Griner (PD): «Beni culturali regionali, altra defiance dell'amministrazione»
L'ex assessore interviene sul mancato finanziamento per il comune di Andria
giovedì 24 settembre 2015
12.43
L'ex assessore alle Finanze del Comune di Andria e ex candidato del Pd Antonio Griner è intervenuto sull'avviso pubblico per la riqualificazione dei beni culturali regionali indetto dalla Regione Puglia e al quale la domanda presentata dal Comune di Andria non risulta finanziata perchè collocata in posizione non utile in graduatoria.
«L'amministratore unico del nostro comune, il sindaco Giorgino - commenta Griner - aveva assicurato nelle settimane scorse che obiettivo primario di questa amministrazione sarebbe stato quello di intercettare fondi e risorse comunitarie, partecipando ai bandi man mano pubblicati da parte della Regione Puglia, per finanziarie gli investimenti ed i progetti da realizzare nella nostra città, anche perché il comune non ha più alcuna capacità finanziaria di poterli realizzare in proprio. E per poter fare questo aveva anche motivato la presenza in giunta di tecnici non andriesi espertissimi in finanziamenti comunitari. Alla prima prova dei fatti purtroppo il nostro comune toppa alla grande. Infatti la Regione Puglia ha pubblicato le risultanze dell' Avviso pubblico per la riqualificazione dei beni culturali regionali, scaduto ad agosto scorso, dove come siamo abituati da anni con l'Amministratore Giorgino, la domanda del nostro comune non risulta finanziata perché collocata in posizione non utile in graduatoria. Come mai questo è accaduto? A parte le considerazioni sull'opera candidata che denotano la mancanza di progetti e di idee strategiche sulla nostra città, riguardando il mero acquisto di suppellettili ed arredi per il completamento della ristrutturazione dell'ex Macello in via Canosa. A questo punto ci preoccupa il fatto che, stando così le cose, temiamo che non ci siamo le risorse finanziarie per completare l'opera e metterla in funzione.
La questione più paradossale - continua l'esponente del PD - riguarda la circostanza che il bando prevedeva espressamente che l'ordine di arrivo, data ed ora, sarebbero state fondamentali per la graduatoria finale. Mentre tante altre amministrazioni pugliesi, vedi Trani per esempio, si sono peritate ad inviare la domanda nei primissimi secondi dopo la mezzanotte del primo giorno utile (1-9-2015), accaparrandosi cosi le prime posizioni utili finanziate. Il nostro Comune con tanta calma ha inviato la domanda dopo oltre 8 ore l'inizio dell'invio delle domande, avendo qualcuno preso prima un caffè al bar Negrita e poi pensato che ci sarebbe stato ancora molto tempo visto che il bando scadeva il 16-9-2015. Però come qualsiasi principiante consulente che presenta progetti di finanziamenti conosce, il momento dell'invio è fondamentale, chi prima arriva prende i fondi. Come mai questa elementare regola i tanti soloni esperti di finanza del nostro comune non la conoscono? Risultato: Andria non otterrà alcun contributo comunitario per riqualificare beni culturali della nostra città quindi saranno le esigue casse comunali a pagare ancora».
«L'amministratore unico del nostro comune, il sindaco Giorgino - commenta Griner - aveva assicurato nelle settimane scorse che obiettivo primario di questa amministrazione sarebbe stato quello di intercettare fondi e risorse comunitarie, partecipando ai bandi man mano pubblicati da parte della Regione Puglia, per finanziarie gli investimenti ed i progetti da realizzare nella nostra città, anche perché il comune non ha più alcuna capacità finanziaria di poterli realizzare in proprio. E per poter fare questo aveva anche motivato la presenza in giunta di tecnici non andriesi espertissimi in finanziamenti comunitari. Alla prima prova dei fatti purtroppo il nostro comune toppa alla grande. Infatti la Regione Puglia ha pubblicato le risultanze dell' Avviso pubblico per la riqualificazione dei beni culturali regionali, scaduto ad agosto scorso, dove come siamo abituati da anni con l'Amministratore Giorgino, la domanda del nostro comune non risulta finanziata perché collocata in posizione non utile in graduatoria. Come mai questo è accaduto? A parte le considerazioni sull'opera candidata che denotano la mancanza di progetti e di idee strategiche sulla nostra città, riguardando il mero acquisto di suppellettili ed arredi per il completamento della ristrutturazione dell'ex Macello in via Canosa. A questo punto ci preoccupa il fatto che, stando così le cose, temiamo che non ci siamo le risorse finanziarie per completare l'opera e metterla in funzione.
La questione più paradossale - continua l'esponente del PD - riguarda la circostanza che il bando prevedeva espressamente che l'ordine di arrivo, data ed ora, sarebbero state fondamentali per la graduatoria finale. Mentre tante altre amministrazioni pugliesi, vedi Trani per esempio, si sono peritate ad inviare la domanda nei primissimi secondi dopo la mezzanotte del primo giorno utile (1-9-2015), accaparrandosi cosi le prime posizioni utili finanziate. Il nostro Comune con tanta calma ha inviato la domanda dopo oltre 8 ore l'inizio dell'invio delle domande, avendo qualcuno preso prima un caffè al bar Negrita e poi pensato che ci sarebbe stato ancora molto tempo visto che il bando scadeva il 16-9-2015. Però come qualsiasi principiante consulente che presenta progetti di finanziamenti conosce, il momento dell'invio è fondamentale, chi prima arriva prende i fondi. Come mai questa elementare regola i tanti soloni esperti di finanza del nostro comune non la conoscono? Risultato: Andria non otterrà alcun contributo comunitario per riqualificare beni culturali della nostra città quindi saranno le esigue casse comunali a pagare ancora».