Giorno del Ricordo: performance "Il treno della vergogna" al cantiere Animalarte
In contemporanea, dal 9 al 17 febbraio la mostra di Marluna Teatro ispirata alle vittime delle Foibe
venerdì 9 febbraio 2018
Presentato a Palazzo di città ad Andria il programma per il 10 febbraio, Il giorno del ricordo delle foibe, alla presenza dell'Assessore alla cultura, Luigi Del Giudice, l'Assessore alla Pubblica istruzione Paola Albo, Maria Elena Germinario, regista e direttrice artistica di Marluna Teatro e Gianni Cerreto, organizzatore del progetto.
Durante la conferenza, moderata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, è stata illustrata l'iniziativa proposta dall'Associazione culturale Marluna Teatro e Marluna Service, patrocinata e sostenuta dall'Amministrazione comunale, per commemorare il giorno del Ricordo delle Foibe.
La data del 10 febbraio, istituita dalla legge n.92 del 30 marzo 2004, fa riferimento allo stesso giorno del 1947 in cui fu firmato il Trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Nella determinazione del legislatore questa solennità vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe (circa 350.000) e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. L'assessore alla cultura Luigi Del Giudice ha sottolineato l'importanza dell'istituzione di questa giornata per dare dignità a queste vittime, affinchè le stesse non siano considerate di serie B, rivendicando il suo appoggio al Comitato Dieci febbraio già all'indomani dell'entrata in vigore della legge, ormai 14 anni fa. "Questa iniziativa si rivolge soprattutto ai giovani per risvegliare le coscienze di tutti e la memoria su una pagina nera della storia italiana. Abbiamo deciso quest'anno di avviare un percorso che valorizzi lo spazio del Cantiere Animalarte, ex mattatoio, - ha dichiarato Del Giudice - nella speranza di coinvolgere il più possibile i cittadini, partendo dai giovani, dagli studenti, per cercare, attraverso una performance teatrale, di calarli in un accadimento storico che ha ispirato il lavoro di Marluna Teatro, ovvero quello del treno della vergogna, con cui furono portati a La Spezia esuli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, preso di mira con insulti e sassi a Bologna il 16 febbraio 1947 dagli stessi italiani convinti che su quel vagone ci fossero fascisti, rovesciando sui binari il latte destinato dalla Croce Rossa italiana ai bimbi che erano da ore su quel convoglio".
L'assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Albo, ha auspicato che le scuole, a cui è rivolto il progetto, nello specifico medie e superiori, partecipino numerose così come i dirigenti scolastici e la cittadinanza tutta al fine di un approfondimento storico su di una pagina spesso sottaciuta oppure completamente ignorata della nostra storia recente.
Gianni Cerreto, il responsabile del progetto, ha spiegato come questo sia il tentativo di colmare una lacuna gigantesca soprattutto nelle nuove generazioni, l'oblio per oltre 60 anni delle vittime delle foibe e la tragedia degli esuli. "Se vogliamo che questo Paese cresca – ha sottolineato Cerreto - e quindi superi tante barriere divisorie e ideologiche con cui le nostre generazioni sono cresciute, è importante informare, far conoscere tutta la storia ai ragazzi, non solo una parte, affinchè ciò possa aiutare a comprendere cosa sia successo davvero e a superarlo, a sanare di fatto una frattura. Il momento storico successivo alle Foibe – ha proseguito Cerreto - fu un momento di relazioni internazionali molto delicato per l'Italia. Giorgio Napolitano dichiarò che ci fu un colpevole silenzio da parte della politica italiana per una sorta di opportunismo nei rapporti internazionali, soprattutto con la Jugoslavia e di conseguenza con il blocco sovietico. Daremo delle penne in ricordo della performance a tutti i partecipanti proprio perché vogliamo che essi lascino le loro sensazioni, le loro emozioni, dopo aver seguito la performance e visionato la mostra fotografica".
Il viaggio nella memoria per l'Associazione culturale Marluna Teatro dunque non si ferma. "Dopo l'esperienza fatta a Trani a Palazzo Beltrani sul progetto della Giornata della Memoria per ricordare l'olocausto e la Shoah, abbiamo sentito l'esigenza di realizzare un'altra iniziativa dedicata al ricordo delle Foibe, - commenta la direttrice artistica della compagnia Maria Elena Germinario – attraverso l'emozione, infatti, si possono smuovere le coscienze. Da operatori culturali del territorio abbiamo sentito il dovere di affrontare questo tema attraverso una performance teatrale e una mostra fotografica. L'appuntamento per il pubblico, cittadini e studenti, è dal 9 febbraio al 17 febbraio previa prenotazione. A fronte di un contributo minimo si potrà assistere ad una breve performance teatrale di 15/20 minuti liberamente ispirata alle testimonianze di chi ha viaggiato su quel treno e al racconto di chi è sopravvissuto alle foibe, con un allestimento scenico, curato da Marluna Teatro e Marluna Service nella persona di Gianluigi Carbonara, che ricorda l'episodio avvenuto a Bologna nel 16 febbraio 1947. A seguire, una mostra fotografica con l'elenco dei nomi di tutti i pugliesi che hanno vissuto l'esperienza dell'esodo, che racconta le foibe e l'esodo degli abitanti della Dalmazia, del Friuli e dell'Istria".
Ancora una volta la necessità di non dimenticare. Ancora una volta la necessità di fare luce su verità poco raccontate.
