sociale". La Sindaca ha quindi auspicato che ci siano altri incontri come questi, perché si ha la necessità "di interrogarci, di approfondire, di confrontarci grazie allo sforzo comune".
Come dicevamo ha introdotto e moderato il dibattito il dottor Giannicola Sinisi, Procuratore generale presso l Corte d'Appello di Bari, presentando la 3^ edizione di "Paesaggi Umani e Culturali". Gli incontri culturali, che si terranno ad opera della comunità del progetto "Senza Sbarre" e la comunità della parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, vertono sul tema dell'enciclica di Papa Francesco "Fratelli Tutti".
Il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi ha guidato la riflessione sotto il profilo squisitamente religioso e dogmatico, alla lettura di questa enciclica mentre il prof. Michele Mirabella, da rinomato uomo di cultura, ha fornito degli spunti di riflessione dal punto di vista laico "su come essere bravi cittadini oggi, nella nostra odierna società".
Il passo del Vangelo di San Matteo, commentato nell'omelia dal Vescovo nella celebrazione Eucaristica che ha preceduto l'incontro, non a caso è citato nell'enciclica, riferendosi alle parole di Gesù: "Non sono venuto a portare la pace ma spade". Difatti, alcuni profeti nella sacra scrittura, quando usano la parola di Dio, dicono che la parola di Gesù è come una spada perché se detta con fede e con forza ti arriva nel cuore, ti lacera l'anima e ti porta a farti domande forti. Gesù voleva dire che è venuto a portare la verità che inevitabilmente non è da tutti accolta con gli applausi ma spesso è rifiutata, contrastata e rigettata. Un messaggio che non assicura il successo, ma invita ad essere forti e coraggiosi e a lottare non certo con la spada ma con l'arma della parola per annunciare la verità.
Il prof. Mirabella si è chiesto se la dura lezione della pandemia sia stata uguale per tutti, aggiungendo che c'è un gap culturale che trascuriamo troppo spesso: le grandi università, i grandi livelli dell'espressione culturale statunitense ed europea hanno un grosso problema rispetto, per esempio, alla Cina che non ha niente in comune con la nostra formazione culturale. "Questo non è da considerarsi un primato bensì un gap. Dobbiamo essere d'accordo che la globalizzazione debba riguardare tutti gli aspetti della convivenza sociale, oppure non si tratta di globalizzazione vera e propria ma solo di globalizzazione commerciale", ha sottolineato il professore Mirabella.
Mons. Mansi ha ricordato le parole di Papa Francesco: "Il Santo Padre nell'enciclica ripete che bisogna salvare il pianeta che è la casa di tutti: se non sarà di tutti non la potremo salvare. In alcuni passaggi dell'enciclica evidenzia come il peggio che ci può capitare dopo questa crisi è quello di sprecarla: parole di una saggezza incredibile. Se fossimo saggi faremmo tesoro di questa crisi per imparare qualcosa nei nostri comportamenti, nei nostri stili di vita. Siamo tutti appartenenti all'unica razza umana, gli uomini sono tutti uguali nei diritti e nei doveri: ogni uomo ha la sua dignità uguale a quella di un altro uomo. Dobbiamo far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità, un segreto per sognare e rendere la nostra vita una bella avventura. Nessuno può affrontare la vita in modo isolato, ma è necessario riscoprire la gioia di essere tutti fratelli e figli della stessa terra".
Michele Mirabella è rimasto affascinato dalla maniera accorata e gentile con cui il Vescovo di Andria ha parlato ed ha esortato le persone onestamente impegnate politicamente, nel costruire un mondo migliore sul piano ecologico culturale ambientale e della giustizia, approfittando di questo momento cruciale a cui ci ha portato l'epidemia.
Don Riccardo ringraziando i presenti per la partecipazione, ha sottolineato che il Paesaggio di questa terza stagione è un richiamo alla nostra appartenenza alla famiglia umana, per uscire dall'abitudine all'isolamento sociale con la guida del Santo Padre. Ha rinnovato l'invito a non perdere il secondo appuntamento che si terrà sabato 17 luglio alle ore 20.00, presso la parrocchia San Luigi a Castel del Monte, mediante il commento e la recitazione del canto XI del Paradiso, dove San Tommaso d'Aquino racconta la vita e le opere di San Francesco d'Assisi, con la interpretazione offerta da Giuseppe Fanfani (avvocato, politico, garante dei detenuti per la Toscana).
Per info: 331-2491530