Giro d'Italia in 80 librerie: bici e lettura per scoprire i "tesori"
Evento della Fondazione Jannuzzi, Zapparoli: «Andria, una realtà da scoprire»
giovedì 23 luglio 2015
09.00
Arrivare a Castel del Monte pedalando sulla propria bici, fermarsi nella quiete della collina al di sotto delle otto grandi torri che sovrastano il paesaggio ed ascoltare letture di autori importanti che hanno fatto la storia della letteratura. Riprendere la propria bici e venir giù verso Andria, pedalando questa volta poco per via della discesa ma godendosi il panorama circostante grazie agli splendidi scenari nei quali ci si è immersi. Giungere nel centro antico e sempre con la bici, seguire un percorso fatto di letture e scoperta costante della storia tra vicoli e vicoletti. Sono gli 80 minuti impiegati per la tappa andriese del "Giro d'Italia in 80 librerie", evento partito nel 2013 dall'Associazione Letteratura Rinnovabile di Milano e giunto al 2015 dopo il coinvolgimento di numerosissimi scrittori, librai, editori e bibliotecari. «L'idea molto semplice è quella di promuovere la lettura riscoprendo il territorio - ha detto Marco Zapparoli, uno degli ideatori dell'evento nazionale - Il Giro d'Italia in 80 librerie è un viaggio, lento e inarrestabile, nell'Italia della lettura, è un esempio di sostenibilità, è una vetrina di creatività. Il Giro d'Italia in 80 librerie è difatto una staffetta, un percorso a tappe. Arrivi e partenze sono in libreria, in biblioteca, nelle piazze e nelle scuole. Ci sono eventi, incontri, giochi e letture».
Idea semplice che, tuttavia, ha già riscosso enorme partecipazione dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia: quest'anno, infatti, è stata scelta proprio la dorsale adriatica con 1200 chilometri da percorrere con bici, libri e "go-pro" per raccontare la vera scoperta del territorio e le diverse peculiarità di ogni realtà: «Qui ad Andria c'è un mondo da scoprire - ha detto ancora Zapparoli - mi sembra davvero che la città sia già pronta ad ospitare eventi e richiami culturali ed organizzativi di grande rilievo. Qui ci si è mossi con grande puntiglio e precisione in modo da coinvolgere tutti gli attori in campo e questo è un grande pregio. Poi scoprire la Murgia scendendo da Castel del Monte è stata un'esperienza stupenda». La tappa andriese ha visto il decisivo coinvolgimento della Fondazione "Jannuzzi" di Andria che ha coordinato le attività sul territorio. Conclusi i giri tra letture e bici, infatti, all'interno dell'Officina San Domenico si è svolto il "processo alla tappa" con diversi autori a raccontare le proprie esperienze alla presenza di numerosissimi giovani e giovanissimi: «E' un'esperienza particolare e molto stimolante - ha detto Pino Pace, uno degli scrittori coinvolti direttamente negli eventi - torno molto volentieri qui ad Andria. Educare alla lettura credo sia un passaggio essenziale. Farlo poi unendo anche il benessere fisico ed il mondo della lentezza per riprenderci i nostri spazi e le nostre necessità in un mondo frenetico, credo sia essenziale».
Dopo il Processo alla tappa, infine, altro evento all'interno del ristorante "Evò" nel centro storico andriese, nel quale vi è stata una particolare cena tutta dedicata ai prodotti del territorio ed alle letture.
Idea semplice che, tuttavia, ha già riscosso enorme partecipazione dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia: quest'anno, infatti, è stata scelta proprio la dorsale adriatica con 1200 chilometri da percorrere con bici, libri e "go-pro" per raccontare la vera scoperta del territorio e le diverse peculiarità di ogni realtà: «Qui ad Andria c'è un mondo da scoprire - ha detto ancora Zapparoli - mi sembra davvero che la città sia già pronta ad ospitare eventi e richiami culturali ed organizzativi di grande rilievo. Qui ci si è mossi con grande puntiglio e precisione in modo da coinvolgere tutti gli attori in campo e questo è un grande pregio. Poi scoprire la Murgia scendendo da Castel del Monte è stata un'esperienza stupenda». La tappa andriese ha visto il decisivo coinvolgimento della Fondazione "Jannuzzi" di Andria che ha coordinato le attività sul territorio. Conclusi i giri tra letture e bici, infatti, all'interno dell'Officina San Domenico si è svolto il "processo alla tappa" con diversi autori a raccontare le proprie esperienze alla presenza di numerosissimi giovani e giovanissimi: «E' un'esperienza particolare e molto stimolante - ha detto Pino Pace, uno degli scrittori coinvolti direttamente negli eventi - torno molto volentieri qui ad Andria. Educare alla lettura credo sia un passaggio essenziale. Farlo poi unendo anche il benessere fisico ed il mondo della lentezza per riprenderci i nostri spazi e le nostre necessità in un mondo frenetico, credo sia essenziale».
Dopo il Processo alla tappa, infine, altro evento all'interno del ristorante "Evò" nel centro storico andriese, nel quale vi è stata una particolare cena tutta dedicata ai prodotti del territorio ed alle letture.