Giornata diocesana della Pace: tanti i partecipanti giunti da Andria
Incontro a Canosa di Puglia, presso l'Oratorio di Santa Teresa con il Vescovo Mansi
venerdì 31 dicembre 2021
01.00
In tanti sono giunti ieri sera, giovedì 30 dicembre, da Andria a Canosa di Puglia, per la Giornata diocesana della Pace svoltasi presso l'Oratorio di Santa Teresa.
L'evento è stato organizzato dall'Ufficio di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del creato, con la collaborazione del Servizio diocesano di Pastorale Giovanile, il Gruppo Scout Canosa 1, la Parrocchia di Santa Teresa in Canosa di Puglia, e con l'apporto della Caritas diocesana, l'Azione Cattolica diocesana, il Forum diocesano di Formazione all'Impegno Sociale e Politico, il Progetto Policoro diocesano, il gruppo MEIC diocesano, il Presidio di Libera "Renata Fonte" di Andria, la Cooperativa S. Agostino di Andria e la Scuola di Formazione Socio-Politica di Minervino Murge.
La serata ha visto prima una riflessione sul tema della pace, in cui un giovane della diocesi ha dialogato con il prof. Giancarlo Visitilli, educatore e giornalista, e successivamente un momento di preghiera guidato dal Vescovo diocesano Mons. Luigi Mansi, con la consegna della Luce di Betlemme da parte degli scout a ciascuna parrocchia della Diocesi.
L'evento di ieri sera è stato organizzato in preparazione della 55.ma Giornata Mondiale della Pace, in programma il 1° gennaio 2022, che ha come tema: "Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura". La Giornata si celebra il 1° gennaio di ogni anno per volere di Papa Paolo VI, a partire dal 1968.
Papa Francesco nel messaggio di domenica 1° gennaio, propone al mondo tre vie da percorrere -sottolinea don Michele Pace responsabile dell'Ufficio di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace della Diocesi di Andria- "per la costruzione di una pace duratura". Anzitutto "il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi". Quindi "l'educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo". Infine "il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana". Tre "elementi imprescindibili" per "dare vita ad un patto sociale", senza il quale "ogni progetto di pace si rivela inconsistente".
L'evento è stato organizzato dall'Ufficio di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace e Salvaguardia del creato, con la collaborazione del Servizio diocesano di Pastorale Giovanile, il Gruppo Scout Canosa 1, la Parrocchia di Santa Teresa in Canosa di Puglia, e con l'apporto della Caritas diocesana, l'Azione Cattolica diocesana, il Forum diocesano di Formazione all'Impegno Sociale e Politico, il Progetto Policoro diocesano, il gruppo MEIC diocesano, il Presidio di Libera "Renata Fonte" di Andria, la Cooperativa S. Agostino di Andria e la Scuola di Formazione Socio-Politica di Minervino Murge.
La serata ha visto prima una riflessione sul tema della pace, in cui un giovane della diocesi ha dialogato con il prof. Giancarlo Visitilli, educatore e giornalista, e successivamente un momento di preghiera guidato dal Vescovo diocesano Mons. Luigi Mansi, con la consegna della Luce di Betlemme da parte degli scout a ciascuna parrocchia della Diocesi.
L'evento di ieri sera è stato organizzato in preparazione della 55.ma Giornata Mondiale della Pace, in programma il 1° gennaio 2022, che ha come tema: "Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura". La Giornata si celebra il 1° gennaio di ogni anno per volere di Papa Paolo VI, a partire dal 1968.
Papa Francesco nel messaggio di domenica 1° gennaio, propone al mondo tre vie da percorrere -sottolinea don Michele Pace responsabile dell'Ufficio di Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace della Diocesi di Andria- "per la costruzione di una pace duratura". Anzitutto "il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi". Quindi "l'educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo". Infine "il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana". Tre "elementi imprescindibili" per "dare vita ad un patto sociale", senza il quale "ogni progetto di pace si rivela inconsistente".