Frode dell'Olio, Grumo (FI): «Strada a tutela dell'immagine già tracciata»

Dal 2011 esiste un atto di indirizzo di Giunta per la costituzione di parte civile

giovedì 7 agosto 2014
E' una nota del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Gianluca Grumo, a riportare il dibattito verso la questione frode nel settore olivicolo. In particolare al centro delle rimostranze giunte da più parti vi è la necessità di tutelare l'immagine degli agricoltori onesti e di uno dei comparti economici più importanti della Città di Andria. «Andria è una delle realtà produttive tra le più importanti nel panorama olivicolo nazionale e con un territorio tra i più olivetati d'Europa. Nostro dovere è tutelare e garantire concretamente la reputazione e la credibilità dei nostri onesti produttori di olio, la nostra economia e, soprattutto, l'immagine e gli interessi economici della nostra città - ha ricordato Grumo - Di questo Forza Italia e l'Amministrazione Comunale ne sono consapevoli. Bene hanno fatto il Sindaco Giorgino e l'assessore Miscioscia ad intervenire pubblicamente per la salvaguardia dei nostri olivicoltori e delle nostre aziende agricole che fanno della qualità il loro punto di forza nei mercati italiani ed esteri».

Nella nota si ricorda il ruolo della politica e dell'amministrazione: «A fronte di un danno d'immagine per l'intero territorio, il nostro compito è duplice - dice ancora Grumo - Da una lato dobbiamo affiancare quanti, con sacrifici e passione, esportano nel mondo da anni il nostro olio extravergine cultivar "Coratina" e dall'altro lato bisogna informare sempre di più i consumatori, concentrando l'attenzione sulle tante aziende di produttori olivicoli di cui Andria va fiera ed orgogliosa. Del resto, facciamo presente alle distratte opposizioni che con delibera di giunta del luglio 2011, la Giunta ha approvato un atto di indirizzo con il quale consente all'Amministrazione Comunale di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per reati di frode e sofisticazione che dovessero riguardare il settore della produzione e commercializzazione degli oli extravergini consumati e/o commercializzati sul nostro territorio comunale o che vedessero coinvolte anche aziende locali. Quindi la strada a tutela del buon nome della città e dell'economica dipesa dal nostro oro verde è stata già tracciata. Siamo certi che il lavoro dei nostri produttori olivicoli, affiancati da azioni costanti di promozione e pubblicità del nostro olio extravergine a cura dell'Amministrazione Comunale, cancellerà una piccola macchia che non può portare ad una criminalizzazione ingiusta, impropria e scorretta di una intera categoria».