Futura, Rete Civica Popolare: "Città dei giovani, che se ne vanno"
Una serie di proposte ed idee relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
mercoledì 16 febbraio 2022
10.24
Futura, Rete Civica Popolare, interviene con una nota, a firma di Vincenzo Montrone, Michele Bartoli e Vincenzo Caldarone, sui temi strategici relativi al Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa.
«Il Piano Nazionale straordinario di risorse europee (il PNRR) ha riservato il 40% delle risorse al Sud, assegnando ai territori e agli enti locali una grande opportunità ma anche una grossa responsabilità. Stiamo lavorando bene? In questi giorni scadono bandi del PNRR importanti, quali:
- Ecosistemi territoriali per la innovazione , utile per avviare collaborazioni tecniche avanzate. Per noi significa progetti di innovazione nel turismo, agroindustria, e hub per imprese giovanili evitando l'abbandono del territorio
- Impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti
- Tecno hub per il settore Tessile, in particolar per i riciclo degli scarti e la economia circolare
I progetti di economia circolare possono sostenere le nostre imprese dell'abbigliamento, oltre che ridurre, e di molto, il carico tributario sulle tariffe per la TARI e la spesa del Comune per lo smaltimento.
Le opportunità per l'ecosistema per a innovazione è chiusa ormai, ma ce ne saranno tante altre, a cominciare dal turismo e dall'agroindustria. Non sembra che le proposte per gli impianti pubblici vadano avanti. Per la piattaforma del settore tessile addirittura, siccome sono pervenuti pochi progetti dal Sud Italia, il tempo utile è stato prolungato di un mese.
Il Sud è già in ritardo, ma così si dà fiato a chi vuole lasciarci indietro. E le nostre sono città dei giovani, che se ne vanno.
Anche il Comune di Andria è problematico su questo fronte. Non c'è una struttura con competenze e contenuti dedicata al PNRR , che utilizzi le risorse e le opportunità nazionali per reperire personale e competenze. Non c'è ancora una visione delle cose da fare. Eppure gli enti locali, in territori fragili del Sud, sono decisivi per aggregare imprese, professioni, energie.
Noi pensiamo che questi ritardi debbano essere colmati, non ci saranno appelli. Da tempo le nostre proposte sono:
- Attivare la rete per il PNRR , incentrata sull'ente pubblico, per utilizzare anche le tante disponibilità gratuite di professionisti e imprese disposte a lavorare per i progetto del territorio
- Utilizzare la proroga per il tessile, e prepariamoci per i bandi in arrivo per la parità e il lavoro femminile, i progetti di innovazione per i giovani, la agroindustria e il turismo, l'energia e la transizione ecologica.
Partiamo subito con la raccolta delle idee di progetto e la assistenza ai chi vuole sviluppare le iniziative.
Vogliamo dimostrare che il Sud è capace ed è terra viva: Per questo vale la pena impegnarsi».
«Il Piano Nazionale straordinario di risorse europee (il PNRR) ha riservato il 40% delle risorse al Sud, assegnando ai territori e agli enti locali una grande opportunità ma anche una grossa responsabilità. Stiamo lavorando bene? In questi giorni scadono bandi del PNRR importanti, quali:
- Ecosistemi territoriali per la innovazione , utile per avviare collaborazioni tecniche avanzate. Per noi significa progetti di innovazione nel turismo, agroindustria, e hub per imprese giovanili evitando l'abbandono del territorio
- Impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti
- Tecno hub per il settore Tessile, in particolar per i riciclo degli scarti e la economia circolare
I progetti di economia circolare possono sostenere le nostre imprese dell'abbigliamento, oltre che ridurre, e di molto, il carico tributario sulle tariffe per la TARI e la spesa del Comune per lo smaltimento.
Le opportunità per l'ecosistema per a innovazione è chiusa ormai, ma ce ne saranno tante altre, a cominciare dal turismo e dall'agroindustria. Non sembra che le proposte per gli impianti pubblici vadano avanti. Per la piattaforma del settore tessile addirittura, siccome sono pervenuti pochi progetti dal Sud Italia, il tempo utile è stato prolungato di un mese.
Il Sud è già in ritardo, ma così si dà fiato a chi vuole lasciarci indietro. E le nostre sono città dei giovani, che se ne vanno.
Anche il Comune di Andria è problematico su questo fronte. Non c'è una struttura con competenze e contenuti dedicata al PNRR , che utilizzi le risorse e le opportunità nazionali per reperire personale e competenze. Non c'è ancora una visione delle cose da fare. Eppure gli enti locali, in territori fragili del Sud, sono decisivi per aggregare imprese, professioni, energie.
Noi pensiamo che questi ritardi debbano essere colmati, non ci saranno appelli. Da tempo le nostre proposte sono:
- Attivare la rete per il PNRR , incentrata sull'ente pubblico, per utilizzare anche le tante disponibilità gratuite di professionisti e imprese disposte a lavorare per i progetto del territorio
- Utilizzare la proroga per il tessile, e prepariamoci per i bandi in arrivo per la parità e il lavoro femminile, i progetti di innovazione per i giovani, la agroindustria e il turismo, l'energia e la transizione ecologica.
Partiamo subito con la raccolta delle idee di progetto e la assistenza ai chi vuole sviluppare le iniziative.
Vogliamo dimostrare che il Sud è capace ed è terra viva: Per questo vale la pena impegnarsi».