Furto di energia elettrica in ville residenziali: due arresti
Utilizzata la tecnica del magnete sul contatore per sottrarre oltre 11mila euro all'ENEL
martedì 12 novembre 2013
9.39
Nelle loro villette l'energia elettrica era praticamente gratuita grazie all'ormai famosa tecnica del magnete sul contatore. E' con l'accusa di furto aggravato in concorso che due andriesi sono stati arrestati da uomini della Polizia di Stato a seguito di una specifica attività info - investigativa condotta anche con l'ausilio di agenti verificatori dell'ENEL. I due uomini, C. G., classe 1976 e pregiudicato, ed S.C., classe 1971, proprietari delle ville con garage attiguo ubicati in una località rurale ad Andria, hanno sottratto all'ENEL consumi per 11.368 euro come certificato dal personale dell'aziende fornitrice di energia elettrica.
In particolare, sul muro di cinta della costruzione, all'interno del "Contenitore porta Contatore Elettronico", peraltro blindato da due cinture metalliche chiuse e sigillate da un lucchetto, è stato rinvenuto il "magnete", un dispositivo abusivo che impedisce il regolare funzionamento del contatore stesso e quindi la misurazione dell'energia elettrica effettivamente consumata. Il personale ENEL, infatti, aveva da tempo rilevato un consumo del contatore in uso a S.C. di gran lunga inferiore all'effettivo consumo di energia elettrica. L'attività, estesa anche alla villa residenziale di C.G. il cui muro di cinta era confinante con l'altro contenitore, ha permesso di scoprire che l'attività era stata estesa anche all'altra abitazione grazie ad un cavo quadrupolare, da cui si diramavano quattro cavi conduttori, che alimentavano tre linee elettriche, collegate con il "magnete", e relative ad altrettante forniture delle proprietà di S.C. e C. G.
Entrambi gli uomini, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Dottor Luigi Scimè e, dopo la convalida, sono stati scarcerati.
In particolare, sul muro di cinta della costruzione, all'interno del "Contenitore porta Contatore Elettronico", peraltro blindato da due cinture metalliche chiuse e sigillate da un lucchetto, è stato rinvenuto il "magnete", un dispositivo abusivo che impedisce il regolare funzionamento del contatore stesso e quindi la misurazione dell'energia elettrica effettivamente consumata. Il personale ENEL, infatti, aveva da tempo rilevato un consumo del contatore in uso a S.C. di gran lunga inferiore all'effettivo consumo di energia elettrica. L'attività, estesa anche alla villa residenziale di C.G. il cui muro di cinta era confinante con l'altro contenitore, ha permesso di scoprire che l'attività era stata estesa anche all'altra abitazione grazie ad un cavo quadrupolare, da cui si diramavano quattro cavi conduttori, che alimentavano tre linee elettriche, collegate con il "magnete", e relative ad altrettante forniture delle proprietà di S.C. e C. G.
Entrambi gli uomini, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Dottor Luigi Scimè e, dopo la convalida, sono stati scarcerati.