Gender, sicurezza ed immigrazione. Campana: «Dal centrodestra unito le risposte»
Il coordinatore provinciale di Noi Con Salvini rilancia le proposte del leader leghista
giovedì 12 novembre 2015
14.05
«Il "nuovo" centrodestra riunito da Matteo Salvini sul palco di piazza Maggiore, a Bologna, è il punto di partenza per restituire all'Italia la credibilità e la sovranità che governi non eletti hanno sottratto al popolo con l'inganno. La grande manifestazione bolognese ha sancito in maniera inequivocabile almeno due verità: gli italiani sono stufi di Renzi, di Alfano, di Boldrini, di tasse, di illegalità diffusa, di attentati alla famiglia e di immigrazione incontrollata; Matteo Salvini è l'unico candidato con la necessaria autorevolezza per succedere come leader della coalizione. I temi affrontati a Bologna e che da tempo il movimento Noi con Salvini propone per il dibattito sia all'interno dello stesso centrodestra che come confronto con le sinistre sono gli stessi sui quali bisognerebbe unitariamente coinvolgere i cittadini anche ad Andria e sul territorio della Sesta Provincia». Inizia così una lunga riflessione di Antonio Campana, coordinatore provinciale di Noi con Salvini all'indomani della manifestazione bolognese.
«Prima che qualcuno si faccia illusioni, sgombriamo il campo da ogni possibile equivoco: affermiamo con chiarezza e decisione che da parte nostra e – ne siamo certi – da parte degli altri partiti e movimenti del centrodestra andriese non sono minimamente in discussione il sostegno e la fiducia a Nicola Giorgino, al quale tuttavia sollecitiamo l'avvio della riflessione per costituire una Giunta espressione della volontà politica dei cittadini. Ma le occasioni per parlare alla gente e per spiegare il modello di città e di società civile che il centrodestra intende proporre per il presente e per il futuro finora sono apparse prive di un'articolazione organica. In particolare, nelle ultime settimane i riflettori sono stati puntati sulla cosiddetta "Teoria Gender". E' innegabile che si tratti di un argomento sul quale il movimento Noi con Salvini ha espresso un pensiero netto e chiaro. Perciò facciamo fatica a comprendere le motivazioni che inducono esponenti dei Conservatori e Riformisti a esternazioni che chiamano in causa l'amministrazione per non essersi espressa in maniera chiara sulla "Teoria Gender" e sulle sue possibili applicazioni nelle scuole della città di Andria».
«Dal neo movimento centrista - dice ancora Campana - si arriva a ipotizzare con toni allarmistici che presto anche il Comune di Andria potrebbe aderire alla "Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere" già approvata dal Consiglio regionale pugliese: non ne abbiamo notizia, ma non abbiamo motivo di dubitare che il Sindaco vorrà parlarne con la sua maggioranza prima di un eventuale dibattito in Consiglio comunale. Ma, in linea con le nostre convinzioni in materia, sia in sede di maggioranza che in sede di Aula consiliare, siamo pronti a una battaglia serrata. C'è poi il problema delle tasse: se da Roma non arriva quasi più nulla, come può un Ente locale garantire i servizi? Troppo facile, per Renzi e compagnia, cavalcare gli 80 euro per guadagnare consensi; più difficile spiegare alla gente che quegli 80 euro lo Stato se li riprende con gli interessi attraverso le tasse locali e gli aumenti delle tariffe di gas e luce. Siamo convinti che l'applicazione di un'unica aliquota fiscale allargherebbe in maniera cospicua la platea dei contribuenti e favorirebbe il rientro di buona parte dei patrimoni custoditi all'estero, facendo lievitare il gettito per alimentare le esangui casse dello Stato e degli Enti locali».
«E vogliamo parlare della sicurezza? - prosegue Campana - La nostra città non è estranea a fatti di delinquenza diffusa: furti d'auto, in appartamenti, e di tir, molestie, sfruttamento della prostituzione, violenza domestica, spaccio di stupefacenti a cielo aperto sono piaghe che vanno affrontate con decisione. Non abbiamo mai creduto che i "tavoli" istituzionali dove si riuniscono comitati di vario genere risolvano questo genere di problemi. Dobbiamo spiegare alla gente che un Comune non amministra la Giustizia e non ha le manette e che le forze dell'ordine fanno molto di più di quello che potrebbero, ma non è certamente colpa loro se i delinquenti arrestati sono di nuovo in giro dopo meno di 24 ore. Però il Comune ha la Polizia locale che può essere messa nelle condizioni di fare di più, può promuovere iniziative utili a prevenire episodi criminali, può creare l'humus per favorire l'insediamento di nuove aziende e la creazione di nuovi posti di lavoro».
«Infine, il controllo dell'immigrazione - dice Campana - Già il fatto che per alcuni i rifugiati ospiti di Andria siano 77 e per altri 85 la dice lunga sull'attendibilità dei numeri "ufficiali". E quelli "reali" chi li conosce? Anche in questo caso, come per la "Teoria Gender", il movimento Noi con Salvini non intende discriminare nessuno, purché abbia il titolo per stare qui. Da alcuni giorni, in contrada Monte Faraone, si è insediata una comunità di nomadi che vive in una tendopoli. Non ci vuole molto a immaginare quali possano essere le condizioni igienico-sanitarie: perché nessuno ha ancora provveduto a smantellarla? E perché nessuno applica una vecchia ordinanza anti-accattonaggio emanata dal sindaco dell'epoca ai mendicanti che presidiano tutti i supermercati della città? Chi è in grado di dire se quegli extracomunitari sono rifugiati o clandestini? Tanti temi, tante sollecitazioni. Gli andriesi esigono risposte. Compito della politica, anche a livello locale, deve essere innanzitutto questo, nella unitarietà degli intenti e nella univocità dei messaggi. Procedere in ordine sparso può assicurare l'effimera soddisfazione della visibilità di un momento: il movimento Noi con Salvini, invece, auspica un'azione congiunta che lasci tracce durature e, soprattutto, riesca a cambiare la città sul piano della rinascita morale e umana, prima ancora che economica e urbanistica».
