"Generazione50", il progetto che trasforma in opportunità la crisi dei senza lavoro
La presentazione si terrà oggi alle ore 19 presso lo Sportello al Cittadino di Progetto Andria
venerdì 13 maggio 2016
Si svolgerà venerdì 13 maggio alle ore 19.00 presso lo Sportello al Cittadino di via Porta la Barra 7, l'incontro illustrativo del progetto Generazione50, nato dalla rete di imprese "Stratergica".
Che cos'è Generazione50? Un'entità apolitica e aconfessionale nata dalla voglia di valorizzare le esperienze lavorative e professionali dei cinquantenni, a servizio di coetanei disoccupati e/o inoccupati. Generazione50 sta diventando un facilitatore di incontri e progetti tra cinquantenni privi di occupazione, imprese e istituzioni. Insomma, è un progetto che mira a trasformare in opportunità la crisi dei cinquantenni senza lavoro.
L'incontro in programma ad Andria, assolutamente aperto alla Città, vedrà l'illustrazione del progetto ad opera di uno degli ideatori dell'iniziativa, l'andriese Sebastiano Lorusso della System Project. L'iniziativa è stata voluta dall'Associazione Disoccupati Andriesi che ha il suo referente nel consigliere comunale e provinciale avv. Giovanna Bruno (Progetto Andria): "Ci sforziamo in tutti i modi di creare percorsi di accompagnamento e di inclusione sociale e motivazionale per i disoccupati e gli inoccupati, che rappresentano una percentuale altissima nella nostra Città. La fascia molto colpita è quella tra i 45 e i 65 anni di età, per cui sembra ci sia davvero ben poco da fare in quanto le istituzioni in primis non danno alcun respiro, alcun segno tangibile di interessamento al fenomeno. Andria in particolare, rispetto a realtà limitrofe, è indietro su tutto: non partono i cantieri di cittadinanza, né le esperienze di baratto amministrativo. Parliamo di misure già attive in altre Comunità, che hanno anche avviato i cantieri sociali o le iniziative di re-inserimento lavorativo part-time istituendo un apposito albo di aventi diritto. Tutti parlano di imperativo morale nel cercare di arginare il fenomeno della disoccupazione, ma poi i passi concreti sono davvero inesistenti, quanto meno a livello locale.
A livello regionale, poi, vi è sullo sfondo la misura economica del reddito di dignità, che in tanti aspettano, come manna dal cielo. Il Consigliere Regionale Sabino Zinni, capogruppo della lista Emiliano, è molto vicino all'Associazione Disoccupati Andriesi, avendo preso il compito di presenziare ad incontri periodici di ascolto e di approfondimento, oltre che essersi assunto l'impegno di vigilare costantemente in Regione affinchè la spia di attenzione sulla disoccupazione e sui rimedi alla stessa sia sempre accesa e rappresenti una priorità dell'attuale Consiglio Regionale.
«E' indispensabile dialogare a più voci, a più livelli, perché solo così tutti ci si potrà sentire protagonisti di un percorso di sostegno reale nei confronti dei disoccupati e degli inoccupati - ha dichiarato Zinni. Esperienze come quella di Generazione50 fanno ben sperare sulla possibilità di intraprendere percorsi virtuosi di inclusione sociale, di rigenerazione sociale, di inserimento professionale nelle imprese a partire da una classe anagrafica (quella dei cinquantenni) che rappresenta una risorsa e un bagaglio di esperienza per il sistema lavoro. Tutti siamo parimenti chiamati a dare contributi di idee sull'argomento e a individuare soluzioni fattibili, senza bandiera politica di appartenenza».
Che cos'è Generazione50? Un'entità apolitica e aconfessionale nata dalla voglia di valorizzare le esperienze lavorative e professionali dei cinquantenni, a servizio di coetanei disoccupati e/o inoccupati. Generazione50 sta diventando un facilitatore di incontri e progetti tra cinquantenni privi di occupazione, imprese e istituzioni. Insomma, è un progetto che mira a trasformare in opportunità la crisi dei cinquantenni senza lavoro.
L'incontro in programma ad Andria, assolutamente aperto alla Città, vedrà l'illustrazione del progetto ad opera di uno degli ideatori dell'iniziativa, l'andriese Sebastiano Lorusso della System Project. L'iniziativa è stata voluta dall'Associazione Disoccupati Andriesi che ha il suo referente nel consigliere comunale e provinciale avv. Giovanna Bruno (Progetto Andria): "Ci sforziamo in tutti i modi di creare percorsi di accompagnamento e di inclusione sociale e motivazionale per i disoccupati e gli inoccupati, che rappresentano una percentuale altissima nella nostra Città. La fascia molto colpita è quella tra i 45 e i 65 anni di età, per cui sembra ci sia davvero ben poco da fare in quanto le istituzioni in primis non danno alcun respiro, alcun segno tangibile di interessamento al fenomeno. Andria in particolare, rispetto a realtà limitrofe, è indietro su tutto: non partono i cantieri di cittadinanza, né le esperienze di baratto amministrativo. Parliamo di misure già attive in altre Comunità, che hanno anche avviato i cantieri sociali o le iniziative di re-inserimento lavorativo part-time istituendo un apposito albo di aventi diritto. Tutti parlano di imperativo morale nel cercare di arginare il fenomeno della disoccupazione, ma poi i passi concreti sono davvero inesistenti, quanto meno a livello locale.
A livello regionale, poi, vi è sullo sfondo la misura economica del reddito di dignità, che in tanti aspettano, come manna dal cielo. Il Consigliere Regionale Sabino Zinni, capogruppo della lista Emiliano, è molto vicino all'Associazione Disoccupati Andriesi, avendo preso il compito di presenziare ad incontri periodici di ascolto e di approfondimento, oltre che essersi assunto l'impegno di vigilare costantemente in Regione affinchè la spia di attenzione sulla disoccupazione e sui rimedi alla stessa sia sempre accesa e rappresenti una priorità dell'attuale Consiglio Regionale.
«E' indispensabile dialogare a più voci, a più livelli, perché solo così tutti ci si potrà sentire protagonisti di un percorso di sostegno reale nei confronti dei disoccupati e degli inoccupati - ha dichiarato Zinni. Esperienze come quella di Generazione50 fanno ben sperare sulla possibilità di intraprendere percorsi virtuosi di inclusione sociale, di rigenerazione sociale, di inserimento professionale nelle imprese a partire da una classe anagrafica (quella dei cinquantenni) che rappresenta una risorsa e un bagaglio di esperienza per il sistema lavoro. Tutti siamo parimenti chiamati a dare contributi di idee sull'argomento e a individuare soluzioni fattibili, senza bandiera politica di appartenenza».