Godelli replica a Marmo sulle polemiche per PugliaPromozione

L'Assessore: «Non è stato emanato nessun bando ma una call»

giovedì 5 marzo 2015 00.01
«Non è stato emanato nessun bando per la selezione di fornitori, bensi una call, rivolta gli enti pubblici ed agli enti ecclesiastici, finalizzata alla semplice raccolta di manifestazioni di interesse e informazioni riguardanti gli attrattori culturali. La finalità è quella di aggiornare la banca dati delle informazioni riguardanti le modalità di gestione dei beni culturali, ecclesiastici e naturalistici inseriti nel programma Open Days, che già comprende ben 104 Comuni della Puglia e 256 attrattori diffusi su tutto il territorio. Preoccupa rilevare che il consigliere non colga la sostanziale differenza tra un bando oneroso, che appunto non esiste, e una banale raccolta di informazioni». Una risposta che non si è fatta attendere quella dell'assessore regionale alla cultura, Silvia Godelli, sulle dichiarazioni del vice presidente del Consiglio Regionale, Nino Marmo, che ha sottoscritto una interrogazione sull'ipotetico bando promosso da PugliaPromozione per la ricerca di fornitori.

«Il budget di 1,5 milioni di euro si riferisce al complesso delle attività che saranno svolte da Pugliapromozione - ha detto Silvia Godelli - così come descritte nel progetto esecutivo pubblicato sul BURP e approvato con l'APQ sui Fondi di Coesione. La call pubblicata, che ripetiamo ancora una volta non essere un bando, non ha dunque nessun contenuto finanziario ma finalità di mera ricognizione mediante la richiesta di compilazione da parte degli uffici comunali ed ecclesiali di un modulo con pochissime informazioni, inclusi gli indirizzi PEC degli uffici competenti. Il progetto consiste infatti nella attivazione, da parte di Pugliapromozione, dell'apertura prolungata o straordinaria e di attività di fruizione dei beni culturali di rilevanza turistica. Attività che, lo scorso anno, ha coinvolto oltre 200.000 turisti, con grande soddisfazione di tutti gli enti coinvolti. La governance del progetto poggia su accordi di Pugliapromozione con ANCI, Conferenza Episcopale Pugliese, Direzione Regionale Ministero dei Beni e Attività Culturali, Unione Regionale delle Pro Loco, Associazioni di Categoria: spetterà al tavolo così costituito determinare il finale elenco dei beni culturali da inserire nel programma».

Secondo l'Assessore regionale le attività richiamate nell'interrogazione non prevedono affidamenti di servizi: «La determina del DG di Pugliapromozione n. 48 del 23/02 pubblicata sul BURP del 26/02 approva la stipula della convenzione e di tutti gli atti per l'avvio del progetto a valere sull'APQ "Beni Culturali, compreso il progetto esecutivo la cui attuazione spetta a Pugliapromozione: pertanto le attività richiamate dalla interrogazione non sono in alcun modo oggetto di un affidamento di servizi. Essendo stata sottoscritta la convenzione relativa all'APQ soltanto a Febbraio 2015, i tempi ristretti di attuazione del progetto (estate 2015) hanno imposto una accellerazione nelle raccolta delle informazioni e delle manifestazioni di interesse da parte dei Comuni e delle Diocesi; e in ogni caso, se alla scadenza della call le informazioni raccolte non dovessero essere complete, la raccolta dati continuerà oltre la data al momento prevista».