«Prima che qualcuno si faccia illusioni, sgombriamo il campo da ogni possibile equivoco: affermiamo con chiarezza e decisione che da parte nostra e – ne siamo certi – da parte degli altri partiti e movimenti del centrodestra andriese non sono minimamente in discussione il sostegno e la fiducia a Nicola Giorgino, al quale tuttavia sollecitiamo l'avvio della riflessione per costituire una Giunta espressione della volontà politica dei cittadini. Ma le occasioni per parlare alla gente e per spiegare il modello di città e di società civile che il centrodestra intende proporre per il presente e per il futuro finora sono apparse prive di un'articolazione organica. In particolare, nelle ultime settimane i riflettori sono stati puntati sulla cosiddetta "Teoria Gender". E' innegabile che si tratti di un argomento sul quale il movimento Noi con Salvini ha espresso un pensiero netto e chiaro. Perciò facciamo fatica a comprendere le motivazioni che inducono esponenti dei Conservatori e Riformisti a esternazioni che chiamano in causa l'amministrazione per non essersi espressa in maniera chiara sulla "Teoria Gender" e sulle sue possibili applicazioni nelle scuole della città di Andria».
«Dal neo movimento centrista - dice ancora Campana - si arriva a ipotizzare con toni allarmistici che presto anche il Comune di Andria potrebbe aderire alla "Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere" già approvata dal Consiglio regionale pugliese: non ne abbiamo notizia, ma non abbiamo motivo di dubitare che il Sindaco vorrà parlarne con la sua maggioranza prima di un eventuale dibattito in Consiglio comunale. Ma, in linea con le nostre convinzioni in materia, sia in sede di maggioranza che in sede di Aula consiliare, siamo pronti a una battaglia serrata. C'è poi il problema delle tasse: se da Roma non arriva quasi più nulla, come può un Ente locale garantire i servizi? Troppo facile, per Renzi e compagnia, cavalcare gli 80 euro per guadagnare consensi; più difficile spiegare alla gente che quegli 80 euro lo Stato se li riprende con gli interessi attraverso le tasse locali e gli aumenti delle tariffe di gas e luce. Siamo convinti che l'applicazione di un'unica aliquota fiscale allargherebbe in maniera cospicua la platea dei contribuenti e favorirebbe il rientro di buona parte dei patrimoni custoditi all'estero, facendo lievitare il gettito per alimentare le esangui casse dello Stato e degli Enti locali».
«E vogliamo parlare della sicurezza? - prosegue Campana - La nostra città non è estranea a fatti di delinquenza diffusa: furti d'auto, in appartamenti, e di tir, molestie, sfruttamento della prostituzione, violenza domestica, spaccio di stupefacenti a cielo aperto sono piaghe che vanno affrontate con decisione. Non abbiamo mai creduto che i "tavoli" istituzionali dove si riuniscono comitati di vario genere risolvano questo genere di problemi. Dobbiamo spiegare alla gente che un Comune non amministra la Giustizia e non ha le manette e che le forze dell'ordine fanno molto di più di quello che potrebbero, ma non è certamente colpa loro se i delinquenti arrestati sono di nuovo in giro dopo meno di 24 ore. Però il Comune ha la Polizia locale che può essere messa nelle condizioni di fare di più, può promuovere iniziative utili a prevenire episodi criminali, può creare l'humus per favorire l'insediamento di nuove aziende e la creazione di nuovi posti di lavoro».
«Infine, il controllo dell'immigrazione - dice Campana - Già il fatto che per alcuni i rifugiati ospiti di Andria siano 77 e per altri 85 la dice lunga sull'attendibilità dei numeri "ufficiali". E quelli "reali" chi li conosce? Anche in questo caso, come per la "Teoria Gender", il movimento Noi con Salvini non intende discriminare nessuno, purché abbia il titolo per stare qui. Da alcuni giorni, in contrada Monte Faraone, si è insediata una comunità di nomadi che vive in una tendopoli. Non ci vuole molto a immaginare quali possano essere le condizioni igienico-sanitarie: perché nessuno ha ancora provveduto a smantellarla? E perché nessuno applica una vecchia ordinanza anti-accattonaggio emanata dal sindaco dell'epoca ai mendicanti che presidiano tutti i supermercati della città? Chi è in grado di dire se quegli extracomunitari sono rifugiati o clandestini? Tanti temi, tante sollecitazioni. Gli andriesi esigono risposte. Compito della politica, anche a livello locale, deve essere innanzitutto questo, nella unitarietà degli intenti e nella univocità dei messaggi. Procedere in ordine sparso può assicurare l'effimera soddisfazione della visibilità di un momento: il movimento Noi con Salvini, invece, auspica un'azione congiunta che lasci tracce durature e, soprattutto, riesca a cambiare la città sul piano della rinascita morale e umana, prima ancora che economica e urbanistica».