Furti di energia: l'operazione "Scatto matto" porta in carcere tre persone
La Guardia di Finanza di Bari conclude l'operazione con sessanta denunciati. Diversi i reati ascritti: furto aggravato e truffa
lunedì 24 giugno 2013
14.22
Sono tre gli arrestati e 57 le persone denunciate per un totale di sessanta persone coinvolte nell'operazione della Guardia di Finanza chiamata "Scatto Matto" svolta nelle province di Bari e BAT. I militari, a seguito delle segnalazioni dell'Enel, hanno avviato le indagini scoprendo una fitta rete di esercizi commerciali che attraverso l'utilizzo di diverse tecniche, usufruivano di energia elettrica gratuita per la loro attività.
La Guardia di Finanza di Bari, si è dunque posta sulle tracce di questa pratica assolutamente illecita ed ha cominciato una serie di controlli che hanno portato alla luce moltissimi esercizi commerciali aderenti a questa pratica. Nella città di Andria si è iniziato con il primo intervento del 13 aprile scorso (Articolo di cronaca di AndriaViva), con tre bar e due pescherie, per poi proseguire il 20 maggio scorso con due bar (Articolo di cronaca AndriaViva) e negli scorsi giorni ancora altri interventi mirati su pub e pizzerie. Tra i tre arrestati vi è uno dei pescivendoli del primo intervento effettuato dalla Guardia di Finanza.
Interventi specifici nel barese e nella BAT in particolare ad Andria, come detto ed a Barletta senza dimenticare Corato e Molfetta. Nel mirino dei finanzieri sono finiti bar, pizzerie, ristoranti pescherie e lavanderie. Ben 60 gli esercizi commerciali coinvolti tutti per i reati di furto aggravato e di truffa mediante allaccio diretto o apposizione di potenti magneti sul contatore elettrico. L'applicazione del contatore dei consumi consentiva un risparmio sino al 99%, mentre il bypass consentiva di assorbire energia elettrica senza nessun calcolo di Kw. L'energia, poi, continuava ad esser fornita anche dopo la disattivazione del contatore stesso ed in alcuni casi i proprietari avevano anche coperto l'allaccio diretto alla rete elettrica con opere murarie o in cartongesso. Tutta l'operazione è stata eseguita con l'ausilio del personale ENEL.
La Guardia di Finanza di Bari, si è dunque posta sulle tracce di questa pratica assolutamente illecita ed ha cominciato una serie di controlli che hanno portato alla luce moltissimi esercizi commerciali aderenti a questa pratica. Nella città di Andria si è iniziato con il primo intervento del 13 aprile scorso (Articolo di cronaca di AndriaViva), con tre bar e due pescherie, per poi proseguire il 20 maggio scorso con due bar (Articolo di cronaca AndriaViva) e negli scorsi giorni ancora altri interventi mirati su pub e pizzerie. Tra i tre arrestati vi è uno dei pescivendoli del primo intervento effettuato dalla Guardia di Finanza.
Interventi specifici nel barese e nella BAT in particolare ad Andria, come detto ed a Barletta senza dimenticare Corato e Molfetta. Nel mirino dei finanzieri sono finiti bar, pizzerie, ristoranti pescherie e lavanderie. Ben 60 gli esercizi commerciali coinvolti tutti per i reati di furto aggravato e di truffa mediante allaccio diretto o apposizione di potenti magneti sul contatore elettrico. L'applicazione del contatore dei consumi consentiva un risparmio sino al 99%, mentre il bypass consentiva di assorbire energia elettrica senza nessun calcolo di Kw. L'energia, poi, continuava ad esser fornita anche dopo la disattivazione del contatore stesso ed in alcuni casi i proprietari avevano anche coperto l'allaccio diretto alla rete elettrica con opere murarie o in cartongesso. Tutta l'operazione è stata eseguita con l'ausilio del personale ENEL.