Futura Rete Civica Popolare: «Criminalità e territorio: siamo oltre il limite ormai»
Intervento dei rappresentanti Michele Bartoli, Cesare Troia, Vincenzo Montrone e Vincenzo Caldarone
sabato 29 gennaio 2022
18.04
Andria chiede sicurezza e maggiore presenza dello Stato. Non sono bastate le positive notizie giunte dal Ministero dell'Interno che assegnano al territorio della Bat, più personale per Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. I rappresentanti di Futura Rete Civica Popolare, Michele Bartoli, Cesare Troia, Vincenzo Montrone e Vincenzo Caldarone, in una nota auspicano che dalle parole si passi ai fatti e chiedono, a fronte dell'aumento del livello criminale nel territorio una reazione compatta delle istituzioni, in primis magistratura e forze dell'ordine e delle reti della società civile.
«Attentati, estorsioni, minacce a imprenditori, violenza diffusa nei rapporti sociali. Sono troppi; atti che costituiscono un quadro coerente e compatto di quale sia l'assalto alla economia e alla società civile del territorio, e dimostrano come il crimine sia stato lasciato a sè stesso per anni.
Aremmo voluto sentire voci compatte della società, della economia , delle istituzioni e della politica per chiedere allo Stato presenza e reazione, indagini e contrasto, difesa delle poche attività di sviluppo rimaste sul territorio. Invece qualche voce di organizzazioni di impresa indignazione dei cittadini, e basta. Eppure la situazione nella BAT è peggiore che a Foggia, dove è stato mobilitato tutto il Ministero degli Interni. Ancora una volta questa terra è senza tutela e senza rappresentanza vera.
Adesso serve subito una reazione compatta delle istituzioni, in primis magistratura e forze dell'ordine, e poi del resto, e delle reti della società civile: non sono cose che capitano ad altri, ma a noi, alle nostre opportunità, e anche alle nostre persone fisiche.
Chiediamo al Sindaco di Andria, insieme ai sindaci delle altre città, di scendere in campo e di riunire Comuni, provincia, parlamentari e governanti regionali del territorio e scuoterli da loro silenzio, per assumere posizioni comuni e intraprendere iniziative per rafforzare forse dell'ordine e Magistratura, vista la gravissima e perdurante carenza di organici e mezzi in questa provincia.
C'è poco da aspettarsi se non provochiamo un sollevamento delle nostre voci, dei nostri rappresentanti e della società civile. Oppure tra poco saranno le imprese e le opportunità ad emigrare, non solo i giovani e le idee», conclude la nota di Futura Rete Civica Popolare di Michele Bartoli, Cesare Troia, Vincenzo Montrone e Vincenzo Caldarone.
«Attentati, estorsioni, minacce a imprenditori, violenza diffusa nei rapporti sociali. Sono troppi; atti che costituiscono un quadro coerente e compatto di quale sia l'assalto alla economia e alla società civile del territorio, e dimostrano come il crimine sia stato lasciato a sè stesso per anni.
Aremmo voluto sentire voci compatte della società, della economia , delle istituzioni e della politica per chiedere allo Stato presenza e reazione, indagini e contrasto, difesa delle poche attività di sviluppo rimaste sul territorio. Invece qualche voce di organizzazioni di impresa indignazione dei cittadini, e basta. Eppure la situazione nella BAT è peggiore che a Foggia, dove è stato mobilitato tutto il Ministero degli Interni. Ancora una volta questa terra è senza tutela e senza rappresentanza vera.
Adesso serve subito una reazione compatta delle istituzioni, in primis magistratura e forze dell'ordine, e poi del resto, e delle reti della società civile: non sono cose che capitano ad altri, ma a noi, alle nostre opportunità, e anche alle nostre persone fisiche.
Chiediamo al Sindaco di Andria, insieme ai sindaci delle altre città, di scendere in campo e di riunire Comuni, provincia, parlamentari e governanti regionali del territorio e scuoterli da loro silenzio, per assumere posizioni comuni e intraprendere iniziative per rafforzare forse dell'ordine e Magistratura, vista la gravissima e perdurante carenza di organici e mezzi in questa provincia.
C'è poco da aspettarsi se non provochiamo un sollevamento delle nostre voci, dei nostri rappresentanti e della società civile. Oppure tra poco saranno le imprese e le opportunità ad emigrare, non solo i giovani e le idee», conclude la nota di Futura Rete Civica Popolare di Michele Bartoli, Cesare Troia, Vincenzo Montrone e Vincenzo Caldarone.