Guardia di Finanza: con "Mare Nero" 73 arresti tra cui un andriese

Ben 132 i denunciati, 28 le autocisterne sequestrate e decine i militari impegnati. Alla base dell'operazione il furto di gasolio dall'Eni di Taranto destinato alle navi

martedì 11 giugno 2013 17.40
A cura di Stefano Massaro
Era gasolio destinato alle grosse navi da cargo che in diversi anni di attività ha fruttato svariate milioni di euro ai tantissimi coinvolti. E' stata chiusa stamattina l'operazione della Guardia di Finanza di Taranto e Bari dal nome "Mare Nero" con la quale ben 73 persone sono finite agli arresti con 132 i denunciati complessivamente, 28 autocisterne sequestrate e circa 5 milioni di euro il valore di quanto sottratto in questi anni.

Le indagini sono partite nel lontano 2008 dopo alcune segnalazioni e seguendo le tracce del gasolio cosiddetto "bunker" cioè destinato ad agevolazioni fiscali per attività particolari come le navi. Il gasolio venduto dalla raffineria Eni di Taranto era sottratto proprio all'atto del rifornimento delle grandi navi in quantità relativamente piccole, tali da non destare troppi sospetti. Il tutto grazie ad un'estesa rete di connivenza ed accordi. Gli agenti della Guardia di Finanza hanno così scoperto la truffa ed il seguente contrabbando di carburante con gli indagati, a vario titolo, accusati di aver sottratto proprio alla raffineria tarantino e, poi rivenduto in nero, ingenti quantità di gasolio destinato alle navi e quindi gravato da imposte più basse.

Decine i militari impegnati che hanno provveduto a fermare anche un andriese di sessantuno anni, N.C., e personaggi più o meno noti di Taranto, Bari e della Provincia di Barletta Andria Trani.