Frisardi UdC: «Genitori, bambini e associazioni sportive vittime dell’educazione fisica pomeridiana di alcune scuole»
È la denuncia che il gruppo politico UdC Andria che chiede all’Amministrazione di intervenire affinché ci sia un orario comune
venerdì 8 novembre 2024
18.23
«Alcune scuole di Andria hanno pensato bene di non inserire scienze motorie, ossia educazione fisica, nell'orario curriculare, dunque la mattina, ma nel pomeriggio. In sostanza, i bambini escono alle due e alle tre sono di nuovo nel loro istituto, dopo aver mangiato in fretta e non avendo neanche digerito. Questo crea scompiglio proprio alle associazioni sportive che vedono decimare gli iscritti oppure assistono al fatto che i piccoli aderiscano ai gruppi e siano costretti a lasciare per dare priorità alla scuola (basti pensare, poi, anche ai Pon)». È quanto sostiene il partito UdC Andria, coordinato da Riccardo Frisardi.
«Realtà, dunque, messe in ginocchio e destinate alla chiusura – precisa Riccardo Miracapillo, responsabile delle associazioni per il gruppo politico –. Basterebbe che le scuole in questione prolungassero l'orario per due giorni, permettendo ad alunni ed alunne di uscire più tardi ma di avere il pomeriggio libero e non essendo obbligati a frequentare in momenti inconsueti. Tra l'altro, più di un istituto andriese sta sperimentando questa soluzione. Si aggiunga che le famiglie vivono disagio. Vengono, infatti, strutturati più turni per le scienze motorie (15-16:30, 16:30-18, 18-19:30) e i genitori sono letteralmente taxi in giro per la città. Chiediamo, allora, che l'Amministrazione indirizzi tutte le istituzioni scolastiche ad avere un orario comune e che, soprattutto, tutte le attività siano svolte in orario curriculare».
«Realtà, dunque, messe in ginocchio e destinate alla chiusura – precisa Riccardo Miracapillo, responsabile delle associazioni per il gruppo politico –. Basterebbe che le scuole in questione prolungassero l'orario per due giorni, permettendo ad alunni ed alunne di uscire più tardi ma di avere il pomeriggio libero e non essendo obbligati a frequentare in momenti inconsueti. Tra l'altro, più di un istituto andriese sta sperimentando questa soluzione. Si aggiunga che le famiglie vivono disagio. Vengono, infatti, strutturati più turni per le scienze motorie (15-16:30, 16:30-18, 18-19:30) e i genitori sono letteralmente taxi in giro per la città. Chiediamo, allora, che l'Amministrazione indirizzi tutte le istituzioni scolastiche ad avere un orario comune e che, soprattutto, tutte le attività siano svolte in orario curriculare».