Grotte di Lama Margherita: un bando per i lavori di recupero
Scadenza il 20 aprile per lavori di restauro da 200mila euro
martedì 24 marzo 2015
8.45
Un bando di gara per il recupero e la valorizzazione delle grotte e del ninfeo prospicienti la Lama Margherita di Andria su cui si affaccia il Santuario della Madonna dei Miracoli. Il documento è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Andria www.comune.andria.bt.it ed ha scadenza 20 aprile 2015. L'importo totale del progetto, cofinanziato dal Comune di Andria e dal Gal Città di Castel del Monte, è pari a 200.000,00 euro.
Per raggiungere la Lama e visitare le grotte prospicienti è indispensabile oggi passare dalla Chiesa inferiore e, materialmente, farsi autorizzare l'accesso all'esterno della Lama. Solo al visitatore esperto è concessa la possibilità di godere di quello splendido luogo, caratterizzato dalla vegetazione della lama e da un ordinato orto tenuto dai Padri Agostiniani. Frontalmente rispetto alla Chiesa inferiore, sul fronte della Lama, è, infatti, posto un Ninfeo con presenza di dipinti e due grotte, di cui una finemente decorata con motivi floreali, detta "grotta delle rose" oggetto dell'intervento che sta per essere realizzato a cura dell'Amministrazione. Nel corso degli anni, con l'accesso al Santuario dal livello stradale della piazza, si è perso il rapporto di stretta interrelazione tra la lama e l'insediamento religioso originario. Il progetto intende, quindi, perseguire i seguenti obiettivi: recupero di un bene di notevole rilevanza storico-testimoniale che versa in un grave stato di abbandono, contribuire alla riqualificazione complessiva del contesto costituito dall'intero complesso monastico benedettino, dalla Basilica e dall'intera lama; creazione di una qualificata offerta turistica/culturale.
Infatti, rendendo fruibile questa parte limitata della lama che consente l'accesso alla "grotta delle rose" e al ninfeo, si recupererebbe la stretta interazione tra il paesaggio e la struttura architettonica della basilica e del complesso monastico. «Sarà restituito alla città – commenta il Sindaco Nicola Giorgino - un bene culturale di una notevole bellezza artistica e paesaggistica. L'obiettivo del progetto è quello di recuperare il rapporto tra l'insediamento religioso e la Lama attraverso il restauro delle due grotte e del ninfeo per una successiva valorizzazione anche di natura turistica».
Per raggiungere la Lama e visitare le grotte prospicienti è indispensabile oggi passare dalla Chiesa inferiore e, materialmente, farsi autorizzare l'accesso all'esterno della Lama. Solo al visitatore esperto è concessa la possibilità di godere di quello splendido luogo, caratterizzato dalla vegetazione della lama e da un ordinato orto tenuto dai Padri Agostiniani. Frontalmente rispetto alla Chiesa inferiore, sul fronte della Lama, è, infatti, posto un Ninfeo con presenza di dipinti e due grotte, di cui una finemente decorata con motivi floreali, detta "grotta delle rose" oggetto dell'intervento che sta per essere realizzato a cura dell'Amministrazione. Nel corso degli anni, con l'accesso al Santuario dal livello stradale della piazza, si è perso il rapporto di stretta interrelazione tra la lama e l'insediamento religioso originario. Il progetto intende, quindi, perseguire i seguenti obiettivi: recupero di un bene di notevole rilevanza storico-testimoniale che versa in un grave stato di abbandono, contribuire alla riqualificazione complessiva del contesto costituito dall'intero complesso monastico benedettino, dalla Basilica e dall'intera lama; creazione di una qualificata offerta turistica/culturale.
Infatti, rendendo fruibile questa parte limitata della lama che consente l'accesso alla "grotta delle rose" e al ninfeo, si recupererebbe la stretta interazione tra il paesaggio e la struttura architettonica della basilica e del complesso monastico. «Sarà restituito alla città – commenta il Sindaco Nicola Giorgino - un bene culturale di una notevole bellezza artistica e paesaggistica. L'obiettivo del progetto è quello di recuperare il rapporto tra l'insediamento religioso e la Lama attraverso il restauro delle due grotte e del ninfeo per una successiva valorizzazione anche di natura turistica».