Frode fiscale tra Campania e Puglia: agli arresti domiciliari commercialista andriese
Il danno provocato all’Erario ammonterebbe ad oltre 27 milioni di euro
giovedì 13 maggio 2021
20.17
Sono tutte coinvolte in un'associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale le sei persone, colpite da un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea, collocate da questa mattina agli arresti domiciliari.
Il sodalizio criminale, scoperto da una indagine del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, era capeggiato da un commercialista ed un imprenditore napoletani, già noti per precedenti reati tributari, che si avvalevano della determinante collaborazione di 4 fiscalisti, anch'essi colpiti dalla misura degli arresti domiciliari che avevano escogitato un intelligente meccanismo di artificiose compensazioni tributarie. Tra le persone colpite dalla misura restrittiva anche un noto commercialista 59enne andriese.
Dalle risultanze investigative, il danno provocato all'Erario ammonterebbe a oltre 27 milioni di euro. Vincente si è rivelata la stretta collaborazione tra la Sezione Criminalità Economica della Procura di Napoli, degli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli e l'Agenzia delle Entrate di Napoli, da cui è partita l'indagine, a seguito di alcune indicazioni che hanno portato alla scoperta di un complesso meccanismo di frode fiscale.
Il sodalizio criminale, scoperto da una indagine del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, era capeggiato da un commercialista ed un imprenditore napoletani, già noti per precedenti reati tributari, che si avvalevano della determinante collaborazione di 4 fiscalisti, anch'essi colpiti dalla misura degli arresti domiciliari che avevano escogitato un intelligente meccanismo di artificiose compensazioni tributarie. Tra le persone colpite dalla misura restrittiva anche un noto commercialista 59enne andriese.
Dalle risultanze investigative, il danno provocato all'Erario ammonterebbe a oltre 27 milioni di euro. Vincente si è rivelata la stretta collaborazione tra la Sezione Criminalità Economica della Procura di Napoli, degli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Napoli e l'Agenzia delle Entrate di Napoli, da cui è partita l'indagine, a seguito di alcune indicazioni che hanno portato alla scoperta di un complesso meccanismo di frode fiscale.