Garanzia Giovani: definiti i beneficiari al via i colloqui
Fascia d'età tra i 15 ed i 29 anni, senza occupazione e fuori dal percorso di istruzione
mercoledì 2 luglio 2014
Il programma "Garanzia Giovani" non sarà attivato per gli studenti iscritti ad un corso di studi scolastico o universitario. E' questo il chiarimento atteso dalle regioni italiane che hanno approvato la misura europea che mira a mitigare la disoccupazione giovanile ed al reinserimento lavorativo dei giovani tra i 15 ed i 29 anni cosiddetti NEET, cioè soggetti privi di occupazione o fuori dal sistema di istruzione formale e della formazione professionale. «Si tratta di indicazioni ricevute dal Ministero che potremo fornire ai Centri per l'Impiego per valutare la ammissibilità degli iscritti a Garanzia Giovani - dice Leo Caroli, assessore regionale al lavoro - Abbiamo inoltre predisposto le Linee guida regionali per disciplinare tutti i passaggi che gli operatori affrontare per la presa in carico dei giovani e tracciarne quindi il profilo professionale».
Dalla prossima settimana, assicura lo stesso Assessore Caroli, partiranno le convocazioni degli iscritti a cui, successivamente, verranno offerte le azioni definite dal Programma nazionale «un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro attraverso orientamento, tirocini, servizio civile, sostegno all'autoimpiego e mobilità professionale transnazionale e territoriale». Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio ed alla Formazione delle Regione Puglia, inoltre, sottolinea come «le politiche formative avranno comunque un ruolo di primo livello nel Piano Garanzia Giovani: saranno in particolare rivolte a quei giovani che appaiono oggi più fragili nel mercato del lavoro, perché, come ci mostrano le statistiche, senza un titolo di studio diviene molto più difficile accedere ad un mercato del lavoro sempre più complesso, senza cadere nella trappola del lavoro nero o sommerso».
Dalla prossima settimana, assicura lo stesso Assessore Caroli, partiranno le convocazioni degli iscritti a cui, successivamente, verranno offerte le azioni definite dal Programma nazionale «un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro attraverso orientamento, tirocini, servizio civile, sostegno all'autoimpiego e mobilità professionale transnazionale e territoriale». Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio ed alla Formazione delle Regione Puglia, inoltre, sottolinea come «le politiche formative avranno comunque un ruolo di primo livello nel Piano Garanzia Giovani: saranno in particolare rivolte a quei giovani che appaiono oggi più fragili nel mercato del lavoro, perché, come ci mostrano le statistiche, senza un titolo di studio diviene molto più difficile accedere ad un mercato del lavoro sempre più complesso, senza cadere nella trappola del lavoro nero o sommerso».