Giornata della disabilità: «Legittimo rifiuto a collaborare coop. Trifoglio»

Progetto Andria e Lista Emiliano difendono la decisione della cooperativa sociale cittadina

lunedì 21 novembre 2016
Una decisione amara e polemica quella presa dalla cooperativa sociale "Il Trifoglio", dettata dalla mancata corresponsione dei pagamenti dal Comune di Andria. Su questa vicenda intervengono due gruppi politici di opposizione.

Il 3 dicembre, come ogni anno, ci sarà la giornata mondiale della disabilità. A mezzo stampa si è saputo che l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Andria, per l'occasione, ha chiesto alle cooperative del settore di prendere parte ad una serie d'iniziative che l'amministrazione intende pianificare. Tuttavia non tutto è andato come la giunta si aspettava.
«La cooperativa Il Trifoglio -sottolinea in una nota stampa le liste civiche Progetto Andria e Lista Emiliano-, infatti, ha risposto che quest'anno non avrebbe partecipato a nessuno degli eventi proposti. Tale cooperativa, a quanto ha dichiarato la sua rappresentante Agnese Calandrino, aspetta pagamenti da parte del Comune risalenti a ottobre 2015 e successivi.
Oltre a ciò, nel tempo, la stessa, ha chiesto all'assessorato a più riprese un coinvolgimento sui temi di sua competenza che fosse strutturale e ben ragionato, oltre che un consiglio comunale monotematico per approfondire il tema della disabilità in città in modo adeguato. Tutte sollecitazioni che non hanno trovato risposta da parte dell'amministrazione. Ecco allora il rifiuto di cui si parla oggi. Un rifiuto, che stando così le cose, appare più che legittimo.

A ciò si aggiunga poi che le questioni sollevate da Il Trifoglio erano note -sottolinea la nota politica-, già portate all'attenzione dell'amministrazione da noi dell'opposizione. Abbiamo votato, con spirito di responsabilità, ordini del giorno che andassero in tal senso. Diversi sono stati gli interventi in aula sulla questione, come anche le istanze presentate. Il tutto lasciato completamente inascoltato. Eppure stiamo parlando dei diritti di gente con disabilità, ossia un argomento delicatissimo che dovrebbe avere la priorità su tutto il resto. Tutt'al più che tale mancanza di politiche mirate finisce per penalizzare oltre che i potenziali beneficiari di queste misure, anche tutti quegli operatori che quotidianamente, fra mille difficoltà, lavorano per il benessere e la dignità di queste persone. E ce ne sono sia fra i dipendenti di enti privati, che pubblici.

A ben guardare il caso è rappresentativo di tre atteggiamenti – che da sempre ribadiamo essere totalmente sbagliati - che caratterizzano questa maggioranza: l'abitudine di non rispondere mai quando un qualsiasi corpo sociale, o politico, o privato cittadino, solleciti dei chiarimenti; l'abitudine di affrontare i problemi della comunità tramite azioni che abbiano sì risonanza mediatica, ma che non incidano a livello pratico nei problemi della gente; l'abitudine di navigare a vista e lavorare perennemente in stato emergenziale, evitando qualsiasi politica di lungo respiro. La cosa però ormai è chiara a più parti, le questioni aperte non basta ignorarle, se non affrontate, si ripresentano a cadenza regolare. Speriamo che casi del genere - conclude la nota di Progetto Andria e Lista Emiliano- possano spingere la giunta verso un auspicabile cambio radicale di rotta».