Giustizia: Andria non è più sezione distaccata del Tribunale di Trani

Si compie definitivamente la riforma Cancellieri, voluta dal Governo Monti e da Renzi

sabato 30 settembre 2017
Da ieri, Andria non avrà più la sezione distaccata del Tribunale di Trani.

A dare notizia del compimento della riforma voluta dal Governo Monti e confermata da Matteo Renzi è la consigliera regionale pentastellata, Grazia Di Bari.

"Questo, insieme alla chiusura dell'ufficio della Camera di Commercio, é un altro importante servizio che i cittadini perdono.
La chiusura delle sezioni distaccate dei Tribunali, fa parte di un progetto di riforma giudiziaria voluto per risparmiare sui costi.
È ovvio che come sempre a pagarne le conseguenze saranno le tasche dei cittadini che si ritroveranno a dover affrontare costi più alti.
Di fronte a questo aumento dei costi quanti rinunceranno alla tutela dei propri diritti?
Quanti clienti perderanno gli avvocati?
Quanti piccoli studi chiuderanno?
Questo è il risparmio che si voleva ottenere?
Sicuramente non sono queste le riforme di cui ha bisogno il nostro sistema giudiziario", conclude l'avv. Grazia Di Bari.

Quindi si è definitivamente compiuto il decreto legislativo 7 settembre 2012 n. 155, ovvero la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, nella quale fu prevista una nuova organizzazione dei Tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero.
Ad Andria resta solo l'Ufficio del Giudice di pace.
La c.d. revisione delle circoscrizioni giudiziarie fu una riforma da sempre auspicata dall'Associazione Nazionale Magistrati quale punto di partenza per consentire una migliore distribuzione di risorse umane e materiali sul territorio italiano e di conseguenza una più efficace risposta alla domanda di giustizia dei cittadini.

L'adempimento alla delega ha comportato la soppressione di ben 667 uffici del giudice di pace, di 220 sezioni distaccate di Tribunale e di 31 Tribunali, la creazione del nuovo Tribunale di Napoli Nord, la modifica territoriale dei circondari di alcuni Tribunali e delle corrispondenti Procure della Repubblica e, conseguentemente, ha determinato analoga modifica per gli Uffici di Sorveglianza, per i distretti di Corte d'Appello, per le Corti d'Assise di primo e secondo grado interessate dalla riforma mediante, quindi, la riduzione del numero degli uffici ordinari presenti sul territorio, la rideterminazione delle piante organiche degli uffici, la redistribuzione del personale di magistratura e amministrativo.