Giornata mondiale del rifugiato: ad Andria il progetto SPRAR

Da maggio attivi 16 posti di accoglienza per i richiedenti protezione internazionale

sabato 21 giugno 2014 9.42
Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata del Rifugiato, istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti. In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale.

Ad Andria il progetto territoriale di accoglienza è attivo da Maggio di quest'anno ed è realizzato dal Comune di Andria e dall'Associazione di Promozione Sociale "Migrantes", mettendo a disposizione dello SPRAR ben 16 posti di accoglienza, destinati a uomini adulti richiedenti o titolari di protezione internazionale. «Gli interventi di accoglienza che realizziamo a Andria sono finalizzati a facilitare i percorsi di inserimento socio‐economico di richiedenti asilo e rifugiati» dichiara Magda Merafina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria «L'accoglienza che offriamo dura tutto l'anno, a prescindere dalle situazioni di emergenza». Inoltre Don Geremia Acri Responsabile della Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" e dell'Ufficio per le Migrazioni della Diocesi di Andria afferma: «Dinanzi ad un uomo che versa in condizioni di umiliante povertà, precarietà e situazioni di pericolo non è tempo di discutere: va soccorso, aiutato e ridonato alla sua innata e innegabile dignità. Il peggior "peccato" contro i nostri simili non è l'odio, ma l'indifferenza: questa è l'essenza della disumanità. L'indifferenza è un mostro che divora i sentimenti più nobili dell'uomo».

Nella nostra città, nel corso di 3 anni grazie alla presenza di alcune Case di Accoglienza, è stata garantita ospitalità ad oltre 100 persone richiedenti/titolari di protezione internazionale, con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un'autonomia perduta e con l'obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione delle persone. «L'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati nella nostra città è uno strumento per esprimere la nostra solidarietà a quanti sono stati costretti a lasciare il loro Paese» sottolinea Magda Merafina «Accogliere i migranti forzati ci offre, al tempo stesso, un'opportunità per ribadire la centralità dei diritti umani, nonché un'occasione di sviluppo, arricchimento e crescita per la nostra comunità cittadina».

«La chiusura mentale verso chi proviene da un altro Paese e i"Migranti", è la più evidente forma di ignoranza che un individuo può manifestare, è odio verso se stessi – sostiene Don Geremia Acri Responsabile della Casa di Accoglienza "S.M. Goretti e dell'Ufficio per le Migrazioni della Diocesi di Andria - Con l'intolleranza, denigri solo te stesso, perché ti privi dell'opportunità di confronto con persone, con usi e culture diverse dalle tue. Chiudersi in un guscio censurandosi la possibilità di confronto e di dialogo è la più grossa stupidaggine che uno possa compiere. E poi, sei cosi sicuro di essere migliore degli altri? Cosa hanno in meno di te? A questa domanda io rispondo nulla, e so dirti che a differenza tua, loro ti considerano un/a fratello/sorella».
Programma:

Saluti: - Amnesty International: focus sui diritti negati ai rifugiati nell'Unione Europea;
- testimonianza di rifugiati beneficiari del progetto SPRAR "Come.te";
- flashmob - #SOSeurope: le persone, poi le frontiere! a cura di Amnesty International;
- Vittorio Continelli - lettura di testi poetici e narrativi;
- aperitivo etnico.