Furto di olive nelle campagne di Andria, in contrada Lama di Carro
Al proprietario è toccata l'amara scoperta. Sospetti su alcuni individui dediti a questo genere di reati predatori
sabato 23 dicembre 2023
10.12
Hanno agito in tutta tranquillità, in mattinata come se fosse la cosa più naturale al mondo, solo che stavano compiendo un reato, un furto di olive.
Un 60enne andriese, ieri mattina intorno alle ore 7 si è recato nel proprio fondo agricolo, in contrada Lama di Carro, nel territorio di Andria, per accingersi a raccogliere le sue olive, in un terreno situato sulla strada comunale, in piena vista. Con grande sorpresa trovava sul terreno delle mazze e diversi mucchi di frasche ben pulite: qualcuno avevano provveduto a raccogliere circa un quintale e mezzo di olive, su tre alberi secolari.
Dell'accaduto è stato notiziato il locale Consorzio delle Guardie Campestri. Da una prima ricostruzione, il giorno prima dei confinanti al terreno depredato, avrebbero notato nel corso della mattinata dei componenti di una intera famiglia, presenti anche dei bambini, che stavano raccogliendo le olive con la massima tranquillità. Uno dei confinanti della zona, notando quella rituale raccolta di olive, effettuata con teli e verghe, salutava i presenti convinto che si trattasse dei familiari del proprietario del terreno, deduzione avvallata dal colore dell'autovettura presente, identica a quella del proprietario del fondo in cui è stato compiuto il furto.
Ma così non era. Se così fosse, se il furto di olive compiuto è stato perpetrato con l'utilizzo di minori, sarebbe una cosa molto più grave di un semplice reato predatorio.
Un 60enne andriese, ieri mattina intorno alle ore 7 si è recato nel proprio fondo agricolo, in contrada Lama di Carro, nel territorio di Andria, per accingersi a raccogliere le sue olive, in un terreno situato sulla strada comunale, in piena vista. Con grande sorpresa trovava sul terreno delle mazze e diversi mucchi di frasche ben pulite: qualcuno avevano provveduto a raccogliere circa un quintale e mezzo di olive, su tre alberi secolari.
Dell'accaduto è stato notiziato il locale Consorzio delle Guardie Campestri. Da una prima ricostruzione, il giorno prima dei confinanti al terreno depredato, avrebbero notato nel corso della mattinata dei componenti di una intera famiglia, presenti anche dei bambini, che stavano raccogliendo le olive con la massima tranquillità. Uno dei confinanti della zona, notando quella rituale raccolta di olive, effettuata con teli e verghe, salutava i presenti convinto che si trattasse dei familiari del proprietario del terreno, deduzione avvallata dal colore dell'autovettura presente, identica a quella del proprietario del fondo in cui è stato compiuto il furto.
Ma così non era. Se così fosse, se il furto di olive compiuto è stato perpetrato con l'utilizzo di minori, sarebbe una cosa molto più grave di un semplice reato predatorio.