Franco Sansonna: "Un grazie enorme al personale sanitario degli ospedali di Andria e Bisceglie"
L'ex consigliere comunale ci ha raccontato la sua recente degenza in ospedale prima per un infarto e poi per il covid: "Medici e infermieri sono stati degli angeli"
mercoledì 26 gennaio 2022
10.41
La vicinanza, il cuore e la massima disponibilità del personale sanitario nel momento più difficile. L'ex consigliere comunale Franco Sansonna, finito in ospedale per un grave problema di salute, ha condiviso con noi gli attimi di paura ma anche di speranza prima all'ospedale di Andria e successivamente al nosocomio di Bisceglie. In entrambi i casi, l'ex consigliere ci ha tenuto a ringraziare medici e infermieri per la sicurezza e protezione con cui si sono presi cura di lui.
Il fatto risale a due settimane fa: «Ero al bar per prendere un caffè - racconta Sansonna - quando all'improvviso ho sentito un forte dolore al petto (premetto che in precedenza non ho mai avuto problemi cardiaci) e alle braccia, inoltre stavo cominciando a sudare parecchio. Un amico mi ha portato immediatamente a casa e mio figlio ha contattato il 118, che è stato molto veloce ad arrivare. Già a casa, dopo avermi fatto l'elettrocardiogramma, mi hanno detto che avrei dovuto essere operato d'urgenza, e così è stato. Ad operarmi è stata l'equipe del dott. Claudio Larosa: medici e infermieri sono stati veri e propri angeli standomi vicino con grande cuore, io mi sono sentito sicuro e protetto.
Purtroppo però, dopo l'operazione al cuore attraverso un'angioplastica, mi hanno comunicato che ero positivo al covid e che, per questa ragione, avrebbero dovuto trasferirmi a Bisceglie. In quel momento sono stato male e avevo paura, ricordando gli amici che hanno contratto il virus e non ce l'hanno fatta, morendo proprio nell'ospedale di Bisceglie. Anche lì, però, nonostante non conoscessi nessuno, ho trovato ad accudirmi non semplici medici e infermieri, ma quasi dei missionari che fanno sentire i pazienti a loro agio; e non ci sono distinzioni, lo fanno con tutti mettendosi a disposizione con grande cordialità. Sento di ringraziare sentitamente anche l'equipe diretta dal primario dott. Giuseppe Modugno, e un ringraziamento particolare anche alla dott.ssa Rosa».
Il fatto risale a due settimane fa: «Ero al bar per prendere un caffè - racconta Sansonna - quando all'improvviso ho sentito un forte dolore al petto (premetto che in precedenza non ho mai avuto problemi cardiaci) e alle braccia, inoltre stavo cominciando a sudare parecchio. Un amico mi ha portato immediatamente a casa e mio figlio ha contattato il 118, che è stato molto veloce ad arrivare. Già a casa, dopo avermi fatto l'elettrocardiogramma, mi hanno detto che avrei dovuto essere operato d'urgenza, e così è stato. Ad operarmi è stata l'equipe del dott. Claudio Larosa: medici e infermieri sono stati veri e propri angeli standomi vicino con grande cuore, io mi sono sentito sicuro e protetto.
Purtroppo però, dopo l'operazione al cuore attraverso un'angioplastica, mi hanno comunicato che ero positivo al covid e che, per questa ragione, avrebbero dovuto trasferirmi a Bisceglie. In quel momento sono stato male e avevo paura, ricordando gli amici che hanno contratto il virus e non ce l'hanno fatta, morendo proprio nell'ospedale di Bisceglie. Anche lì, però, nonostante non conoscessi nessuno, ho trovato ad accudirmi non semplici medici e infermieri, ma quasi dei missionari che fanno sentire i pazienti a loro agio; e non ci sono distinzioni, lo fanno con tutti mettendosi a disposizione con grande cordialità. Sento di ringraziare sentitamente anche l'equipe diretta dal primario dott. Giuseppe Modugno, e un ringraziamento particolare anche alla dott.ssa Rosa».