Per info e prenotazioni 377/9751273. La prenotazione è necessaria. Dal 9 al 17 febbraio ore 9-13 e ore 17-21 al Cantiere Animalarte (Ex Mattatoio) - Via Don Riccardo Lotti 153 – Andria (BT)
Durante la conferenza, moderata dalla giornalista Annamaria Natalicchio, è stata illustrata l'iniziativa proposta dall'Associazione culturale Marluna Teatro e Marluna Service, patrocinata e sostenuta dall'Amministrazione comunale, per commemorare il giorno del Ricordo delle Foibe.
La data del 10 febbraio, istituita dalla legge n.92 del 30 marzo 2004, fa riferimento allo stesso giorno del 1947 in cui fu firmato il Trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. Nella determinazione del legislatore questa solennità vuole conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe (circa 350.000) e dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. L'assessore alla cultura Luigi Del Giudice ha sottolineato l'importanza dell'istituzione di questa giornata per dare dignità a queste vittime, affinchè le stesse non siano considerate di serie B, rivendicando il suo appoggio al Comitato Dieci febbraio già all'indomani dell'entrata in vigore della legge, ormai 14 anni fa. "Questa iniziativa si rivolge soprattutto ai giovani per risvegliare le coscienze di tutti e la memoria su una pagina nera della storia italiana. Abbiamo deciso quest'anno di avviare un percorso che valorizzi lo spazio del Cantiere Animalarte, ex mattatoio, - ha dichiarato Del Giudice - nella speranza di coinvolgere il più possibile i cittadini, partendo dai giovani, dagli studenti, per cercare, attraverso una performance teatrale, di calarli in un accadimento storico che ha ispirato il lavoro di Marluna Teatro, ovvero quello del treno della vergogna, con cui furono portati a La Spezia esuli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, preso di mira con insulti e sassi a Bologna il 16 febbraio 1947 dagli stessi italiani convinti che su quel vagone ci fossero fascisti, rovesciando sui binari il latte destinato dalla Croce Rossa italiana ai bimbi che erano da ore su quel convoglio".
L'assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Albo, ha auspicato che le scuole, a cui è rivolto il progetto, nello specifico medie e superiori, partecipino numerose così come i dirigenti scolastici e la cittadinanza tutta al fine di un approfondimento storico su di una pagina spesso sottaciuta oppure completamente ignorata della nostra storia recente.
Gianni Cerreto, il responsabile del progetto, ha spiegato come questo sia il tentativo di colmare una lacuna gigantesca soprattutto nelle nuove generazioni, l'oblio per oltre 60 anni delle vittime delle foibe e la tragedia degli esuli. "Se vogliamo che questo Paese cresca – ha sottolineato Cerreto - e quindi superi tante barriere divisorie e ideologiche con cui le nostre generazioni sono cresciute, è importante informare, far conoscere tutta la storia ai ragazzi, non solo una parte, affinchè ciò possa aiutare a comprendere cosa sia successo davvero e a superarlo, a sanare di fatto una frattura. Il momento storico successivo alle Foibe – ha proseguito Cerreto - fu un momento di relazioni internazionali molto delicato per l'Italia. Giorgio Napolitano dichiarò che ci fu un colpevole silenzio da parte della politica italiana per una sorta di opportunismo nei rapporti internazionali, soprattutto con la Jugoslavia e di conseguenza con il blocco sovietico. Daremo delle penne in ricordo della performance a tutti i partecipanti proprio perché vogliamo che essi lascino le loro sensazioni, le loro emozioni, dopo aver seguito la performance e visionato la mostra fotografica".
Il viaggio nella memoria per l'Associazione culturale Marluna Teatro dunque non si ferma. "Dopo l'esperienza fatta a Trani a Palazzo Beltrani sul progetto della Giornata della Memoria per ricordare l'olocausto e la Shoah, abbiamo sentito l'esigenza di realizzare un'altra iniziativa dedicata al ricordo delle Foibe, - commenta la direttrice artistica della compagnia Maria Elena Germinario – attraverso l'emozione, infatti, si possono smuovere le coscienze. Da operatori culturali del territorio abbiamo sentito il dovere di affrontare questo tema attraverso una performance teatrale e una mostra fotografica. L'appuntamento per il pubblico, cittadini e studenti, è dal 9 febbraio al 17 febbraio previa prenotazione. A fronte di un contributo minimo si potrà assistere ad una breve performance teatrale di 15/20 minuti liberamente ispirata alle testimonianze di chi ha viaggiato su quel treno e al racconto di chi è sopravvissuto alle foibe, con un allestimento scenico, curato da Marluna Teatro e Marluna Service nella persona di Gianluigi Carbonara, che ricorda l'episodio avvenuto a Bologna nel 16 febbraio 1947. A seguire, una mostra fotografica con l'elenco dei nomi di tutti i pugliesi che hanno vissuto l'esperienza dell'esodo, che racconta le foibe e l'esodo degli abitanti della Dalmazia, del Friuli e dell'Istria".
Ancora una volta la necessità di non dimenticare. Ancora una volta la necessità di fare luce su verità poco raccontate.
Per info e prenotazioni 377/9751273. La prenotazione è necessaria. Dal 9 al 17 febbraio ore 9-13 e ore 17-21 al Cantiere Animalarte (Ex Mattatoio) - Via Don Riccardo Lotti 153 – Andria (BT)