Galline, capre ed un asino: ecco alcuni dei "doni delle Provvidenza" giunti a Don Riccardo Agresti
Dopo l'incursione dei lupi di metà agosto, si va ripopolando la stalla di San Vittore. Il 24 ottobre Don Riccardo relatore al Senato della Repubblica
martedì 8 ottobre 2024
6.05
Si va ripopolando la stalla della masseria di San Vittore. Piccoli doni della Provvidenza gli animali che stanno giungendo al progetto diocesano "Senza Sbarre". Le ultime ad arrivare sono dieci galline ovaiole bianche con la cresta rossa di piccola taglia. Sono gli ultimi animali da cortile, ma altri sono attesi e arriveranno nei prossimi giorni, donati da benefattori e semplici amici che sono vicini a Don Riccardo Agresti. Dopo l'incursione di alcuni lupi, avvenuta a metà agosto nella stalla della comunità "Senza Sbarre", situata alle pendici di Castel del Monte -che ricordiamo ospita detenuti ed ex carcerati ammessi al programma di rieducazione e reinserimento, voluto dal Vescovo diocesano Mons. Luigi Mansi-, questi ospiti sono particolarmente attesi.
Dagli animali si ricavano latte e uova, mentre dall'orto della comunità giungono frutta ed ortaggi che alimentano non solo la mensa quotidiana ma anche le vendite che servono, sia pur in minima parte a sostenere le tante spese che Don Riccardo, con l'aiuto degli "Amici di San Vittore onlus", della Diocesi e della Caritas, quotidianamente deve sostenere. Se le galline sono giunte da Bisceglie, portate la scorsa domenica da Arturo e Felice, alcune capre sono attese a giorni da Noci, mentre se ne attendono altri, compreso un asinello, donato come altri beni dal Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli.
Intanto, il recinto situato a ridosso dei fabbricati della masseria dove sono ricoverati gli animali è stato alzato e rinforzato, così da essere un maggiore baluardo di difesa per i lupi che si aggirano sempre più numerosi sulla Murgia. Questa, insieme ad altre opere edili che alcuni detenuti stanno portando a termine nella parte a ridosso del corpo principale della masseria -dove da qualche settimana una grande croce è stata innalzata così da illuminare la buia notte di buona parte dell'altopiano che guarda ad Andria-, sono a testimoniare la vivacità di questo progetto inclusivo che non conosce soste.
Tutto questo accade mentre Don Riccardo Agresti ed i suoi ospiti, si apprestano a partecipare a Roma, il prossimo 24 ottobre, presso il Senato della Repubblica ad un incontro promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, dove si parlerà di progetti di recupero e di reinserimento sociale.
Dagli animali si ricavano latte e uova, mentre dall'orto della comunità giungono frutta ed ortaggi che alimentano non solo la mensa quotidiana ma anche le vendite che servono, sia pur in minima parte a sostenere le tante spese che Don Riccardo, con l'aiuto degli "Amici di San Vittore onlus", della Diocesi e della Caritas, quotidianamente deve sostenere. Se le galline sono giunte da Bisceglie, portate la scorsa domenica da Arturo e Felice, alcune capre sono attese a giorni da Noci, mentre se ne attendono altri, compreso un asinello, donato come altri beni dal Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli.
Intanto, il recinto situato a ridosso dei fabbricati della masseria dove sono ricoverati gli animali è stato alzato e rinforzato, così da essere un maggiore baluardo di difesa per i lupi che si aggirano sempre più numerosi sulla Murgia. Questa, insieme ad altre opere edili che alcuni detenuti stanno portando a termine nella parte a ridosso del corpo principale della masseria -dove da qualche settimana una grande croce è stata innalzata così da illuminare la buia notte di buona parte dell'altopiano che guarda ad Andria-, sono a testimoniare la vivacità di questo progetto inclusivo che non conosce soste.
Tutto questo accade mentre Don Riccardo Agresti ed i suoi ospiti, si apprestano a partecipare a Roma, il prossimo 24 ottobre, presso il Senato della Repubblica ad un incontro promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, dove si parlerà di progetti di recupero e di reinserimento sociale.